Caricabatteria universale: il Parlamento europeo vuole proposta vincolante entro l’estate

di Andrea Trapani

Da oltre 10 anni i deputati chiedono un caricabatteria unico per telefoni cellulari, tablet, lettori e-book e altri dispositivi portatili  

Il Parlamento europeo invita la Commissione a proporre una legislazione più stringente sui caricabatteria standard entro luglio 2020.

Nel testo della risoluzione, in cui si chiede l’introduzione obbligatoria di un caricabatteria comune a tutti i dispositivi mobili, si afferma come vi sia una ”urgente necessità di un intervento normativo dell’UE” per ridurre i rifiuti elettronici e dare ai consumatori la possibilità di effettuare scelte sostenibili.

La risoluzione non legislativa è stata approvata con 582 voti favorevoli, 40 contrari e 37 astensioni.

Il Parlamento vuole che la Commissione presenti entro luglio 2020 l’atto delegato che integra la direttiva 2014/53/UE sulle apparecchiature radio o, se necessario, una misura legislativa entro la stessa data.

Per non ostacolare l’innovazione, l’Esecutivo dell’UE dovrebbe garantire che il quadro legislativo relativo ai caricabatteria standard sia “esaminato periodicamente tenendo conto dei progressi tecnici”. I deputati ribadiscono l’importanza della ricerca e dell’innovazione per migliorare le tecnologie esistenti e introdurne di nuove.

Inoltre, il Parlamento chiede alla Commissione di:

  • adottare misure per garantire al meglio l’interoperabilità dei diversi caricabatteria wireless con le varie apparecchiature mobili
  • prendere in considerazione iniziative legislative volte ad aumentare il volume di cavi e caricabatteria raccolti e riciclati negli Stati membri
  • garantire che i consumatori non siano più obbligati ad acquistare un nuovo caricabatteria con ogni nuovo dispositivo.

La proposta per una vendita dissociata dei caricatori dall’acquisto di nuovi dispositivi dovrebbero essere introdotta insieme a una soluzione di ricarica standard, senza che questo generi un aumento dei prezzi per i consumatori.

Secondo le stime, ogni anno a livello mondiale vengono prodotti circa 50 milioni di tonnellate di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, pari a una media di oltre 6 kg pro capite. In Europa, il totale dei rifiuti elettronici generati nel 2016 è stato di 12,3 milioni di tonnellate, pari a 16,6 kg in media per abitante. Inoltre, i brevi cicli di vita di alcuni dispositivi comportano la produzione di ulteriori rifiuti elettronici.

Contesto

Nella Direttiva sulle apparecchiature radio del 2014, i legislatori dell’UE hanno chiesto lo sviluppo di un caricabatteria comune e hanno conferito alla Commissione i poteri per perseguire questo obiettivo, attraverso un atto delegato.

L’approccio della Commissione di “incoraggiare” l’industria a sviluppare caricabatteria comuni non ha raggiunto gli obiettivi prefissati. Tuttavia, nel dibattito in Plenaria del 13 gennaio 2020, la Commissione ha affermato che sono stati compiuti alcuni progressi: nel 2009 c’erano più di 30 soluzioni per la ricarica, mentre oggi ci sono principalmente 3 tipi di caricabatteria.

Il 29 gennaio, la Commissione europea ha adottato il suo programma di lavoro per il 2020, nel quale si impegna a presentare un’iniziativa legislativa sul caricabatteria universale nel terzo trimestre del 2020.

Vuoi ricevere gli aggiornamenti delle news di TecnoGazzetta? Inserisci nome ed indirizzo E-Mail:


Acconsento al trattamento dei dati personali (Info Privacy)