Nokia Siemens Networks: reti più efficienti e maggiore autonomia delle batterie

di Redazione TecnoGazzetta

Alessandro Di SalvoÈ quanto si evince dalla conferenza stampa che Nokia Siemens Network ha tenuto 2 giorni fa, martedì 2 marzo, a Milano dove la nostra redazione non poteva certo mancare. Alessandro Di Salvo (nella foto), Head of Network Sales and Technologies, ci ha illustrato come.

Sempre più persone ormai non hanno in tasca solo un semplice telefonino, ma uno smartphone, un dispositivo multimediale e multifunzionale che richiede una connessione dati pressoché sempre attiva per poterne sfruttare le potenzialità fino in fondo”. “Gli operatori di telefonia mobile – ha continuato – stanno venendo incontro a questa tipologia di clientela in costante aumento, offrendo al consumatore varie opzioni e abbonamenti che includono traffico dati, ma anche le infrastrutture di rete hanno bisogno di essere aggiornate in modo da ottimizzare e sopportare il crescente carico di connessioni mobili”.

Gli smartphone disattivano automaticamente la loro antenna per risparmiare batteria fintanto che l’utente non invia o riceve dati; accade quindi che il link o l’applicazione che viene attivata successivamente per richiedere dati dalla rete debba stabilire una nuova connessione. Ogni volta che questo si verifica, la rete deve verificare chi è l’utente e a quali servizi può accedere, modificarne lo status nel database e assegnargli un indirizzo IP, tutto in meno di un secondo.  Questo “dialogo” con la rete – conosciuto appunto come “signaling” – spreca capacità sulla rete dell’operatore e può generare congestione e di conseguenza un servizio scarso e inadeguato per gli utenti di smartphone. L’alternativa è quella per cui il dispositivo mantiene attiva la connessione dell’antenna con l’operatore mentre l’utente naviga o tiene aperta l’applicazione. Ma a quel punto sarà la batteria a esaurirsi rapidamente.

Per questo NSN ha reso disponibile, già da oggi e sulle infrastrutture di tutti i suoi clienti, un “kit smartphone friendly” – ovvero una serie di tecnologie – che, implementato in rete, promette di ridurre le congestioni di rete e aumentare la durata delle batterie degli smartphone. Ricordiamo comunque che NSN non ha il 100% dell’infrastruttura degli operatori di telefonia suoi clienti.

La prima di queste tecnologie sfrutta il Paging Channel (PCH) specificato dagli standard 3GPP, e permette alla rete di mettere lo smartphone in stato di inattività garantendone comunque la connessione, ma spegnendone l’antenna broadband. Già questa tecnologia, da sola, consente di ridurre fino a 5 volte il traffico di signaling anche degli smartphone attualmente in commercio, con benefici sia per l’operatore che per il cliente.

Una successiva evoluzione sarà rappresentata dalla tecnologia Continuous Packet Connectivity (CPC) che estende il concetto del Paging Channel anche alle tradizionali chiamate voce, promettendo un incremento del 100% della durata della batteria quando i dispositivi vengono utilizzati per applicazioni dati e un  aumento del 50% quando invece vengono effettuate semplici chiamate. Questa tecnologia, seppur già implementabile nella rete di accesso radio HSPA+ di un operatore per mezzo di un semplice aggiornamento software delle BTS, non è automaticamente supportata dai dispositivi attualmente in circolazione.

A tale scopo, Nokia sta progettando nuovi terminali a ridottissimo consumo energetico e totalmente compatibili con questi standard. I nuovi smartphone saranno basati sulla nuova piattaforma hardware Snapdragon sviluppata da Qualcomm, siglando di fatto una nuova intesa (dopo anni di dispute legali, proprio tra Nokia e Qualcomm, sulla proprietà di alcuni brevetti, ndr) nel mercato dei cellulari.

Oltre alla riduzione del traffico di signaling, per massimizzare l’efficienza di rete è stata introdotta anche la tecnica del “Load Sharing”. Per spiegarvi meglio di cosa si tratta, riportiamo un estratto del comunicato stampa di Nokia Siemens Networks:

Nell’ora di punta, in tutto il mondo, milioni di persone si spostano da un luogo all’altro – tutti nello stesso momento, con carichi variabili nei diversi luoghi, su reti mobili a diverse ore del giorno. Come può un operatore mobile fare fronte alla possibilità che la sua capacità venga sprecata – pur essendo comunque pagata – se un quartiere direzionale è strutturato per supportare picchi di traffico a determinate ore, ma essere del tutto vuoto nei fine settimana e la sera?  Le tecniche di “load sharing” che per prima Nokia Siemens Networks ha sviluppato possono far risparmiare all’operatore mobile circa 11 milioni di euro, gestendo questo movimento di utenti e la conseguente variazione del traffico di rete.

Scopriamo dunque che la tecnologia HSPA+ (Evolved HSPA) non significa solamente maggiore velocità dei dati (come potrebbe indurci a pensare la “guerra dei megabit” in cui sono molto impegnati gli operatori mobili) ma anche una migliore razionalizzazione del traffico stesso. Una razionalizzazione necessaria dato che la “fame di banda” degli smartphone aumenta esponenzialmente.

Nel 2009 in tutto il mondo sono stati venduti circa lo stesso numero di smartphones che di notebook, e si stima che entro il 2013 il numero di smartphone sarà di 4/5 volte superiore rispetto a quello di notebook. L’Italia è in testa a queste statistiche dal momento che circa il 28% dei cellulari in uso è smartphone, la percentuale più alta in assoluto.

E voi, cosa ne pensate? Commentate liberamente le vostre “user experience” sugli smartphone nella sezione del nostro forum dedicata ai cellulari.

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