Wiko Darkmoon, smartphone dual SIM dall’anima francese. Il nostro test

di Fabio Parri

Wiko DarkmoonWiko è una società francese relativamente nuova nel panorama dell’elettronica di consumo italiano, dove da alcuni mesi commercializza una propria linea di smartphone Android decisamente di buon livello, per specifiche e qualità generale di costruzione. Fondata a Marsiglia nel 2011 in partnership con i cinesi di Tinno, l’azienda punta da sempre molto sulla capacità del proprio team francese, che invia al produttore orientale specifiche dettagliate sulle caratteristiche dei telefoni da commercializzare in Europa. Si tratta di una scelta che ha sicuramente pagato, dal momento che Wiko è uno dei principali attori presenti sul mercato francese, con 1-2 milioni di clienti attivi, secondo dati dello scorso anno.

E’ dunque con piacere e, lo ammettiamo, anche una certa curiosità, che ci accingiamo a testare il Darkmoon Hell, smartphone di fascia media acquistabile in Italia attorno ai 180-200 euro (in altri paesi europei si trova sui 150€).

Come già accennato poche righe sopra, il Darkmoon appartiene a quella che attualmente si può definire come la fascia medio-alta del mercato, ed è dotato di specifiche hardware che lo rendono abbastanza simile a device quali il Samsung Galaxy S3, con in più la presenza del supporto alla doppia SIM.

Confezione, Design e Qualità costruttiva

Interessante packaging, quello scelto da Wiko per la commercializzazione del telefono. In pratica si tratta di una scatola interamente in plastica, e dotata di un coperto trasparente che permette di intravederne il contenuto (un cavo dati microUSB, il caricatore, un paio di auricolari, uno spillo per estrarre l’alloggiamento della microSIM, una serie di adattatori SIM nonché la consueta manualistica veloce in varie lingue).

Primo aspetto degno di nota del telefono è la sua leggerezza. Pur essendo un dual SIM con un display da 4,7 pollici, il telefono pesa, batteria inclusa, solamente 110 grammi, e misura 137.5 x 68 x 7.9 mm. Unici tasti fisici presenti, quello per l’accensione/blocco e quello per la regolazione del volume, situati sul lato destro del device. Sul lato sinistro si trova, invece, lo slot per la microSIM mentre sulla parte superiore trovano posto il jack audio da 3,5mm e la porta USB. Al di sotto di essa, infine, fanno bella mostra di sé lo slot per le SIM standard e quello per la microSD fino a 32Gb.

Questo slideshow richiede JavaScript.

Specifiche e Connettività

Come già accennato in precedenza, il display del Darkmoon è un TFT IPS, misura 4,7 pollici, è capace di una risoluzione HD (1280×720 pixel) e monta un vetro Gorilla Glass 2.

Il comparto multimediale è di tutto rispetto, con una fotocamera posteriore da 8 megapixel con doppio flash LED cui si accompagna, in maniera abbastanza inconsueta, una anteriore da 5 megapixel, particolarmente adatta per realizzare autoscatti. Presenti anche tutta una serie di funzionalità aggiuntive che consentono di abbellire le proprie foto, quali HDR, ritocco del volto, creazione di brevi animazioni, cancellazione di elementi di troppo, ecc. Per quel che concerne il comparto video, i filmati sono salvati in formato 3GP e la massima qualità raggiungibile è quella HD. Degna di nota la capacità di riprodurre fimati MKV out of the box, senza la necessità di installare alcun player aggiuntivo.

Assai completa anche la dotazione in quanto a connettività, con supporto HSPA+ a 21Mbps/5.76 su entrambe le SIM (una sola per volta), WiFi, WiFi Direct, Miracast, Bluetooth 4.0 e addirittura USB OTG. Presente anche la radio FM. Una nota negativa, purtroppo, merita invece il ricevitore GPS, che più volte, durante le nostre prove, ha perso il segnale dei satelliti o comunque ha offerto un posizionamento abbastanza approssimativo.

Wiko ha scelto di utilizzare, sul proprio device, la versione 4.2.2 di Android, JellyBean, aggiornata attualmente al 20 giugno 2014 e senza personalizzazioni particolari, se non quelle offerte dalla piattaforma Mediatek su cui è basato il telefono (programmazione dell’accensione/spegnimento, smart gestures, ecc.). Consigliamo di installare sin da subito Chrome al posto del browser di default, e la tastiera di Google al posto della Touchpal di serie.

Prestazioni

Il telefono del produttore francese utilizza, come proprio cuore, una CPU quad core Mediatek MT6582 con un clock di 1,3GHz, accompagnata da una GPU Mali 400 e 1 GB di RAM, grazie a cui le prestazioni del device restano sempre abbastanza buone. Purtroppo la memoria per lo storage di serie è di soli 4 GB, il che può risultare scomodo, qualora si pensi di installare molte applicazioni.

La batteria, infine, è da 1800 mAh, e consente di raggiungere la fine della giornata con un utilizzo medio.

Questo slideshow richiede JavaScript.

Conclusioni

Il Darkmoon è un buon telefono, con buone specifiche e capace di soddisfare ogni tipologia di utente. A nostro avviso, il prezzo a cui è attualmente posto in commercio, sui 169.90 euro , è tuttavia un po’ troppo alto, considerando che è possibile acquistare telefoni quali il Samsung Galaxy S3 a 199€, avvalendosi di offerte e sconti particolari. Anche il Motorolo Moto G, dotato di caratteristiche simili, costa attorno ai 150 euro. L’unico motivo per cui consiglieremmo di acquistare il Darkmoon, dunque, potrebbe essere la necessità di avere un buon dual sim. In questo caso, però, è la stesso Wiko a farsi concorrenza, con un device quale il Rainbow, molto simile e in vendita a 140-150 euro, e presto probabilmente aggiornabile anche ad Android KitKat.

Vuoi ricevere gli aggiornamenti delle news di TecnoGazzetta? Inserisci nome ed indirizzo E-Mail:


Acconsento al trattamento dei dati personali (Info Privacy)