DIG, il primo social network musicale

di Redazione TecnoGazzetta

Una piattaforma globale che mette in comunicazione le persone attraverso la passione per la musica

DIG è il primo social network ad utilizzare la musica come mezzo di connessione tra gli utenti. Lanciata a fine 2021 e disponibile negli store Android e iOS, la nuova app ha riscosso grande successo in pochi mesi: è già utilizzata in più di 20 Paesi nel mondo, annovera migliaia di utenti internazionali ed è fruibile da milioni di abbonati a Spotify Premium.

“L’idea è nata durante i miei studi di Music Business & Production ad Amsterdam, dove frequentavo l’Università Sae – dichiara il giovanissimo imprenditore Ranieri Cipriani Foresio, Founder & CEO di DIG –. Girando la città in bicicletta, vedere giovani sempre connessi ai propri auricolari, ha generato in me la curiosità di scoprire cosa stessero ascoltando e se i loro gusti musicali fossero in linea con i miei. Questa è l’idea che ha dato origine a DIG, un social che possa unire le persone in base al loro particolare interesse verso la musica”.

DIG prende il suo nome dal verbo inglese “to dig”, in italiano “scavare”. In ambito musicale, il termine viene poi attribuito anche a tutti coloro che sono appassionati ricercatori musicali, per fini di produzione o mossi da una forte passione personale. Ma DIG è anche l’acronimo delle tre funzionalità primarie della piattaforma:

  • Discover (dall’inglese, “scoprire”): scoprire nuova musica, tramite la community internazionale;
  • Interact (dall’inglese, “interagire”): interagire con altri utenti, tramite chat e reviews;
  • Grow (dall’inglese, “crescere”): crescere sia musicalmente, attraverso la scoperta di nuovi artisti, sia a livello personale, attraverso i contatti che si stabiliscono grazie alla passione per la musica.

L’obiettivo della piattaforma è di permettere ad un utente di scoprire nuova musica attraverso i brani condivisi da altri utenti con cui ha in comune gli stessi gusti musicali, ma è anche un mezzo utile per promuovere la propria arte e per supportare artisti emergenti. Un brano diventa così l’opportunità per conoscersi ed interagire, partendo da una passione condivisa. Non a caso, la filosofia di DIG prende spunto dalle parole del poeta irlandese William Butler Yeats: “There are no strangers here; Only friends you haven’t yet met”.

Tutta la musica condivisa all’interno di DIG è raccolta all’interno della DIG Map, la tecnologia alla base dell’applicazione. DIG Map colloca tutti gli ascolti effettuati sull’app all’interno della mappa geo-referenziata, dove ogni utente può navigare e sentire la musica postata dagli altri iscritti in tutto il mondo. Gli utenti hanno inoltre la possibilità di applicare filtri che permettono di organizzare la propria ricerca musicale per genere, artista, album o canzone singola, dando così ad ogni appassionato la possibilità di entrare in contatto con tutte le persone che ascoltano o hanno ascoltato, per esempio, il proprio artista preferito e di scoprire la loro posizione nel mondo.

L’Applicazione è stata sviluppata dalla Software House More Factory, società con sede tra Roma e Modena, con cui DIG continua a lavorare per rilasciare la nuova versione 2.0.

Sul sito è inoltre possibile acquistare t-shirt e cappelli personalizzati con la propria canzone preferita, attraverso lo scan del QR code, seguendo la filosofia sharing by wearing.

Vuoi ricevere gli aggiornamenti delle news di TecnoGazzetta? Inserisci nome ed indirizzo E-Mail:


Acconsento al trattamento dei dati personali (Info Privacy)