Presto sarà l’auto a dare corrente alla casa

di Redazione TecnoGazzetta

Digitalizzazione e automazione per l‘edilizia sostenibile. Convegno a Legno&Edilizia

Le nostre case – non solo quelle nuove – diventeranno presto edifici sostenibili, capaci non solo di consumare meno energia, ma anche di riceverla dalle auto elettriche e di scambiarla con altri edifici pubblici e privati. Le innovazioni, già presenti sul mercato o in altre in fase sperimentale, sono state al centro del seminario Digitalizzazione e automazione per l’edilizia sostenibile: dalla progettazione alla gestione dell’edificio, organizzato oggi dal Coordinamento FREE a Legno&Edilizia, mostra internazionale sull’impiego del legno nell’edilizia in svolgimento fino al 10 febbraio alla Fiera di Verona.

Gianni Silvestrini direttore della rivista il Pianeta terra, ha ricordato che nel 2017 l’Autorità per l’Energia ha proposto le reti di quartiere, con la realizzazione di scambi energetici che vedranno protagonisti più edifici e di cui probabilmente nel 2020 si vedranno i primi esempi. “Già si stanno installando i contatori elettrici di seconda generazione, in grado di dialogare con gli elettrodomestici (se adattati con appositi microchip) per abbassare i consumi; e prossimamente l’auto elettrica, dal garage la notte rifornirà la casa di energia elettrica anche grazie a uno specifico software (già esistente) che assicura al mezzo la riserva di corrente necessaria per raggiungere un altro luogo di ricarica ”.

Un esempio di edificio industriale avanzato sotto il profilo energetico viene dalle Marche, dove a Jesi l’imprenditore “olivettiano” Enrico Loccioni ha realizzato una drastica riduzione dei consumi grazie a sistemi di controllo, test e Domotica.

Marco Caffi, direttore del Green Building Council Italia, ricorda che già oggi le batterie dell’auto elettrica, una volta invecchiate, possono tranquillamente venir trasferite definitivamente in casa per rifornirla di energia. “I nuovi sistemi di automazione domestica intelligente sono ormai la condizione indispensabile per far diventare sostenibili gli edifici riducendo drasticamente le emissioni. Processo che si realizza con la digitalizzazione dei controlli e delle reti. I sistemi di controllo e ottimizzazione già consentono risparmi energetici dal 5 al 15% e si uniscono al ruolo dell’energia solare che oggi è triplicato rispetto a pochi anni fa”.  “Le tecnologie ci sono – ha concluso l’esperto – Quel che manca è la creazione di una figura professionale di sistemisti dedicati”.

Un unico impianto scalda e raffresca la casa senza tubi, acqua, termosifoni o stufe.
Le novità a Legno&Edilizia
Case con pareti in legno fissate senza uso di collanti o additivi chimici, suggerimenti per interventi sulla componente edile e impiantistica che riducano il fabbisogno energetico, software per progettare in 3D la casa in legno dei propri sogni, scandole in larice per tetti (uno dei legnami più resistenti del nostro arco alpino); ma anche centri a controllo numerico per la lavorazione del legno, stufe e caldaie a pellet ad uso domestico o industriale, riscaldamento biogenico a raggi infrarossi dato da stufe elettriche dotate di vetro con anima in argento, impianti fotovoltaici di ultima generazione capaci di accumulare l’energia assicurando una fornitura continua. Ma c’è anche un nuovo sistema udinese di climatizzazione naturale che senza termosifoni, stufe, acqua e tubi, grazie a una sola pompa di calore, spinge l’aria dentro apposite intercapedini posizionate dietro le pareti e sotto i pavimenti. Sono alcune delle innovazioni che operatori professionali e pubblico trovano fino a domenica 10 febbraio alla Fiera di Verona nei padiglioni 11 e 12 di Legno&Edilizia, organizzata da Piemmeti società partecipata di Veronafiere.

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