IoT e sicurezza dei dati: 3 passaggi fondamentali per limitare i rischi

di Redazione TecnoGazzetta

A cura di Stefania Prando, Business Development Manager di Kingston Technology

Entro il 2025, si prevede la presenza di oltre 30 miliardi di connessioni IoT a livello globale: equivale, in media, a 4 dispositivi per persona. La sempre più capillare diffusione di dispositivi abilitati dal Web sta radicalmente trasformando l’intero pianeta, rendendolo iperconnesso: già oggi, questo risulta del tutto evidente all’interno delle nostre abitazioni, grazie alla presenza di prese intelligenti, assistenti vocali, citofoni, telecamere e termostati connessi alla rete. La vera svolta si avrà però quando le potenzialità di questi dispositivi verranno pienamente sfruttate a livello industriale, per esempio nei data center e in alcuni settori verticali, come l’agricoltura.

Nel frattempo, però, mentre assistiamo al proliferare delle applicazioni IoT mission critical, ci sono ancora molte sfide da vincere per riuscire a creare una rete di dispositivi globale perfettamente sicura e funzionante. Affinché sia possibile ridurre i rischi, secondo noi di Kingston Technology, leader mondiale nella produzione di memorie e nell’offerta di soluzioni tecnologiche, sono necessari tre passaggi fondamentali. Vediamoli insieme:

  • Nuova normativa – Uno degli effetti collaterali della pandemia è stato moltiplicare la diffusione delle minacce ai dispositivi IoT. Con il proliferare di questo tipo attacchi, la mancanza di una regolamentazione chiara e precisa può rappresentare un grave rischio per la sicurezza. Il problema è destinato a peggiorare, man mano che la potenziale superficie di attacco si espanderà, includendo sempre più dispositivi. È necessaria, quindi, una normativa più precisa che difenda la rete e dia la possibilità di proteggere i dispositivi IoT.
  • Formazione continua – Spesso i principali pericoli per la sicurezza derivano da comportamenti sbagliati o da semplici disattenzioni da parte degli utenti. Infatti, molte persone non riescono a vedere i dispositivi IoT come potenziali fonti di rischio informatico, che richiedono, quindi, di essere aggiornati e protetti proprio come computer e smartphone. Le aziende possono aiutare i dipendenti a sviluppare un approccio più consapevole, fornendo una formazione efficace e promuovendo proattivamente la cultura della sicurezza, dall’alto verso il basso.
  • Utilizzo della crittografia – L’impiego della crittografia, unitamente al ricorso a best practice, standard e criteri adeguati, rappresenta un importante passo avanti nel data management, su cui Kingston lavora da sempre insieme ai propri clienti. Le soluzioni di storage crittografato più avanzate proteggono i dati all’interno e all’esterno del firewall e sono in grado di coprire più ambiti: dai data center alle piattaforme cloud, dalle workstation ai dati mobili. All’esterno del firewall, i drive SSD e USB flash di Kingston dotati di crittografia assicurano un livello di protezione irrinunciabile contro le violazioni dei dati.

Questi tre passaggi essenziali renderebbero molto più sicuro l’uso di dispositivi IoT in contesti aziendali in cui vengono gestiti dati in movimento, app di assistenza sul campo e forza lavoro mobile, dove è fondamentale implementare una solida strategia di sicurezza dei dati a tutti i livelli.

Stiamo andando verso un mondo nuovo che sfrutterà massivamente l’IoT: è il momento di prepararsi per essere in grado di tenere al sicuro i nostri dati. Al di là dei rischi informatici, l’IoT porterà grandi opportunità, permettendo di ridurre sprechi, costi e disagi, aumentando al contempo l’efficienza: l’aspetto più affascinante di questa tecnologia sta nella promessa di poter condurre vite più produttive, più pulite dal punto di vista ambientale e di qualità superiore.

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