Spaces sbarca nella Capitale. Sempre più smart working, anche a Roma

di Andrea Trapani

L’ufficio tradizionale non è più la sola opzione per un’azienda, un libero professionista o un free lance all’inizio della carriera. Lo smart working è sempre più diffuso a livello internazionale e anche in Italia. Nel nostro Paese, già 2 professionisti su 3 lavorano da remoto almeno 1 volta a settimana (fonte: IWG). Che non vuol dire necessariamente da casa. Spazi di co-working, business lounge e spazi di lavoro flessibile stanno conoscendo un crescente successo.

Non fa eccezione Roma, dove Spaces ha inaugurato un nuovo spazio di lavoro flessibile nell’esclusivo e moderno quartiere EUR. Si tratta di un ambiente di lavoro all’insegna della creatività, dallo spirito imprenditoriale unico, che mette a disposizione 4.465 m2 e 150 uffici, 460 postazioni di lavoro e 84 in co-working, 10 sale riunioni e un parcheggio da 160 posti al civico 91/93 di Viale Luca Gaurico. Spaces così nella capitale, dopo aver inaugurato la propria presenza italiana con lo spazio di Milano Porta Nuova.
Per Spaces è già prevista una pipeline di aperture a Milano e a Roma nel 2019.

La visione di Spaces degli spazi di lavoro flessibili si basa sulla creazione di una vera e propria community di lavoro. Il pubblico di riferimento è variegato: non solo start-up, freelance e professionisti, ma anche PMI, fino a multinazionali e grandi gruppi. Spaces è pensato come un luogo di networking, in cui venire a contatto con professionalità diverse dalla propria, con la quale sviluppare partnership e collaborazioni strategiche. Per questo, la struttura ospita un ricco calendario di eventi, atti a far incontrare i membri della community all’insegna di ciò che hanno in comune: si spazia così dall’entertainment, con sessioni di wine tasting e yoga, fino agli eventi in chiave business, di riflessione strategica su come fare impresa.

Ma come funziona esattamente uno spazio di lavoro flessibile? È sufficiente prenotare lo spazio: già arredato, provvisto di connessioni, utenze telefoniche e servizi di segreteria. Non vi sono limiti di tempo: si può usufruire dello spazio per diversi anni o anche solo per un’ora. È addirittura possibile prenotare tramite una app scaricabile sul cellulare che, con un paio di clic, permette di accedere alla rete di spazi Spaces e Regus in Italia e all’estero.

Mauro Mordini, Country Manager di Spaces Italia, commenta: “La rivoluzione degli spazi di lavoro è ormai una realtà concreta, anche in Italia. A livello di proporzioni tra dimensioni della città e dei business esistenti e numero di spazi, direi che siamo assolutamente in linea con le principali città europee. Nel 2014 gestivamo nel nostro Paese 10 spazi, siamo arrivati a 50 a fine anno. In termini di numeri assoluti, però, il mercato italiano è ancora contenuto e ricco di opportunità di sviluppo. Assistiamo, comunque, a una considerazione degli spazi di lavoro flessibile come fenomeno mainstream rispetto al passato: culturalmente il servizio sta esplodendo, anche le aziende italiane stanno digerendo la trasformazione in atto. Nell’ultimo anno, la domanda di questo tipo di spazi in Italia è praticamente raddoppiata, segno di un Paese al passo con i tempi.”

Spaces, brand di IWG insieme a Regus, ha appena celebrato il decimo compleanno. È presente in più di 110 città nel mondo e 39 diversi Paesi. Dal lancio a fine 2008, ha raggiunto la cifra di 582.000 m2 di spazi – l’equivalente di 100 campi da football. Tra le aziende che hanno scelto Spaces in tutto il mondo, non solo start-up, ma anche business di portata globale quali Microsoft, Ebay e Fox Studios.

Oltre al nuovo Spaces Roma EUR, lo smart-working romano può contare su altri 8 business center Regus diffusi capillarmente in tutta la città: dalla centralissima Piazza Barberini a Piazza del Popolo, dal quartiere Parioli a Prati e Ostiense.

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