L’edge computing migliora la vita e gli affari, ecco come

di Valerio Longhi

Quattro casi d’uso di clienti che hanno adottato le soluzioni edge di Akamai per potenziare le proprie performance e offrire experience digitali migliori a tutti gli utenti

Secondo Gartner, le imprese che hanno implementato casi d’uso edge passeranno da circa l’1% nel 2018 a circa il 40% nel 2024. Tuttavia, oggi, la maggior parte delle aziende sta ancora cercando di capire in quali situazioni l’edge computing possa avere senso per la loro attività e, spesso, i business leader, i produttori e gli sviluppatori confondono cloud computing ed edge computing, non realizzando che i due approcci hanno scopi non solo diversi, ma potenzialmente complementari.

Akamai Technologies crea soluzioni edge da oltre 20 anni e oggi è in grado di supportare milioni di clienti nell’offerta di servizi, prodotti e applicazioni il più vicino possibile all’utente finale.

Di seguito alcuni casi d’uso di clienti che hanno adottato le soluzioni edge di Akamai per potenziare le proprie performance e offrire migliori esperienze digitali ai propri utenti.

Un popolare marketplace automobilistico ha accelerato la geolocalizzazione del 99%

Per un marketplace online, la visualizzazione dell’inventario e delle offerte locali, anche se non sempre facile da eseguire, è un elemento imprescindibile di una moderna user experience tanto quanto la personalizzazione. La geolocalizzazione è quel servizio che consente di personalizzare e filtrare l’inventario e le informazioni, mostrando prezzi, valutazioni e recensioni del valore di mercato, nonché informazioni sulle vendite. Ma, per quanto semplice possa sembrare, il recupero di questi dati richiede molte chiamate all’applicazione web perché, quando un utente accede all’app, si attivi un microservizio di geolocalizzazione che consenta all’app di filtrare i risultati.

Nel caso di un famoso marketplace automobilistico, aggiungere queste chiamate generava latenza, rallentando i tempi di risposta delle pagine tra i 500 millisecondi e i 2 secondi. Il passaggio del microservizio di geolocalizzazione ad Akamai EdgeWorkers, la soluzione di edge computing senza server di Akamai che consente agli sviluppatori di scrivere e gestire il codice direttamente all’edge, ha consentito di risparmiare il 99% dei tempi di roundtrip, restituendo i dati di geolocalizzazione in soli 20 millisecondi. EdgeWorkers inserisce i dati di geolocalizzazione tramite un cookie all’edge, aggiungendo i dati regionali nell’intestazione della richiesta. In tal modo, il risparmio è duplice: innanzitutto, viene azzerato il roundtrip iniziale richiesto per recuperare i dati di geolocalizzazione e, inoltre, viene eliminata la necessità di effettuare una richiesta separata per recuperare le altre informazioni relative alla regione. Questo processo ha reso l’applicazione più efficiente. Il minor numero di chiamate al cloud ha migliorato i tempi di risposta e ha ridotto i costi del cloud.

Un retailer di articoli sportivi ha migliorato il proprio posizionamento SEO

L’ottimizzazione dei motori di ricerca è ancora per molti versi un’arte poco conosciuta. Un retailer di articoli sportivi nordamericano faticava a bilanciare il SEO con le performance. Il suo obiettivo era duplice: aumentare il valore del proprio sito sul motore di ricerca e ridurre i costi dell’infrastruttura cloud.

Come la maggior parte delle aziende B2C, la società attrae e mantiene i clienti tramite la personalizzazione. Ad esempio, conduce campagne di marketing con URL personalizzati contenenti codici UTM per il monitoraggio e l’analisi. Seguendo il link di un’e-mail promozionale, si possono notare stringhe come “?utm_source=blog&utm_medium=email&utm_campaign=member”. Questi codici URL sono ottimi per gli addetti al marketing, ma non per le performance della cache. Per favorire il marketing, ogni URL deve essere distinto, mentre per ottimizzare le performance della cache, gli URL devono essere coerenti e per mantenere l’engagement degli utenti, le pagine devono caricarsi rapidamente.

Photo by Jabra

Al fine di risolvere questo problema, il cliente si è servito di EdgeWorkers per gestire il codice direttamente all’edge: ha scritto una funzione JavaScript per migliorare le corrispondenze e controllare la chiave della cache, ignorando i codici UTM. Ad esempio, un URL come “www.retailer.com/offers/promo_page?utm_source=blog&utm_medium=email&utm_campaign=member” ottiene corrispondenze del tipo “www.retailer.com/offers/promo_page.” Questo sistema migliora la percentuale di riscontri nella cache. La funzione quindi aggiunge nuovamente i codici UTM per mantenere l’analisi del comportamento degli utenti.

Una multinazionale di misurazione e analisi dei media ha garantito il rispetto delle normative sulla privacy

Le normative GDPR, CCPA, APPI e altre leggi sulla privacy degli utenti hanno richiamato l’attenzione sull’importanza della compliance e le aziende di tutto il mondo hanno dovuto velocemente ottemperare ai requisiti di conformità per evitare di incorrere in sanzioni.

Una multinazionale di misurazione e analisi dei media doveva gestire i contenuti degli utenti, amministrando il tracciamento dei dati relativi al consenso per i propri editori. La società ha utilizzato il TFC 2.0 (Transparency and Consent Framework) dell’Interactive Advertising Bureau (IAB), uno standard di settore per l’invio e la verifica del consenso degli utenti, progettando un microservizio che rilevasse il consenso necessario al tracciamento delle attività. Akamai EdgeWorkers ha consentito all’azienda di creare un microservizio nativo all’edge: se l’utente acconsente al tracciamento, i cookie di tracciamento dello stato vengono aggiunti alla sessione così che l’azienda possa personalizzare la sua user experience. In caso contrario, il cookie viene rimosso e la user experience resta più generica.

Una compagnia aerea globale ha offerto informazioni sincronizzate su tutti i device ai propri viaggiatori

A chiunque abbia preso un aereo può essere capitato di conoscere l’orario di partenza del proprio volo, verificarlo tramite l’app di tracciamento e il sito web della compagnia aerea, per poi arrivare al gate e visualizzare informazioni differenti sui monitor dell’aeroporto. L’invio e la sincronizzazione dei dati rappresenta una sfida per le compagnie aeree e l’incostanza della velocità di Internet e della rete può complicare il coordinamento dei dati in tempo reale. Di conseguenza, le informazioni contrastanti rischiano di confondere i passeggeri e aumentare le richieste per gli addetti al servizio clienti. Al contrario, una distribuzione più accurata e tempestiva delle informazioni può aumentare la soddisfazione del cliente, riducendo al contempo i costi.

Ecco perché una compagnia aerea globale si è rivolta ad Akamai. La società si era resa conto che le applicazioni web standard non erano in grado di gestire il problema della sincronizzazione dei dati, poiché le applicazioni su cui tali dati venivano visualizzati erano troppe. Inoltre, le applicazioni web si aggiornano tramite la richiesta di informazioni su un programma (o in risposta a un evento). Il problema delle informazioni sui voli è legato al numero di applicazioni: l’app mobile, i monitor degli aeroporti, i siti web e i banchi dei gate si attivano a intervalli diversi e, di conseguenza, i ritardi dei voli verranno visualizzati in modo diverso su ciascuna di esse.

La compagnia aerea in questione si è affidata, quindi, ad Akamai Edge Cloud per sincronizzare le informazioni sui voli globali. Edge Cloud, anziché basarsi su HTTP, utilizza il protocollo MQTT (Message Queuing Telemetry Transport), che consente a editori e abbonati di comunicare tra loro, offrendo tre vantaggi principali:

  • I messaggi presentano dimensioni ridotte e vengono distribuiti in modo più veloce e affidabile.
  • Le informazioni sono più sicure perché vengono inviate solo a chi è già abbonato.
  • Ogni dispositivo che visualizza le informazioni sui voli le riceve nello stesso momento.

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