Lavoro, fake-quotazioni online degli stipendi, sul web valori fuori mercato

di Redazione TecnoGazzetta

Pietro Novelli (Oliver James): “Fondamentale analisi, elaborazione e studio dei dati per avere una valutazione che rifletta il vero stipendio ottenibile, nell’interesse di aziende e professionisti”

Viralizzate su i più disparati argomenti, con l’arrivo della pandemia sono diventate sempre più comuni in ambito medico e sanitario. Ma le cosiddette fake news, bufale o disinformazione che dir si voglia, si stanno insinuando velocemente (anche troppo) in un altro campo: la ricerca della quotazione dello stipendio.

Che sia per confrontare la propria retribuzione attuale o per valutare la proposta di un nuovo datore di lavoro, non c’è differenza: la “fake quotazione” è un fenomeno sempre più diffuso. Volàno che ne alimenta la propagazione nemmeno a dirlo il web, in una giungla di portali, blog e piattaforme, spesso poco attendibili, che si affidano alle autodichiarazioni degli utenti senza alcun parametro statistico a suffragare la bontà del dato.

Secondo le stime di Oliver James, recruiting firm di nuova generazione che ha sviluppato un approccio alla ricerca del personale che mette al centro persone e dati, ci sono online decine di siti dove poter ricercare il valore del proprio stipendio. Valutazioni che, però, non rispecchiano del tutto i veri valori di mercato.

“Tra i valori che si trovano online e quelli reali c’è uno scollamento che può arrivare fino al 30% in più o meno della reale valutazione – commenta Pietro Novelli, Country Manager Italia di Oliver James – E questo accade soprattutto per le professioni in ambito tecnologico e digitale, dove in generale c’è meno conoscenza diffusa, aziende più “giovani” e spesso retribuzioni meno stabili. Così una situazione di partenza già confusionaria viene amplificata dal web, tra contributi autonomi generati dagli utenti, quelli delle aziende (che spesso giocano al ribasso) e le indagini di portali e siti web. Il risultato sono proiezioni totalmente scollate dai reali valori di mercato, che pagano soprattutto i candidati, che spesso arrivano a interagire con i recruiter con pochissima consapevolezza su mercato e retribuzioni. Per questo con Oliver James abbiamo attivato un Osservatorio sulle Retribuzioni che aggiorniamo su base semestrale o annuale, e che usiamo come linea guida interna sia verso i candidati che verso le aziende: in questo modo, siamo sicuri di mediare tra le parti in modo da chiudere gli inserimenti tenendo realmente conto di esperienza, skill, competenze, seniority e capacità del lavoratore.”

Oliver James, che proprio per la sua attenzione all’analisi si definisce una compagnia di recruiting “data driven”, costruisce il suo Osservatorio sulle Retribuzioni grazie a un database internazionale di professionisti a cui si aggiungono periodici progetti di market intelligence di carattere qualitativo (interviste 1:1 ai talenti), oltre all’esperienza diretta maturata attraverso l’inserimento di migliaia di professionisti dal 2017 (anno della fondazione della sede italiana) ad oggi.

Osservatorio sulle Retribuzioni

Ma quali sono le professioni che vedono più ricerche online per cercare una valutazione dello stipendio? Secondo l’osservatorio Oliver James si tratta dei data scientist, cyber security engineer e web analytics specialist.

“Nonostante quello che si può trovare online – ribadisce Pietro Novelli (nella foto, in alto) – i valori reali per la figura del data scientist che si occupa di trovare informazioni rilevanti dallo studio dei big data, vanno per una posizione junior, con uno o due anni di esperienza, poco sotto i 35.000 euro di RAL fino a quasi 55.000 euro per un ruolo senior, con 6 anni di esperienza. Mentre per un cyber security engineer, ruolo fondamentale per la messa in sicurezza dei sistemi informatici aziendali, il delta dello stipendio va da poco più di 30.000 euro per un junior, fino a superare i 60.000 euro per un esperto; chiudendo con il web analytics specialist, colui che si occupa di migliorare il rendimento dei canali web aziendali con l’analisi dei dati parliamo di uno stipendio medio sui 35.000 euro, che scende a 27.000 euro per una figura junior per salire fino a 46.000 euro per un senior.”

Vuoi ricevere gli aggiornamenti delle news di TecnoGazzetta? Inserisci nome ed indirizzo E-Mail:


Acconsento al trattamento dei dati personali (Info Privacy)