Community Marketing: i motivi per cui funziona

di Redazione TecnoGazzetta

2MuchTV presenta Advocado, il primo network italiano specializzato in community amplification per brand che desiderano eliminare le tradizionali barriere azienda-utente

Nella storia dell’umanità le comunità sono sempre esistite. L’esigenza di sentirsi parte di un gruppo è, infatti, insita nell’essere umano. Se in passato la spinta aggregativa era per lo più spontanea, basti pensare ai gruppi che si formavano attorno a un cantante o un oggetto del desiderio divenuto cult, oggi questi spazi stanno catturando l’interesse anche di brand e aziende, che trovano nelle community lo strumento perfetto per creare legami autentici e duraturi con i consumatori.

Emblematico è l’esempio di Advocado, il primo network dedicato alla Community Amplification creato da 2MuchTV, agenzia specializzata nell’ideazione e lo sviluppo di campagne di influencer marketing. Grazie a un network di social community capaci di raggiungere complessivamente oltre 20 milioni di utenti, ognuna con una propria verticalità sul target, una propria identità e un proprio posizionamento, Advocado è pensato per servire tutti quei brand che vogliono posizionarsi in maniera organica e coinvolgente con il proprio target.

Il motore che spinge l’utente a compiere azioni legate a un brand, un prodotto o un’azienda è la fiducia, prima ancora del prezzo o del prodotto stesso”, spiega Giulio Cavagnis, Social Media Manager di 2MuchTV e creator di Advocado.“Le persone non hanno più bisogno solo di un prodotto o di un servizio, hanno bisogno di empatia, dialogo e di un aiuto concreto. Proprio per questo le community diventano una risorsa preziosissima per le aziende, nonché la giusta strada per un rapporto win-win”.

Quali sono i vantaggi a cui può portare una strategia di marketing aziendale dedicata alle community?

  • Maggiore coinvolgimento del pubblico. Le community permettono all’utente di partecipare attivamente e concretamente alla costruzione del mondo del brand. Le persone sentono di ricevere valore quando sono coinvolte in un progetto, si sentono tenute in considerazione, più coinvolte, rafforzando di conseguenza la propria appartenenza al mondo del brand.
  • Generare fiducia nei consumatori. Le persone si fidano molto delle opinioni di persone con interessi simili e appartenenti alla stessa community e saranno quindi più ricettive anche nei confronti delle aziende. La generazione Z e i millennial si fidano sempre meno di quello che leggono sui giornali o dalle fonti “ufficiali” di un brand. Al contrario, tendono a fare molto più affidamento sulle opinioni delle persone che fanno parte dei propri gruppi di riferimento.
  • Ricevere feedback e nuovi input. Partecipare attivamente alle discussioni dei membri della community e stimolare le conversazioni porta ad avere feedback più veloci e accurati. Questo accade perché agli utenti, sentendosi parte attiva di un gruppo, interessa dare la propria opinione, creando così un nuovo modello dove è la community stessa a dare stimoli e l’azienda a riceverne e muoversi di conseguenza.
  • Creazione di una relazione tra brand e utenti. Il rapporto fra utente e brand va al di là del mero uso di prodotto o strumenti e diventa una vera e propria relazione. Emerge, così, un valore emozionale che porta l’utente a diventare non solo fedele ma anche affezionato, sentendosi parte del brand e dando vita a un rapporto affettivo e di fiducia con il brand.
  • Rendere le persone dei veri e propri ambassador. La community, se coltivata e stimolata a dovere, produce clienti soddisfatti, che interagiscono in modo forte con il brand, diventando essi stessi promotori dei prodotti e servizi. In questo modo si va a sostenere quello che prima era definito “passaparola” e che oggi è diventato un mezzo di comunicazione a sé stante che va curato e sviluppato.
  • Maggiore credibilità. La possibilità di inserirsi in modo organico all’interno dei format già sviluppati dalle stesse community permette ai brand di promuoversi con un approccio meno aggressivo. In questo senso, lo sviluppo di branded content in contesti di community online presenta forti potenzialità, a partire da costi minori e uno sforzo creativo ridotto.

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