Cala il sipario sulla TV in prima serata: lo streaming ha aperto un mondo di possibilità di visione

di Redazione TecnoGazzetta

Solo il SEI PERCENTO delle persone guarda con regolarità un programma quando viene trasmesso in TV, le altre si affidano ai servizi di streaming e catch-up TV. Secondo una ricerca condotta da Sony, con l’aumento dei servizi mobile, on-demand e streaming, le abitudini sono cambiate e la televisione in “prima serata” sta scomparendo.

Nonostante l’allontanamento dagli schemi tradizionali, la TV resta il mezzo preferito per guardare film e programmi, battendo portatili e tablet in quanto permette una visione più comoda e con una qualità superiore.

Da una ricerca condotta nell’ambito del report “L’evoluzione del soggiorno” di Sony è emerso che, mentre da un lato la TV in diretta sta perdendo terreno, dall’altro l’esperienza di sedersi di fronte alla TV mantiene una certa popolarità. Oltre che per i videogiochi (l’85% degli intervistati italiani conferma di aver giocato da giovane e il 96% afferma che tutt’oggi i figli utilizzano il TV per i videogiochi), l’81% del campione preferisce guardare i propri programmi e film preferiti in streaming sulla propria TV anziché su altri dispositivi, dato che cresce nel caso specifico dell’Italia a 84%. Questo per il fatto offre una maggiore comodità (lo sostiene l’82% degli intervistati italiani), un livello di qualità video (55%) e audio (40%) superiore. In effetti, un terzo degli intervistati dichiara che il televisore è l’oggetto più importante del soggiorno.

Gli europei apprezzano la comodità di visione offerta dalla TV, come indicato dalle persone intervistate di Regno Unito, Paesi Bassi, Francia, Belgio e Italia; ma è in Germania che la qualità di visione dei moderni impianti TV è maggiormente apprezzata.

Il report ha inoltre rilevato che gli spettatori ora preferiscono i contenuti in streaming alla TV “programmata”. Le motivazioni addotte includono la flessibilità offerta dallo streaming, rispetto alle limitazioni imposte dalla programmazione in diretta (50%), nel caso specifico dell’Italia il 43%, la possibilità di trovare tempo per la visione dei programmi nonostante orari di lavoro più lunghi (32%) e di guardarli insieme ad amici e/o partner (31%).

Questa popolarità ha spinto i produttori di TV a concepire apparecchi in grado di adattarsi alle funzioni offerte, per integrare lo streaming, con modelli, come XG95 di Sony, che prevedono una modalità calibrata per Netflix, in modo da consentire agli utenti di guardare i contenuti secondo “le intenzioni dei filmmaker”.

Guardare la TV continua anche a essere un’esperienza condivisa, con il 48% delle persone sedute di fronte al televisore con la propria famiglia, ogni giorno. Un’esperienza più che mai semplice, anche per le famiglie più numerose, grazie a caratteristiche come il sistema X-Wide Angle† del modello XG95 di Sony, sinonimo di immagini di qualità impeccabile, indipendentemente dall’angolo divisione.

L’esperta in psicologia e commentatrice televisiva britannica Emma Kenny commenta così i risultati: “La televisione non è semplicemente un mezzo che permette di usufruire di una serie di contenuti. Rappresenta numerose e diverse variabili e raggiunge gli individui in modi assolutamente unici.

Nonostante la società sia cambiata notevolmente dall’introduzione del primo televisore a oggi, molti dei nostri comportamenti sociali sono rimasti invariati. Siamo sempre degli esseri “sociali” che danno valore al tempo trascorso in famiglia e, considerata la vena nostalgica legata al “momento della TV” presente in tutta Europa, non mi sorprende che le famiglie continuino a guardare la TV insieme, come un’esperienza condivisa.

In genere il televisore viene posto al centro della casa e, nonostante spesso siano presenti più apparecchi in una sola abitazione, tende a esserci una sorta di TV “principale” circondata da divani e collocata in posizione centrale rispetto al soggiorno. Questa disposizione rappresenta una connessione a più livelli. Una connessione con la tecnologia, con i personaggi e i programmi che si sceglie di vedere, ma soprattutto, una connessione con chi ci sta intorno, perché spesso si condivide l’esperienza di visione con gli amici e la famiglia. Questa esperienza condivisa favorisce i legami e rappresenta l’appartenenza, che è fondamentale per una salute mentale positiva e per il benessere.

Se, da un lato, portatili e telefoni consentono agli utenti di visualizzare programmi e serie praticamente ovunque, dall’altro il risultato è un’esperienza visiva più isolata, a cui mancano gli aspetti più importanti che si hanno quando si guarda la televisione.

La soddisfazione che si prova stando seduti sul proprio divano in totale relax a guardare il proprio programma preferito e avendo contemporaneamente accesso a tutti i comfort di casa è un’esperienza appagante. Avere la possibilità di staccare completamente la spina e, al tempo stesso, di sintonizzarsi sul proprio programma preferito permette di evadere dalla realtà, favorendo una diminuzione dello stress e aumentando i pensieri positivi.”

L’esperta prosegue: “Il binge watching è un fenomeno completamente moderno, che non avrebbe avuto alcun senso per le persone 50 anni fa. I servizi di streaming hanno fatto in modo che questo “effetto Trono di Spade” agisse sulle nostre personalità dipendenti e curiose, rendendoci totalmente dipendenti da una serie che non riusciamo a smettere di guardare. Come abbiamo visto con Trono di Spade, anche la “paura di essere tagliati fuori” gioca un ruolo di primo piano nel successo dello streaming, in quanto il nostro istinto umano naturale vuole essere parte delle esperienze sociali più elettrizzanti.”

Un ambito in cui la TV in diretta rimane essenziale in tutta Europa è lo sport, con almeno due terzi dei partecipanti che dichiarano di dover assistere all’evento in diretta. Ancora una volta, il dato cresce nel nostro paese, con ben il 79% degli intervistati che preferiscono guardare le gare sportive live. La differenza rispetto a vent’anni fa è l’impatto che i social media hanno sulla visione dello sport, con gli italiani più propensi a commentare sui propri canali sociali durante le partite di calcio rispetto a tutti gli altri europei intervistati.

Come afferma l’ex calciatore inglese Steve McManaman: “L’unica eccezione alla visualizzazione di contenuti programmati è lo sport. I fan non possono aspettare di guardare una partita o un evento sportivo, perché diventa subito storia passata. Con la recente introduzione dei social media, dobbiamo guardare lo sport in diretta, altrimenti i risultati ci verranno comunicati da amici o saranno visualizzati su una piattaforma sociale prima ancora di conoscerli! Con caratteristiche quali X-Motion Clarity, presente sul modello XG95 di Sony, non c’è mai stato un momento migliore per guardare le azioni veloci senza la minima perdita di fuoco.

La tecnologia X-Wide Angle† consente, inoltre, a chi guarda di posizionarsi in un punto qualsiasi della stanza, senza che l’immagine visualizzata cambi; X-Motion Clarity favorisce la visualizzazione di immagini sportive con la massima nitidezza, mentre con la modalità calibrata per Netflix è possibile guardare film e programmi in streaming il più vicino possibile alle “intenzioni dei filmmaker”. Quindi, non solo allevia la pressione sulla programmazione, ma garantisce anche la migliore esperienza possibile.”

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