Italiani e gaming: una passione sempre più trasversale

di Andrea Trapani

Il gaming è parte della routine quotidiana di un quarto della popolazione italiana.

Smartphone e tablet (62,2%) sono la prima porta d’accesso al gaming soprattutto per le fasce d’età più mature

Non più esclusivo appannaggio di giovani e giovanissimi, quella per il gaming è una passione ormai sempre più trasversale, che coinvolge utenti più navigati e neofiti del mondo tech, accomunati da un solo obiettivo: ritagliarsi il proprio momento di svago ed evasione, all’interno di giornate spesso congestionate da impegni lavorativi e personali. Proprio riflettendo la crescente attenzione nei confronti del mondo gaming, Samsung Electronics Italia, in collaborazione con GWI, Istituto di ricerche di mercato specializzato in “digital consumer behaviour”, ha elaborato un nuovo Trend Radar (vedi nota), indagando come le preferenze in ambito gaming si siano evolute in Italia, fino a coinvolgere un target sempre più ampio e diversificato.

Trend Radar

La pandemia ha rappresentato un importante spartiacque in questo senso: il 23,7% del campione preso in esame afferma, infatti, di dedicare al gaming maggiore tempo di quanto non facesse prima della pandemia. Un dato che acquista ancora più importanza nel segmento 16-24 anni, che esprime questa preferenza nel 33,6% dei casi, evidenziando come la tecnologia abbia acquisito un valore sempre più importante non solo quando si tratta di mantenere i contatti con i propri cari, ma anche nell’ambito dell’intrattenimento.

L’importanza dei videogiochi all’interno delle attività riguardanti il tempo libero e lo svago è evidente anche dai dati relativi alle tempistiche di consumo dei prodotti gaming: il 29,5% del campione totale afferma infatti di giocare ai videogiochi 2-3 volte a settimana. Risulta rilevante anche il numero di intervistati che  giocano tutti i giorni, ovvero il 27,8% del target maschile e il 20,5% di quello femminile. 

Il momento della giornata preferito per giocare è la sera, dalle 19 alle 22, per circa il 25% del campione analizzato: una preferenza che diventa particolarmente considerevole per il target 25-34 (oltre il 31%), seguito dal 29,8% della fascia 45-54, a simboleggiare la chiusura della giornata lavorativa con un distensivo appuntamento insieme ai propri videogames preferiti. La concezione di svago e relax associata all’esperienza gaming emerge anche dalla spiccata preferenza a concentrare gli appuntamenti con la propria console nel fine settimana, il sabato e la domenica, entrambi con oltre il 47% delle preferenze.

Le accanite sessioni di gioco restano soprattutto un momento privato: oltre il 51% dei rispondenti, infatti, preferisce giocare da solo, contro il 16,3% di chi dichiara di preferire giocare online in compagnia. Sono soprattutto le donne (52,9%) a preferire un’esperienza gaming solitaria, in particolare nella fascia d’età 35-44, con il 57,6% delle preferenze. Se gli italiani amano giocare da soli, non è così per le attività collaterali al gaming: durante le sessioni di gioco, infatti, spesso si svolgono altre attività, che possono rendere l’esperienza più divertente e rilassante. Il 25,8% dei rispondenti ama ascoltare musica, a cui si affiancano altre attività come mangiare e bere, rispettivamente con il 23% e il 21% delle preferenze: affrontare missioni in un titolo sparatutto, del resto, mette appetito, soprattutto tra i giovani gamer della Gen Z (34%).

Tra i prodotti giudicati essenziali per vivere al meglio l’esperienza di gioco, non possono ovviamente mancare i device ultra tecnologici, come mouse e tastiere adeguate (rispettivamente per il 22% e il 20% dei rispondenti circa), ma sorprende soprattutto la scelta verso le sedie da gaming, con il 21,9% delle preferenze, portando alla luce quanto, specie nelle sessioni più lunghe, sia fondamentale optare per supporti ergonomici.

Tra i prodotti gaming posseduti, invece, si registra una cospicua preferenza per smartphone e tablet (62,2%): nel 54% circa dei casi smartphone e tablet rappresentano i device gaming preferiti dalle fasce d’età più mature (45-54 e 55-64 anni). Al secondo posto si posiziona la combinazione TV (60,9%) e console (47%), soprattutto per il segmento 25-34, proprio la generazione di “late Millenial” ancora affezionata alle classiche console gaming della propria infanzia; al terzo, il monitor da gaming e quindi in generale il PC, con il 48% circa delle preferenze.

Che cos’è, perciò, la passione per il gaming che sempre più sta conquistando il pubblico italiano? Oltre il 42% del target complessivo analizzato è d’accordo nell’affermare che dedicarsi ai videogiochi è una forma di intrattenimento, assimilabile quindi alla scelta di seguire una serie TV, guardare un film o leggere un libro, riempiendo quindi un momento vuoto della giornata attraverso un’attività interessante e coinvolgente. Il 36,8% del campione analizzato dichiara inoltre di sentirsi rilassato quando gioca, e che i videogiochi rappresentano una forma di sfida verso sé stessi (33% circa), un modo per allenare le proprie abilità e cimentarsi con nuovi compiti da portare a termine.

Il pubblico italiano è anche fortemente concorde nel prendere le distanze da una possibile “trappola” del mondo gaming, legata proprio all’eventualità di farsi assorbire troppo dal mondo virtuale: il 20% circa del campione totale analizzato, infatti, non ritiene che il gaming sia fondamentale nella propria vita, configurandolo quindi una volta di più come un sano e contemporaneo divertimento, utile per confrontarsi con sé stessi e con gli altri e per dedicarsi un momento di svago.

Nota

La ricerca, dichiara Samsung, è stata condotta in collaborazione con GWI, su un campione di 570 utenti attivi sul web, di età compresa tra i 16 e i 64 anni attraverso questionari online.

 

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