MWC 2022: Huawei tra ‘Day 0’ e la soluzione “Intelligent IT Foundation”

di Andrea Trapani

In occasione dell’edizione 2022 del Mobile World Congress (MWC) di Barcellona, Huawei ha presentato un’ampia gamma di nuovi prodotti e soluzioni IT che saranno parte integrante di “Intelligent IT Foundation”, una nuova piattaforma pensata appositamente per gli operatori. Nel suo intervento “+IT, New Growth”, David Wang, Huawei Executive Director of the Board and Chairman of the ICT Infrastructure Managing Board , ha illustrato come l’affidabilità e l’efficienza di questa nuova piattaforma IT supporterà gli operatori nella loro transizione digitale, accrescendo i ricavi, riducendo i costi, migliorando la produttività e ponendo le basi per una nuova crescita.

Con il rapido sviluppo di tecnologie emergenti come 5G, IoT, Cloud Computing e Intelligenza Artificiale, la trasformazione digitale è tra le priorità di tutti gli operatori con l’obiettivo, in una fase successiva, di poter supportare anche altri settori B2B nel loro passaggio al digitale. Tuttavia, ciò richiede un aggiornamento dell’infrastruttura IT, una collaborazione multi-cloud e rapide acquisizioni di mercato così da riuscire ad accelerare questo processo.

Wang ha proseguito spiegando che la soluzione “Intelligent IT Foundation” di Huawei è appositamente progettata per aiutare gli operatori a soddisfare questi nuovi e sfidanti requisiti. La piattaforma prevede un’esperienza Cloud con un elevato livello di collaborazione e un pool di dati per ogni tipo di scenario.

Durante l’evento, Huawei ha inoltre presentato la prima soluzione del settore al contempo collaborativa e cloud-native. La natura di questo Cloud supporta infatti gli operatori nella gestione dell’infrastruttura ICT, così come nelle sinergie di tipo “cloud-network” e “cloud-edge”. L’architettura è in grado di supportare sia le piattaforme dati sia quelle multimediali al servizio degli operatori, oltre ad assicurare il funzionamento della piattaforma applicativa come servizio (aPaaS) per i clienti del settore. Ciò permette di offrire la miglior esperienza possibile per gli utenti che accedono tramite app, senza alcun vincolo in termini di localizzazione geografica, collaborazione multi-cloud e traffico dati. L’obiettivo finale dell’azienda è infatti quello di riuscire, presto, ad offrire tutto ciò come servizio.

Huawei ha anche annunciato una nuova serie di prodotti per l’infrastruttura dati come parte della sua strategia OneStorage con l’obiettivo di supportare la continua evoluzione dello storage. Poiché le tipologie di dati continuano a diversificarsi, le applicazioni sono diventate sempre più convenienti, mentre la protezione dei dati si conferma oggi più importante che mai. In questo contesto, la soluzione “OneStorage” di Huawei assicura agli operatori l’efficienza di cui hanno bisogno per soddisfare questi requisiti attraverso il provisioning delle risorse su richiesta, la gestione intelligente dei dati e la convergenza multi-cloud. Attualmente, “OneStorage” è infatti la migliore soluzione di Huawei sul mercato per gli operatori che desiderano mantenere costantemente aggiornata la propria infrastruttura dati ed esplorare nuove opportunità di business.

Nel 2021, HUAWEI CLOUD ha creato in collaborazione con i propri partner 61 “availability zone” in 27 aree geografiche per servire oltre 170 Paesi in tutto il mondo. Ha inoltre iniziato a collaborare con oltre 120 operatori nel mercato dei servizi Cloud per aiutare i clienti aziendali nel loro passaggio al digitale. Ciò ha consentito di offrire attualmente più di 50 servizi Cloud specifici per scenari in 9 mercati verticali, tra cui quelli dell’industria manifatturiera, sanitaria e della vendita al dettaglio, in grado di promuovere la loro digitalizzazione. Nel complesso, le soluzioni di Huawei incentrate sui servizi di archiviazione dati, smart e ad elevata efficienza, sono oggi utilizzate da 300 operatori in tutto il mondo, mentre la soluzione “OceanStor Dorado” è stata nominata Leader nel Magic Quadrant di Gartner per sei anni consecutivi.

MWC 2022: Huawei, superare 5 luoghi comuni per accelerare lo sviluppo sostenibile

Durante l’evento “Lighting up the Future” di Huawei, svoltosi nel ‘Day 0’ dell’edizione 2022 del Mobile World Congress (MWC) di Barcellona, Philip Song, CMO, Huawei Carrier Business Group, ha affermato: “Lo sviluppo sostenibile è oggi un imperativo. Proprio come per la meccanica classica di Newton e la teoria della relatività di Einstein, il suo sviluppo sarà segnato da un percorso difficile tra pregiudizi e verità. Per questo motivo, si rende necessario superare al più presto cinque luoghi comuni, con l’obiettivo di accelerare il processo di sviluppo sostenibile del settore ICT”.

Nello specifico, secondo Huawei, questi cinque luoghi comuni sono i seguenti:

  1. L’industria ICT contribuisce all’aumento delle emissioni di carbonio. Secondo il rapporto SMARTer2030 realizzato da GeSI, si stima che entro il 2030 l’industria ICT sarà responsabile solo dell’1,97% delle emissioni globali di carbonio. Inoltre, ci si aspetta che gli altri settori riducano le proprie emissioni di carbonio del 20% grazie all’implementazione delle tecnologie ICT, un valore che corrisponde a 10 volte le emissioni di carbonio prodotte dal settore ICT. Questi miglioramenti indiretti ricadono sotto il nome di “impronta di carbonio” ed è proprio la sua dimensione ad aver reso l’infrastruttura ICT sempre più centrale nelle strategie di molti Paesi. Huawei stessa prevede che entro il 2030 1 YB dei dati globali sarà immagazzinato nel Cloud. Ciò si traduce in un risparmio di 150 milioni di tonnellate di emissioni di carbonio all’anno, a patto che le infrastrutture attuali siano dotate di tecnologie di trasmissione più rispettose dell’ambiente e vengano realizzate interamente in fibra ottica. Ciò equivarrebbe alla piantumazione di 200 milioni di alberi, una quantità che ricoprirebbe l’intera Europa di foreste.
  2. C’è una smoderata attenzione sulle emissioni della catena di approvvigionamento, considerate la causa principale delle emissioni di carbonio delle apparecchiature di rete.  Come Song ha spiegato durante il suo intervento, se si considera l’intero ciclo di vita delle apparecchiature di rete, in realtà solo il 2% delle emissioni di carbonio è generato durante la fase di produzione, mentre l’80-95% è invece generato durante l’utilizzo. Di conseguenza, Song ha proposto che la chiave per ridurre le emissioni di carbonio del settoreICT consisterà nell’adottare tecnologie innovative per migliorare l’efficienza energetica.
  3. Lo sviluppo sostenibile riguarda solo l’energia green. Sebbene lo sviluppo dell’energia solare ed eolica sia importante per lo sviluppo sostenibile dell’industria ICT, si possono ottenere enormi vantaggi migliorando sistematicamente l’efficienza energetica delle reti di telecomunicazioni. Con questo obiettivo, Huawei ha presentato una soluzione green strutturata in tre livelli che lavora secondo un approccio di tipo “Green Site, Green Network, and Green Operation”, supportando così i provider nel raggiungimento di “More Bits, Less Watts”.
  4. L’efficienza energetica della rete è pari alla somma delle efficienze energetiche delle sue apparecchiature di telecomunicazioni. La valutazione dell’efficienza energetica di una singola apparecchiatura non è sufficiente per condurre una pianificazione completa e per ogni tipo di scenario. Per questo motivo Huawei raccomanda di stabilire un sistema di indicatori unificato e standardizzato (NCI) per un’analisi accurata e la conseguente formulazione di politiche di risparmio energetico per intere reti, misurando gli indicatori di efficienza energetica delle principali apparecchiature di comunicazione, delle apparecchiature ausiliarie del sito, delle reti di trasporto e dei centri dati.
  5. Il risparmio energetico non dovrebbe impattare su nessun indicatore di performance della rete. La verità è che c’è un trade-off tra le caratteristiche di risparmio energetico e alcuni indicatori di rete. Tuttavia, le caratteristiche di risparmio energetico possono essere adottate a scapito dei tassi massimi e di alcuni altri indicatori, ma senza impattare sull’esperienza effettiva dell’utente. Ad esempio, in Germania è stata implementata una soluzione di spegnimento intelligente nei centri commerciali a mezzanotte. Nonostante ciò, consenta di contenere solo leggermente i tassi massimi, permette di ridurre il consumo di energia del sito del 10% senza alcun impatto sull’esperienza dell’utente.

Al termine del suo intervento, Song ha fornito cinque suggerimenti per lo sviluppo sostenibile dell’industria ICT: “In primo luogo, è necessario potenziare il settore ICT per consentire lo sviluppo sostenibile in altrettanti settori. In secondo luogo, dovremmo prestare maggiore attenzione alle emissioni di carbonio delle infrastrutture ICT prodotte durante il loro utilizzo piuttosto che limitarci alla fase di produzione. In terzo luogo, la soluzione sistematica “Green Site, Green Network, and Green Operation” aiuterà gli operatori a migliorare continuamente la capacità di rete e a ridurre il consumo energetico per bit. In quarto luogo, va definito un sistema unificato di indicatori di efficienza energetica per identificare in modo univoco le principali problematiche legate al consumo energetico. E, infine, non dimenticare mai che i watt sono inevitabilmente vincolati all’esperienza dell’utente”. 

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