Durante il suo intervento “Redefining Inclusion” tenuto al MWC19, Ken Hu, Deputy Chairman di Huawei, ha annunciato Tech4ALL, una nuova iniziativa di inclusione digitale.
Hu ha delineato i piani di Huawei per aiutare altri 500 milioni di persone in tutto il mondo a beneficiare direttamente della tecnologia digitale nei prossimi cinque anni. Il manager ha invitato governi, organizzazioni industriali e partner commerciali ad agire congiuntamente per promuovere l’inclusione digitale.
Ridefinire il concetto di “inclusione digitale”
“Mentre gran parte del settore delle telecomunicazioni si concentra sulle tecnologie di prossima generazione quali 5G e intelligenza artificiale“, ha detto Hu, “non possiamo dimenticare che ci sono ancora molte persone che vivono escluse dal mondo digitale. Oltre 3,8 miliardi di persone sono offline e un miliardo di persone sono senza copertura mobile a banda larga. Abbiamo bisogno di estendere la definizione di inclusione digitale oltre la sola connettività e includere anche il mondo delle applicazioni e delle competenze. Inoltre non possiamo semplicemente pensare alle persone ma dobbiamo pensare anche alle piccole imprese “.
Connettività
“La connettività è il fondamento dell’inclusione digitale e continueremo a innovare per ridurre le barriere alla connettività, compresi costi e copertura“, ha affermato Hu.
Per 30 anni Huawei ha lavorato a stretto contatto con i suoi partner, con il solo scopo di poter offrire una migliore connettività digitale a persone e comunità nelle regioni più remote o caratterizzate da climi estremi. L’azienda ha raggiunto questo obiettivo grazie a soluzioni di rete specificamente progettate per affrontare le sfide locali, come ad esempio la soluzione RuralStar che aiuta a collegare le comunità rurali in Africa, Asia e Sud America, o le soluzioni 5G Air Fiber per fornire la banda larga di ultima generazione alle popolazioni Inuit nella regione artica canadese.
Applicazioni
“Potenzieremo l’ecosistema fornendo agli sviluppatori e alle piccole e medie imprese piattaforme di sviluppo di facile utilizzo che consentiranno loro di sviluppare applicazioni più specializzate per diverse comunità e settori“. Hu ha portato l’esempio dell’applicazione mobile “StorySign” che Huawei ha sviluppato insieme all’Unione Europea dei Non Udenti. Grazie all’utilizzo di un avatar abilitato dall’intelligenza artificiale, questa applicazione riesce a tradurre il contenuto dei libri nella lingua dei segni per aiutare i bambini non udenti a superare le loro difficoltà di apprendimento nella lettura.
“StorySign” è attualmente disponibile in 10 lingue diverse e Huawei continuerà a collaborare con i suoi partner per estendere la portata di questa applicazione. Huawei spera di fornire a più di 34 milioni di bambini non udenti in tutto il mondo gli strumenti necessari per collegare linguaggio dei segni e lettura.
Per essere in grado di realizzare quante più soluzioni di valore per il maggior numero di persone possibile, Huawei ha investito quasi $1 miliardo di dollari nel suo Huawei Developer Program, ideato per promuovere le capacità open source nel settore, fornire piattaforme e strumenti di sviluppo, formare gli sviluppatori, incubare grandi idee e finanziare l’innovazione.
Oltre 800.000 sviluppatori si sono registrati al programma fino ad oggi e Huawei ha in programma di aumenteare gli investimenti nell’ecosistema, concentrandosi sullo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale e puntando a formare un milione di sviluppatori AI nei prossimi 3 anni.
Abilità
“Abbiamo bisogno di lavorare più a stretto contatto con i governi, le comunità locali e altri settori per migliorare le competenze digitali degli individui e della società nel suo complesso“. Hu ha sottolineato l’importanza delle competenze digitali tra le organizzazioni di piccole e medie dimensioni per lo sviluppo futuro dei Paesi e delle comunità locali e consentirà alle PMI di competere nell’economia digitale.
Costruire competenze digitali tra i giovani è una delle priorità di Huawei che negli ultimi 10 anni ha contribuito alla formazione di oltre 30.000 studenti universitari provenienti da 108 Paesi diversi attraverso il programma “Seeds for the Future”.
Nel 2018 l’azienda ha ospitato la sua terza competizione annuale “Huawei ICT”, che ha coinvolto più di 40.000 studenti provenienti da oltre 800 università di 32 Paesi. Questo evento ha contribuito a promuovere uno scambio di conoscenze più approfondito tra scuole e imprese. Inoltre Huawei si è fatta carico di insegnare i fondamenti delle competenze online a 20.000 donne in Bangladesh attraverso la sua scuola mobile.
La tecnologia è buona. Condividiamola.
L’inclusione digitale non è un problema che un’azienda può risolvere con la tecnologia. Ci vorrà uno sforzo coordinato tra governi, organizzazioni industriali e imprese.
“La tecnologia è una cosa buona e dovrebbe essere usata per fare del bene. Questo è solo l’inizio. Speriamo che sempre più persone si uniscano a noi per aiutarci a incrementare questi sforzi. Insieme possiamo condividere i benefici della tecnologia digitale con ogni persona, casa, e organizzazione, e aiutare a costruire un mondo intelligente e pienamente connesso: questa è la nostra missione e speriamo che vi uniate a noi”, ha concluso Hu.