Refurbed: la startup hi-tech che in meno di un anno ha rivoluzionato il mercato dei ricondizionati in Italia.
Un risparmio medio per il consumatore del 40%, garanzie e periodo di prova. Oltre 100 mila clienti in tutta Europa, l’80% circa torna ad acquistare o lo consiglia ad un amico. In Italia, Roma e Milano sono le città da cui arrivano più richieste, anche B2B
Ormai da tempo, il mercato dei prodotti tecnologici ricondizionati sta conoscendo un grande sviluppo in Italia, come nel resto del mondo. Nell’ultimo anno, però, questo settore ha subito una vera e propria rivoluzione con l’affermarsi di Refurbed, la startup hi-tech fondata a febbraio 2017 da tre ragazzi austriaci, Peter Windischhofer, Kilian Kaminski e Jürgen Riedl, che in appena un paio di anni ha superato i 100 mila clienti in tutta Europa, aumentando il suo volume di fatturato di 6 volte ogni anno.
Ciò che differenzia l’azienda dagli altri numerosi competitors, è la possibilità di usufruire di un periodo di 30 giorni di prova gratuiti, la garanzia di un anno, estendibile su richiesta, per ogni prodotto, l’assistenza specializzata offerta e un interesse concreto per l’ambiente. Per ogni vendita, infatti, viene piantato un albero.
All’inizio del 2019, Refurbed ha aperto la sua attività anche all’Italia, dove sin da subito ha riscosso un enorme successo, con una crescita costante del bacino di utenza, mese dopo mese. Oggi, in meno di un anno, il sito ha registrato oltre 1 milione di visualizzazioni, con le città di Roma e Milano in testa alla classifica per numero di richieste pervenute. I prodotti più richiesti sono gli iPhone (disponibili anche a 200 €) e, più in generale, gli smartphone. Dopo il primo acquisto, circa l’80% degli utenti ne fa un secondo, orientandosi verso i prodotti più diversi, tra cui portatili e tablet, oppure lo consiglia ad un amico. Il risparmio medio per ogni prodotto è di circa il 40%, percentuale che può variare a seconda del dispositivo.
Un mix che ha fatto sì che il mercato dei ricondizionati aprisse anche a clienti B2B. Finora, infatti, questo tipo di prodotti era sempre stato acquistato per uso privato. La possibilità di ricevere assistenza qualificata, il periodo di prova e la garanzia proposta da Refurbed, ha convinto anche moltissimi imprenditori, che, oltre ad ottenere prodotti come nuovi al prezzo di un usato, possono usufruire di agevolazioni sull’IVA.
“La vita media di uno smartphone o di un portatile è di 18 mesi, dopo i quali il dispositivo inizia a dare problemi, o non supporta le ultime versioni di app e software, e viene quasi sempre gettato via. – Commentano i fondatori di Refurbed Peter Windischhofer, Kilian Kaminski e Jürgen Riedl – Questa usanza ha un costo sociale enorme, sia per il consumatore, costretto a spendere centinaia di euro ogni due anni circa, sia in termini di smaltimento, poiché si tratta di un procedimento costoso e complesso, sia per l’ambiente, dal momento che in molti li gettano nella spazzatura comune, anziché smaltirli con i RAEE. Benché da tempo si trovino prodotti rigenerati, la maggior parte dei consumatori prova diffidenza, temendo che possano rompersi subito o dare problemi. Del resto, questo è quanto accadde a Peter, uno dei fondatori, che acquistò un iPhone usato, che si ruppe dopo solo poche settimane e, non avendo garanzia, ha dovuto riacquistare uno nuovo di tasca sua. Refurbed è riuscita a dare una risposta alla principale preoccupazione riguardo i prodotti rigenerati, ovvero, la sicurezza di avere una garanzia e un’assistenza specializzata. E crediamo che sia questa la chiave del successo riscosso.”