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In mobilità vince chi personalizza

di Thomas De Vido

Per trarre il massimo dagli investimenti in tecnologia mobile è necessario studiare ogni soluzione sulle necessità degli utilizzatori

 

Sempre più aziende decidono di dotare i propri mobile worker di tablet e dispositivi handheld rugged, in grado di consentire un enorme incremento di produttività in molteplici settori. Tuttavia, sono ancora poche quelle che traggono il massimo beneficio dai loro investimenti tramite una customizzazione delle soluzioni scelte, che possa renderle il più possibile performanti in base alle attività da svolgere.

Una ricerca dell’istituto di analisi IDC1 dimostra infatti che, ad esempio, soltanto il 19% dei tablet business viene montato su veicoli tramite dock (e che solo il 23% delle aziende ha considerato quest’opzione). “Chi darebbe a un impiegato un computer senza una scrivania a cui sedersi per usarlo? E allora perché offrire a un mobile worker uno strumento in grado di rivoluzionare la sua produttività, ma non un posto sicuro dove alloggiarlo e usarlo in maniera efficace fuori dall’ufficio?” si chiede Robert Blowers, General Manager e Head of Solutions Engineering di Panasonic Computer Product Solutions Europe. “Viene naturale chiedersi se non sia proprio perché le soluzioni mobile non sono studiate sulle specifiche esigenze dei lavoratori che le aziende non riescono a trarre il massimo ritorno dai loro investimenti in IT”.

È pertanto probabile che molte aziende non stiano traendo i massimi benefici dalla decisione di equipaggiare i propri lavoratori con dispositivi mobili rugged perché non prendono in considerazione le esigenze di personalizzazione di cui potrebbero avere bisogno. Non si tratta solo di soluzioni dock per veicoli: a fare la differenza possono essere altri tipi di customizzazione, come soluzioni per il trasporto, software specifici per gestire la sicurezza o il contenuto dei dispositivi, o periferiche su misura.

Il team Custom Design Solutions di Panasonic Computer Product Solutions risponde proprio a queste esigenze: lavorando a stretto contatto con il cliente, il team disegna, testa, modifica e realizza soluzioni mobile, implementandole e fornendo supporto costante. È grazie a questo approccio che Panasonic riesce a offrire soluzioni perfettamente in linea con gli specifici bisogni dei mobile worker, come dimostrano molteplici storie di successo: dalla soluzione AMTS (Automotive Mobile Test Solution), basata sul tablet fully rugged Toughpad FZ-M1 e studiata appositamente insieme a una delle principali case automobilistiche per i test di fine linea nel suo centro di produzione più importante, a una soluzione per la lettura di impronte digitali collegata tramite USB e utilizzata da una catena di fast food. Per un fornitore europeo di servizi postali Panasonic ha invece studiato in un mese una stazione di ricarica personalizzata montabile su rastrelliera in grado di ricaricare fino a 4 device in contemporanea, mentre la Automobile Association britannica ha richiesto una dock per veicoli adattabile a 8 tipi di veicoli diversi, con antenna pass-through e connessione GPS.

In aggiunta alle soluzioni personalizzate, Panasonic offre anche una gamma completa di servizi di gestione e sicurezza per i suoi dispositivi rugged (tablet e handheld) con sistema operativo Android: Panasonic COMPASS (Complete Android Services and Security) offre alle aziende tutto ciò di cui hanno bisogno per utilizzare e gestire i loro dispositivi Android in sicurezza. È progettato per dare loro la massima confidenza nello sfruttare la flessibilità offerta dal sistema operativo AndroidTM, garantendo che i dispositivi Panasonic siano business-ready dal punto di vista di applicazioni, gestione e sicurezza.

In mobilità vince chi personalizza

“Implementare la giusta tecnologia può trasformare la produttività della forza lavoro mobile in moltissimi settori,” conclude Robert Blowers. “Ma per ottenere davvero tutti i vantaggi possibili, è necessario prendere in considerazione le necessità specifiche dei lavoratori: solo così sarà possibile raggiungere il massimo della produttività e massimizzare il ritorno sull’investimento”.

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