La notizia della sanzione Antitrust per pratiche commerciali scorrette ad Apple fa il giro della rete.
Sotto la lente d’ingrandimento dell’Autorità soprattutto la parte dedicata alla garanzia. Nel provvedimento contro il produttore con sede a Cupertino comunque emergono dettagli importanti per il prossimo futuro.
Ad esempio si può leggere che “entro 90 giorni, [Apple] dovrà adeguare le confezioni di vendita dei servizi AppleCare Protection Plan“.
Tutto questo dopo una serie di appunti dell’indagine che trovano nel provvedimento passaggi del genere
[..] Più in generale, Apple ha utilizzato ogni mezzo per ridurre le richieste di assistenza in garanzia da parte dei consumatori oltre il primo anno dall’acquisto, in cui riconosce la propria garanzia di produttore. La poca chiarezza delle comunicazioni rivolte ai consumatori in materia dei loro diritti in virtù della garanzia legale riguarda, infatti, anche le informazioni fornite ai consumatori dal call centre di Apple nel caso in cui il prodotto sia stato acquistato da un diverso professionista.
158. Si rileva, inoltre, che a tale scelta informativa corrisponde anche una frapposizione di ostacoli nei confronti dei venditori al dettaglio dei prodotti Apple in merito alla prestazione da parte loro della garanzia di conformità. La documentazione raccolta evidenzia, infatti, come Apple abbia continuamente opposto resistenza alle richieste avanzate dai rivenditori sulla base del diritto di rivalsa verso il produttore di cui all’art. 131 del Codice del Consumo, considerando ogni volta come un successo il fatto che un rivenditore si fosse convinto a proporre i prodotti Apple esclusivamente con la indicazione della garanzia Apple annuale, in modo da ridurre i propri costi ed eludere anche le proprie obbligazioni – in qualità di produttore tenuto a subire la rivalsa dei rivenditori – in materia di garanzia legale di conformità.
Continua AGCM segnalando che “[..] infatti è stata notevole la penetrazione della pratica.
Inoltre la pratica stessa si è articolata in una pluralità di comportamenti volti ad eludere le proprie obbligazioni in materia di garanzia legale di conformità in modo da ridurre i costi da sostenere per prestare tale servizio:
i) omissione delle informazioni utili ai consumatori per avvalersi effettivamente dell’assistenza gratuita biennale prevista in virtù della garanzia legale;
ii) pretesa che dopo i primi sei mesi dall’acquisto il consumatore debba provare che un eventuale difetto del prodotto era presente al momento dell’acquisto.
Infine la pluralità di segnalazioni pervenute è una ulteriore conferma della elevata entità del potenziale pregiudizio economico complessivo per il
consumatore”.
Tra le decisioni del provvedimento – oltre quanto segnalato tra gli impegni – di segnalare il fatto “che i professionisti Apple Sales International, Apple Italia S.r.l e Apple Retail Italia S.r.l. comunichino all’Autorità, entro il termine di sessanta giorni dalla notifica del presente provvedimento, le iniziative assunte in ottemperanza alle diffide di cui ai punti d) ed e)”.
A questo punto non rimane che vedere cosa si concretizzerà, cambiamenti all’orizzonte tanto per AppleCare Protection Plan sia per l’informativa finale. Aspettiamo i vostri feedback 😉