Apple ha già raggiunto il traguardo dell’impatto zero per i suoi uffici nel mondo, e ora conta di azzerare la sua intera carbon footprint con 20 anni di anticipo rispetto agli obiettivi fissati dall’IPCC.
Il 21 luglio scorso Apple ha annunciato il suo piano per neutralizzare la carbon footprint a ogni livello dell’azienda, della filiera e del ciclo di vita dei suoi prodotti entro il 2030. Già oggi tutti i suoi uffici nel mondo sono a zero emissioni, e con questo nuovo impegno ogni prodotto Apple venduto sarà a impatto zero sul clima entro il 2030.
“Le imprese hanno una grande opportunità di contribuire alla costruzione di un futuro più sostenibile facendo leva sulla nostra comune preoccupazione per il pianeta su cui viviamo” ha dichiarato Tim Cook, CEO di Apple. “Le innovazioni alla base del nostro percorso ambientale non fanno solo bene al pianeta: ci hanno permesso di creare prodotti più efficienti sul piano dei consumi e di rendere disponibili nuove fonti di energia pulita nel mondo. La lotta contro i mutamenti climatici può gettare le basi di una nuova era all’insegna dell’innovazione, delle opportunità di lavoro e di una crescita economica duratura. Impegnandoci a diventare un’azienda a impatto zero, contiamo di dare un segnale capace di un cambiamento su larga scala.”
Mentre i settori industriali cercano di ridurre il loro impatto sui mutamenti climatici, Apple mette a disposizione delle altre aziende un piano d’azione con i dettagli sul suo approccio alla carbon neutrality. Nell’Environmental Progress Report 2020, pubblicato oggi, Apple descrive come intende ridurre le emissioni del 75% entro il 2030 e sviluppare soluzioni innovative per la rimozione dei gas serra che permetteranno di compensare il restante 25% della sua carbon footprint complessiva.
A sostegno di questi sforzi, Apple ha deciso di fondare un Impact Accelerator per investire nelle aziende di proprietà di minoranze che promuovono cambiamenti positivi nella sua filiera, e nelle comunità danneggiate in modo sproporzionato dai rischi ambientali. L’acceleratore si inserisce nell’ambito della Racial Equity and Justice Initiative, un fondo da 100 milioni di dollari annunciato di recente da Apple per promuovere l’istruzione, l’uguaglianza economica e la riforma del sistema penale.
“Siamo orgogliosi del nostro percorso ambientale e dei traguardi ambiziosi che abbiamo fissato per il futuro” ha detto Lisa Jackson, Vice President of Environment, Policy and Social Initiatives di Apple. “Il razzismo sistemico e i mutamenti climatici non sono problemi separati, e non ammettono soluzioni separate. Abbiamo l’opportunità di contribuire a creare un’economia più verde e più equa, il terreno da cui far nascere industrie di nuova concezione per offrire alla prossima generazione un pianeta degno di essere chiamato casa.”
Il piano d’azione di Apple copre un arco di 10 anni e permetterà di ridurre le emissioni con una serie di interventi innovativi. Di seguito sono riportati alcuni esempi.
- Design dei prodotti a basse emissioni di gas serra: Apple continuerà ad aumentare l’uso di materiali riciclati e a basse emissioni di gas serra, a innovare i processi di riciclo dei prodotti, e a progettare ogni dispositivo perché sia il più efficiente possibile sul piano dei consumi.
- La più recente innovazione Apple nel campo del riciclo è il robot che l’azienda chiama Dave, il passo successivo dopo i robot di smontaggio Daisy. La sua funzione è disassemblare il Taptic Engine degli iPhone per recuperare in modo più efficace materiali fondamentali come i magneti in terre rare e il tungsteno, e permettere nel contempo il recupero dell’acciaio.
- Il Material Recovery Lab di Austin, in Texas, si occupa di tecnologie innovative per il riciclo delle apparecchiature elettroniche. Ora ha stretto una collaborazione con la Carnegie Mellon University per promuovere lo sviluppo di soluzioni ingegneristiche sempre più all’avanguardia.
- Tutti gli iPhone, iPad, Mac e Apple Watch rilasciati nell’ultimo anno sono realizzati con materiali riciclati, tra cui il 100% di terre rare riciclate nel Taptic Engine dell’iPhone: una novità non solo per Apple, ma per il mondo degli smartphone.
- Nel 2019 Apple ha ridotto la sua carbon footprint di 4,3 milioni di tonnellate grazie a soluzioni di progettazione innovative e all’uso di materiali riciclati nei suoi prodotti. Negli ultimi 11 anni, la quantità media di energia consumata dai prodotti Apple è diminuita del 73%.
Sempre più efficienza nei consumi: Apple individuerà nuovi modi per ridurre il consumo di energia nelle sue strutture e per aiutare la filiera a fare altrettanto.
- Attraverso una partnership con Apple, il Green Fund di Stati Uniti e Cina investirà 100 milioni di dollari in progetti accelerati di efficienza energetica per i fornitori Apple.
- Gli stabilimenti dei fornitori che partecipano all’Energy Efficiency Program di Apple sono saliti a 92 nel 2019, e in un anno hanno ridotto di oltre 779.000 tonnellate le emissioni di gas serra generate dalla filiera.
- L’anno scorso, Apple ha svolto interventi di riqualifica energetica su oltre 590.000 metri quadrati di edifici nuovi ed esistenti, riducendo il fabbisogno elettrico di circa un quinto e ottenendo un risparmio di 27 milioni di dollari.