Apple e i suoi team: nuove forme di solidarietà in tutto il mondo

di Redazione TecnoGazzetta

Quest’anno, Apple e i suoi team hanno contribuito in modi straordinari a sostenere organizzazioni locali e cause globali nelle comunità di tutto il mondo.

Da gennaio, Maranda Barhorst, una dipendente Apple Store, presta volontariato da remoto: legge audiolibri per i bambini e le bambine della Ronald McDonald House di Washington, D.C., aiuta una doula del Tennessee nella creazione di materiali per la sua organizzazione no-profit, impegnata a ridurre il tasso di mortalità infantile, e progetta schede che promuovono i professionisti di colore per ispirare gli studenti e le studentesse di Chicago. Tutte queste attività si aggiungono al volontariato che svolge di persona, insieme a Big Brothers Big Sisters nella sua città natale, Cincinnati. E l’anno non è ancora finito.

“Non ho mai avuto bisogno di nulla durante l’infanzia, ma non è stato comunque facile”, confida Maranda Barhorst, Manager all’Apple Kenwood Towne Centre di Cincinnati, uno degli Store che aderisce al Programma di Volontariato Globale di Apple. “Ecco perché, quando mi capita l’opportunità di dare una mano a qualcuno, sento dal profondo del cuore che, se posso, devo farlo. Perché ritengo che incoraggiare una persona o aiutarla ad integrarsi possa cambiare il suo futuro: è importante dare un contributo per innescare un effetto domino positivo.”

Elyn Tang, una dipendente Apple Store, presta volontariato a Shanghai in diverse organizzazioni, fra cui il Rainbow Volunteer Club, un ente che offre supporto a giovani ragazze che vivono in aree rurali della Cina.

Da quando è stato lanciato il programma Employee Giving di Apple, undici anni fa, sono stati devoluti 880 milioni di dollari a circa 44.000 organizzazioni di tutto il mondo. Questo importo comprende l’impegno di oltre 76.000 dipendenti che hanno registrato più di 2,1 milioni di ore di volontariato; quando i dipendenti prestano volontariato o fanno una donazione, Apple versa infatti un contributo monetario alla stessa organizzazione. Oltre alle attività di volontariato e ai contribuiti erogati nell’ambito del programma Employee Giving, Apple devolve anche milioni di dollari alle organizzazioni no-profit sotto forma di sovvenzioni aziendali.

Quest’anno, Apple e i suoi team hanno contribuito in modi straordinari a sostenere organizzazioni locali e cause globali nelle comunità di tutto il mondo. Che si tratti di attività di volontariato settimanali, sovvenzioni per i banchi alimentari, progetti di apprendimento professionale o iniziative di pulizia dell’ambiente, la comunità Apple sostiene sempre i luoghi e le comunità in cui opera.

Quest’anno, per esempio, Apple ha introdotto un programma che prevede un contributo doppio da parte dell’azienda per ogni donazione effettuata dai dipendenti a sostegno dei progetti umanitari in Ucraina. L’azienda ha inoltre supportato direttamente i gruppi attivi sul posto, fra cui World Central Kitchen (WCK), un’organizzazione no-profit fondata dallo chef José Andrés che eroga pasti alle persone che vivono in zone critiche. Dal giorno successivo all’invasione, il 25 febbraio, WCK ha servito più di 177 milioni di pasti in otto territori della regione.

In Europa i dipendenti Apple sono incredibilmente attivi nelle comunità locali, inclusa quella di Cork, in Irlanda. Fra gli altri impegni, nel corso degli ultimi cinque anni hanno anche prestato volontariato presso Field of Dreams, un’area dedicata all’orticoltura di oltre 12.000 metri quadrati gestita da Down Syndrome Ireland. L’interesse per il volontariato è aumentato di anno in anno e nel 2022 ha registrato una crescita di oltre il 250%, con 850 volontari e volontarie che svolgono più di 2.000 ore di volontariato nell’ambito dell’organizzazione. Tutto questo è senz’altro merito anche di Brian O’Leary, che coordina gli eventi Apple presso Field of Dreams.

Nell’africa subsahariana Apple continua la partnership, attiva da sedici anni, con il Global Fund attraverso la campagna (PRODUCT)RED, che ha raccolto oltre un quarto di miliardo di dollari per contribuire a mettere fine all’AIDS. Queste iniziative sono volte a supportare decine di organizzazioni in tutta l’area, fra cui la Zanzibar Association for People with HIV/AIDS (ZAPHA+), che sostiene migliaia di bambini che convivono con l’HIV attraverso counseling e gruppi di supporto.

In tutto il mondo Today at Apple ha esteso il programma Creative Studios, che prevede la collaborazione con organizzazioni locali, mentor e team degli Apple Store per offrire esperienze che favoriscono lo sviluppo di competenze professionali. A Tokyo, i membri di Sankakusha, un’organizzazione no-profit che aiuta i giovani con problemi di isolamento, hanno collaborato con professionisti nel campo della fotografia e del videomaking a un corso di cinque settimane, al termine del quale ogni partecipante ha presentato il proprio lavoro creativo.

“È stato incredibile vedere la trasformazione innescata dal potere della creatività; non saremmo mai riusciti a raggiungere questo risultato da soli in così poco tempo”, spiega il fondatore di Sankakusha, Yusuke Arai. “L’impegno dei mentor e le competenze insegnate hanno permesso a ragazze e ragazzi di esprimersi e di trovare la loro voce. Alcuni di loro hanno raggiunto un livello che non avremmo mai immaginato; al termine del programma, alcune persone hanno trovato un lavoro a tempo pieno e altre hanno ripreso gli studi.”

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