L’ultimo trend rilevato dall’Osservatorio prende il nome di Retrofuturo e indica la tendenza al continuo ritorno di alcuni stili e comportamenti del passato. Un concetto che si basa su una fascinazione che si rinnova, tornando continuamente alla matrice di riferimenti grafici, artistici e figurativi di ieri. Creatività contemporanea e ricombinazione selettiva del passato, il Retrofuturo rimescola i contenuti della memoria collettiva.
Oggetti, forme, idee e musiche, rinchiusi negli archivi della nostra memoria, vengono così riproposti «pari pari» nel presente o riattualizzati con il supporto di materiali e innesti tecnologici “futuribili”. Facendo leva sui gusti ed estetica retrò. Il Retrofuturo innesca così un’associazione intima tra le cifre espressive, i registri comunicativi e le emozioni per noi familiari. Emozioni capaci di dare senso a un presente schiacciato da “troppo futuro” che mai come oggi ci spinge a reinterpretare il passato per trasmettere nel «qui e ora» le sensazioni rassicuranti già conosciute.
MERCATO IN CRESCITA – La retrofilia è la fascinazione per tutto ciò che è passato e che spesso affastelliamo sotto l’unica etichetta di «vintage», forte attrattore per i consumatori. Una curiosià: «vintage» è una voce inglese che si dovrebbe pronunciare [vìntig] e non [vintàg] alla francese. Per tutto ciò che si avvale di questa definizione oggi è un momento storico assolutamente favorevole. Ma c’è una distinzione. «Usato» e «Vintage»: non sono la stessa cosa e il loro mercato non cresce allo stesso modo. Il mercato della cosiddetta second-hand economy ha segnato negli ultimi anni trend di crescita a doppia cifra con un +11% tra il 2016 e il 2017 (dati BVA DOXA). Se per «l’usato», che è anche una espressione di riciclo, il valore dei singoli oggetti tende ad abbassarsi con il passaggio di mano in mano, per il «vintage» vero e proprio la situazione è ben diversa. Il valore degli oggetti provenienti dalle case di moda e design, che sembrano ipnotizzate da questo trend, cresce esponenzialmente grazie all’aggettivazione «vintage».
RETROFUTURO AI RAGGI X – La tendenza retrofuturista è imperante e torna ciclicamente. Lo dimostra la quantità di oggetti datati che emanano gusto e valori oldstyle nel mondo dei consumi, oggi è un’interessante prassi, un metodo, un approccio progettuale trasversale alle diverse industry come la moda, la mobilità, la tecnologia, il design e altri. Il passato sarà sempre un grande serbatoio vivo e vitale da cui continuamente attingere stimoli da rielaborare in futuro.
MOBILITÀ – Anche nel campo dell’automotive il passaggio dall’usato generico all’oggetto di culto fa la differenza… CONTINUA A LEGGERE