Smart roads, quale futuro per la connettività delle infrastrutture con veicoli e viaggiatori

di Valerio Longhi

Le strade intelligenti “smart roads” rappresenteranno un business stimato in oltre 30.000 milioni di dollari nel 2022 

La connettività delle infrastrutture con veicoli e viaggiatori attraverso l’Internet of Things, l’uso dei dati come un vero generatore di valore nel futuro della mobilità e l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale per facilitare l’automazione, contribuiranno a convertire le strade convenzionali in ecosistemi intelligenti, abilitando una gestione del traffico in tempo reale e automatizzata, più sicura, efficiente e sostenibile. 

Gli obiettivi principali di questa nuova mobilità sono: migliorare l’esperienza del viaggiatore, contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2 e, nel futuro, eliminare completamente gli incidenti stradali. Questo si evince dal Report sui Trends dei Trasporti (Rapporto ITT) Smart Roads  presentato da Indra, una delle principali società globali di consulenza e tecnologia e leader mondiale nella smart mobility.

Si tratta di applicazioni della tecnologia molto importanti in un Paese come l’Italia dove secondo gli ultimi dati ACI circolano oltre 39 milioni di automobili e quasi 7 milioni di moto per un totale di circa 60 milioni di abitanti. Su base nazionale si contano circa 645 auto ogni 1.000 abitanti, un numero tra i più elevati di Europa.

L’azienda spiega come: Internet of Things (IoT), Big Data e Artificial Intelligence, insieme a tecnologie come 5G e Edge Computing, Blockchain, BIM (Building Information Modeling), droni e Distributed Acoustic Sensing (DAS) rivoluzioneranno il settore del traffico stradale guidandolo verso nuovi modelli di sfruttamento delle infrastrutture. In questo contesto, le società tecnologiche acquisiscono sempre maggiore importanza diventando partner delle società di trasporto.

Questo nuovo mercato ha un potenziale impatto economico stimato di oltre 30 miliardi di dollari nel 2022, con una particolare importanza dei sistemi avanzati di controllo del traffico e pricing, che daranno risposta alla futura guida elettrica, connessa, collaborativa e autonoma.

Gli esperti di Indra prevedono quindi un futuro in cui sarà possibile accedere con la realtà virtuale a un centro di controllo del traffico, fisico o in cloud, automatizzato e in grado di prevedere e mitigare un ingorgo, guidare un veicolo autonomo hackerato o rispondere in tempo reale prima di un incidente. Questo incidente può essere rilevato in tempo reale grazie a dispositivi intelligenti e fibra ottica installati sulla strada, con tecnologie come DAS (rilevamento acustico distribuito), DTS (rilevamento termico distribuito) e intelligenza e visione artificiale, e può essere: gestito automaticamente, prendere decisioni come mobilitare droni vicini per una valutazione iniziale, guidare il traffico in previsione di un ingorgo o altre decisioni di segnalazione, avvisi degli utenti, addebito, ecc.

Questo nuovo scenario – che abilita il controllo del traffico intelligente, ottimizzato e automatizzato – sarà possibile grazie alle nuove piattaforme IoT in grado di integrare tutti i sistemi di trasporto intelligenti (ITS); Edge Computing, con comunicazioni a bassa latenza tra dispositivi con un crescente livello di intelligenza localizzata; nonché ai sistemi cooperativi di trasporto intelligente C-ITS, che consentono ai veicoli di comunicare tra loro e con l’infrastruttura.

I big data e gli algoritmi intelligenti incorporati su queste nuove piattaforme saranno in grado di integrare e analizzare i dati forniti da tutti questi sistemi e altre diverse fonti per prevedere il traffico futuro o la probabilità di incidenti fino a due ore in anticipo, contribuendo a mitigare il traffico e altri effetti negativi, come il consumo di carburante e le emissioni di CO2, che possono essere ridotti del 6%. I big data e l’intelligenza artificiale contribuiranno anche a migliorare la gestione delle risorse fino al 50% e la manutenzione preventiva delle infrastrutture stradali, riducendo il rischio di incidenti.

In questo contesto, la sicurezza informatica diventerà più importante per garantire l’integrità delle informazioni inviate e ricevute da un veicolo, evitando attacchi che potrebbero compromettere la sicurezza del sistema.

 

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