Seat. Le donne stanno creando il futuro della mobilità

di Andrea Trapani

Le donne hanno influenzato l’evoluzione dell’automobilismo. Lo specchietto retrovisore, gli indicatori di direzione e la segnaletica orizzontale sono tutte innovazioni che portano una firma femminile. Il loro ruolo è stato fondamentale in passato, e lo sarà ancora di più in futuro. Ad esempio, tre donne alla SEAT sono a capo dello sviluppo di aree vitali per il futuro come connettività, assistenti vocali e sicurezza informatica.

Forte e chiaro. Anna Homs, a soli 27 anni di età, sta sviluppando gli assistenti vocali che utilizzeremo nel 2030. “Gli assistenti vocali saranno un elemento chiave nel futuro della mobilità, visto che sono una forma di comunicazione semplice e comoda”, dice Anna, ingegnere SEAT e Project Manager responsabile delle innovazioni del gruppo Volkswagen. “Ci troviamo in un momento cruciale, con molti cambiamenti e sfide, e penso che sia essenziale essere partecipi per fare le cose a modo nostro”, sottolinea.

Un futuro connesso. Per Paqui Lizana, Digital Products Manager di SEAT, l’obiettivo principale nel suo lavoro è di rendere più facile affrontare qualcosa che è sempre più complessa. “In un ecosistema completamente connesso, suggeriremo in modo proattivo all’utente il metodo migliore per circolare in ogni momento, in auto, in moto…”, spiega. “La mia passione è quella di portare un cambiamento. Credo che il nostro contributo sia molto prezioso, perché la diversità è la chiave dell’innovazione”, afferma.

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La cibersicurezza di domani. E per garantire la sicurezza di questo futuro di mobilità connessa, il ruolo svolto da Mareike Gross è essenziale. Nel reparto di sviluppo di SEAT, dirige il team Sistemi Elettrici, Imballaggio e Cibersicurezza. “Stiamo lavorando sodo alla tutela digitale delle auto per proteggerle da ipotetici attacchi”, spiega Mareike. “Quando sono arrivata a SEAT, ero felice di vedere quante donne lavoravano nello sviluppo. Penso davvero che sia importante essere qui: dato che dobbiamo progettare una mobilità che sia onnicomprensiva”, dice.

Strumentale nella mobilità elettrica e condivisa. È proprio grazie a questi interessi ed esigenze che le donne rivoluzioneranno le vendite di auto elettriche, secondo uno studio dell’Università del Sussex e dell’Università di Aarhus, in Danimarca. Le donne danno maggiore importanza alla sicurezza e alla facilità d’uso e tengono maggiormente conto sia dei costi che dell’ambiente. È per questo motivo che anche il car sharing avrà un grande potenziale tra loro, come conferma un rapporto della Commissione Europea.

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