Le 397.835 auto esportate da SEAT nel 2019 dal suo stabilimento di Martorell, se virtualmente impilate, sarebbero sufficienti per superare l’esosfera e arrivare allo spazio esterno. Un tragitto che si riassume in 5 curiosità.
PIL su ruote: Soltanto lo scorso anno, SEAT ha esportato quasi 400.000 vetture dallo stabilimento di Martorell, tra auto del marchio e Audi. L’impatto di un volume tanto significativo non produce effetti virtuosi solo sull’Azienda, bensì su tutta l’economia spagnola. Si stima infatti che il valore delle esportazioni di SEAT equivalga al 3% del PIL totale del Paese.
Via terra, mare e aria: Per la mobilitazione di un tale numero di vetture, è imprescindibile l’utilizzo di ogni collegamento via terra, marittimo e ferroviario. Nel caso di SEAT, lo scorso anno il 44% delle esportazioni sono avvenute via nave, il 6% su rete ferroviaria e il resto su strada. L’internazionalizzazione del marchio ha avuto come effetto la crescita esponenziale delle spedizioni via mare (nel 2008, per avere un riferimento, la quota di trasporti marittimi arrivava solo al 7%). Il Cile, uno dei nuovi mercati del marchio, vanta un curioso primato: sono state inviate infatti 8 vetture per esposizioni in aereo.
Un treno per SEAT: Il trasporto ferroviario gioca un ruolo chiave nell’esportazione a partire dal porto di Barcellona, in quanto SEAT vanta una linea ferroviaria dedicata che unisce ogni giorno lo stabilimento di Martorell con l’infrastruttura portuaria, il cosiddetto Autometro. In questo modo è possibile garantire efficienza e rapidità nelle consegne internazionali.
Da Curaçao alla Nuova Zelanda: Il marchio è presente in 80 Paesi, dei quali la Nuova Zelanda è il più lontano. La distanza, tuttavia, non rappresenta la sfida logistica più grande, costituita dall’esportazione in mercati con volumi minori come Curaçao, la Repubblica Domenicana o la Guinea francese. In alcuni casi, gli esperti di logistica di SEAT ricorrono alle sinergie del Gruppo Volkswagen per completare le spedizioni, affinché risultino profittevoli nonostante si tratti di poche unità. Quanto ai volumi, la Germania è il principale mercato internazionale del marchio, seguito da Regno Unito, Francia, Italia e Messico.
A buon fine: la destinazione più frequente delle imbarcazioni che salpano da Barcellona con modelli SEAT a bordo è il Regno Unito, attraverso i tre porti di Sheerness, Grimsby e Tyne. Questo Paese ha ricevuto via mare quasi 3.000 vetture in arrivo da Barcellona.
Per le esportazioni in Messico vengono invece utilizzate imbarcazioni fino a 200 metri di lunghezza, con una capacità di oltre 7.600 auto. Per avere un’idea, il peso che questo tipo di navi è in grado di sopportare è equiparabile a quello di 1.800 elefanti asiatici.