Coronavirus. L’aria condizionata è sicura: con la corretta manutenzione si riduce il rischio di contagio

di Redazione TecnoGazzetta

Gli esperti polesani rispondono all’allarme lanciato dal virologo Burioni

L’aria condizionata è sicura, se si mantengono gli impianti in sicurezza. A ribadirlo è Paolo Guaraldo, esperto polesano del settore della termoidraulica da 20 anni, a fronte delle ultime dichiarazioni uscite sulla stampa del virologo Burioni, che inviterebbe tutti a tenere l’aria condizionata spenta in quanto correnti d’aria favorirebbero lo spostamento delle goccioline contaminate da Covid 19. Ma non solo: insieme a lui lo spiega bene anche Assoclima nazionale, associazione delle aziende specializzate nel trattamento dell’aria. “Gli impianti di climatizzazione non solo rimescolano l’aria, ma la filtrano rendendola più pulita e sicura – spiegano i professionisti del settore –. In questo modo si riduce la concentrazione dei batteri e dei virus nell’aria e non il contrario”.
Se si tiene l’aria condizionata spenta, saranno gli anziani a rischiare di più: l’afa e il caldo, ogni anno, portano con sé centinaia di morti. E’ doveroso quindi affrontare l’estate che sta arrivando con le dovute conoscenze e non per “sentito dire”.

Guaraldo, che ormai da anni segue questo settore con la sua azienda Acquaprogetti, dove realizza anche corsi di formazione per la manutenzione corretta degli impianti, vuole spiegare quindi ogni dettaglio: “Purtroppo manca una corretta cultura della manutenzione, che cambia per tipologia di impianto. Ci sono i condizionatori che pescano aria dall’esterno e la portano verso l’interno e quelli che prendono l’aria dalla parte alta della stanza per poi rimescolarla con quella in basso. Entrambi usano filtri per pulire e trattare l’aria che viene rimescolata, che diventa quindi più sana. Ovviamente i filtri vanno puliti ogni anno e in alcuni casi sostituiti, non solo per combattere il Covid, ma anche tante altre malattie respiratorie. Bisogna poi sanificare la batteria, ovvero lo scambiatore interno, con un apposito spry a base alcolica. Infine, per i climatizzatori canalizzati, ovvero che raffreddano l’aria di più stanze dove sono presenti più persone (ospedali, centri di residenza per anziani, uffici di grandi aziende) bisogna pulire i canali e dotarli di dispositivi che filtrino l’aria con degli ionizzatori ad azione antibatterica e virucida. Con l’aria condizionata quindi ciò che si respira diventa molto più sicuro”.

Non solo. Sempre per quanto riguarda gli impianti che servono più stanze di uno stesso stabile e che quindi ospita persone diverse e non solo un nucleo famigliare, sono in vendita ormai da anni sistemi di sanificazione attiva, che grazie a lampade Uv riproducono la fotocatalisi dell’aria: i batteri e le muffe vengono ridotti del 99%. “Questa tecnologia è certificata dal ministero della salute – conclude Guaraldo -. Questa emergenza sanitaria spero sia occasione per sensibilizzare di più sulle potenzialità di questi dispositivi che incidono sulla pulizia dell’aria che respiriamo quotidianamente e non per creare falsa informazione sui climatizzatori”.

CS

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