Si apre uno spiraglio nella vicenda dei resi Amazon. L’azione promossa dall’associazione Codici per tutelare i consumatori che hanno avviato l’iter per restituire il prodotto acquistato sulla nota piattaforma e-commerce ed ottenere il rimborso ha infatti prodotto i primi, importanti risultati.
“Seppur senza ammissione di colpa alcuna – dichiara Davide Zanon, Segretario di Codici Lombardia, una delle delegazioni territoriali dell’associazione impegnate sul caso –, Amazon ha provveduto a rimborsare i numerosi consumatori che abbiamo assistito in questi mesi. Dopo aver sostenuto di aver ricevuto indietro un prodotto diverso da quello ordinato o addirittura un pacco vuoto, l’azienda ha preso atto della realtà dei fatti. È una vittoria importante, che ci auguriamo spinga Amazon a modificare le politiche e le procedure per i resi, perché altrimenti continueranno a verificarsi situazioni del genere. Nell’iter, infatti, gli utenti non vengono presi in considerazione, poiché l’azienda viene considerata dal corriere sia mittente che destinatario della merce, e dunque possono solo rimettersi all’eventuale revisione della propria posizione da parte di Amazon per ottenere il rimborso. Riteniamo che il consumatore meriti la giusta attenzione, non può subire passivamente queste situazioni, tanto più se poi si parte dal principio che la procedura di reso non è stata eseguita correttamente, senza dare la possibilità di spiegare cosa è successo”.
“Ci aspettiamo che Amazon ora compia il passo decisivo – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, ovvero che riveda l’iter dei rimborsi. Ci auguriamo che accetti anche la proposta di collaborare con le associazioni consumatori per poter gestire questa ed altre problematiche, perché le questioni da affrontare sono tante”. Nelle ultime settimane, ad esempio, agli sportelli di Codici sono giunte diverse segnalazioni sulla chiusura improvvisa dell’account. Nell’email che riceve l’utente, viene spiegato che il profilo non soddisfa i termini del contratto sulle condizioni generali d’uso e ha violato dei termini del contratto. Inutile chiedere chiarimenti, l’unica strada è il reclamo ufficiale.
Una corsa ad ostacoli per il consumatore ed anche in salita, come per la procedura di reso.