I dati della ricerca OnePoll per Resideo fotografano la preoccupazione per il caro-bollette ma anche voglia di agire e investire per ridurre in modo intelligente i consumi: gli over-64 puntano al fai-da-te, i millennial guardano alle soluzioni innovative per una casa smart.Resideo Technologies Inc.
e la società di ricerche di mercato OnePoll hanno svolto un sondaggio tra Regno Unito, Germania, Italia, Spagna e Francia, Paesi Bassi e Belgio per comprendere in che modo i proprietari di case stiano affrontando lo scenario attuale legata al notevole aumento dei costi dell’energia nei differenti paesi europei.
Un dato su tutti: i proprietari di case italiani sono risultati essere i primi in Europa per disponibilità ed interesse all’acquisto di soluzioni smart per il controllo della temperatura domestica, se questo significasse una riduzione di costi e consumi nel lungo periodo. A questa domanda, infatti, ha risposto positivamente il 74% degli italiani. Un’attitudine all’investimento che è ancora più elevata nella fascia 25-34 anni, dove si arriva a toccare l’85%. Seguono Spagna (il 71%), Paesi Bassi e Belgio (il 70%) e Germania (il 68%). Più riluttanti ad adottare una soluzione di questo tipo i proprietari di case di Regno Unito e Francia (il 50%). Il tutto a fronte di una diffusa preoccupazione per l’aumento dei prezzi dell’energia: il 95% dei proprietari di case italiani intervistati nel sondaggio di OnePoll ha dichiarato di essere “preoccupati” o “fortemente preoccupati” per l’aumento dei costi in bolletta.
Alla ricerca di risparmio e soluzioni: le preferenze degli italiani
È dunque estesa la consapevolezza di come sia necessario intraprendere azioni concrete per ridurre l’impatto del caro-energia sui propri portafogli. Sono infatti pochi, pochissimi, i proprietari di casa che non hanno intenzione di modificare in alcun modo le proprie abitudini (solo il 5%). Per il 28% dei proprietari di casa, invece, l’azione più semplice e immediata è quella di ridurre la temperatura dell’ambiente domestico: una mossa, appunto, di facile applicazione e in sintonia con le linee guida varate dal Governo italiano, che ha raccomandato una stretta su orari e periodi di accensione degli impianti di riscaldamento. A seguire, con il 21%, chi prevede di utilizzare in maniera più efficiente i sistemi di controllo del proprio riscaldamento.
Poco elevata, invece, la percentuale di chi si dichiarerebbe disposto a spegnere del tutto il proprio impianto di riscaldamento in un’ottica di risparmio energetico (il 13%, contro il 25% degli spagnoli e il 28% dei britannici che invece adotterebbero questo tipo di soluzione). Più bassa ancora, infine, la percentuale di proprietari di case in Italia che, al calare delle temperature, dichiara di voler indossare, semplicemente, abiti più pesanti (l’8%).
Dal fai-da-te alla domotica: così l’età influenza le scelte dei proprietari di casa
Interessante, in questo contesto, il divario generazionale: dalla ricerca Resideo emerge come le differenze anagrafiche vadano a definire anche le attitudini dei proprietari di casa. A propendere infatti per soluzioni “fai-da-te” è in particolare la popolazione silver: il 40% dei proprietari di case over 64 si affiderebbe alla riduzione della temperatura in casa come modalità principale per risparmiare in costi e consumi.
Percentuale rilevante, che cala contestualmente all’età: allo stesso tempo, infatti, il 51% dei proprietari di case nella fascia d’età 18-34 adotterebbe come soluzione quella di sfruttare e installare sistemi per il controllo del riscaldamento domestico come termostati e valvole termostatiche, mentre il 36% di essi investirebbe sugli ultimi modelli di sistemi di controllo smart (come i termostati intelligenti).
Il Sud si apre alla casa smart
La ricerca di OnePool per Resideo fotografa poi le diverse attitudini territoriali per quanto concerne le azioni da intraprendere in un’ottica di risparmio energetico. Al Sud e nelle Isole, secondo il sondaggio, vi sarebbe maggiore interesse e disponibilità ad installare strumentazioni smart e tradizionali per il controllo dell’energia: i rispondenti provenienti dal Sud Italia che hanno indicato queste due soluzioni sono rispettivamente il 23% (contro il 16% dei proprietari di case nel Nord Italia) e il 45% (contro il 26% del Nord). Nelle regioni settentrionali, infatti, si prediligono, secondo la ricerca, come alternative la riduzione della temperatura in casa e un impiego più efficiente del proprio impianto di riscaldamento.
“È stato estremamente interessante rilevare le diverse predilezioni e attitudini dei proprietari di casa europei e constatarne le similitudini e le diversità” commenta Emiliano Desiderio, Products & Solutions Commercial Country Leader di Resideo. “Lo scenario italiano riportato dalla nostra ricerca, in particolare, può fornire spunti validi non solo se guardiamo alle differenze regionali e territoriali, ma soprattutto a quelle anagrafiche. Segnali interessanti giungono infatti dalle fasce di proprietari di case più giovani. Sono proprio gli appartenenti alla fascia millennials e Gen Z i più interessati a investire in sistemi intelligenti di controllo dei propri impianti di riscaldamento, in un’ottica di risparmio e sostenibilità nei consumi nel medio-lungo periodo. Ci sembra un ottimo segnale per il futuro di tutto il settore”.