Emirati Arabi e Qatar le mete con una percentuale di voli on time più elevata. L’estate scorsa quasi il 40% dei voli non è partito come previsto dall’Italia, con oltre 6 milioni di passeggeri bloccati in aeroporto: ad oggi, più di 150mila non hanno ancora chiesto e ottenuto il risarcimento che gli spetta
I ritardi e le cancellazioni dei voli possono essere proprio una brutta sorpresa durante le vacanze estive. Ma quali sono le mete che causano più problemi ai passeggeri? AirHelp, la più importante società di supporto ai passeggeri a seguito di ritardi e cancellazioni, ha analizzato più di 140mila voli delle più gettonate destinazioni turistiche durante il periodo estivo nel 2018 dall’Italia: stando ai dati, i viaggiatori che hanno deciso di prenotare le loro vacanze in Canada, Tunisia o Portogallo sono quelli che hanno più probabilità di subire disagi.
Nell’estate 2018, più di 6 milioni di passeggeri sono rimasti bloccati in aeroporto e ben 260mila sono i viaggiatori che hanno diritto a un risarcimento. Tuttavia, ci sono mete che hanno causato più disagi di altre. Il Canada, per esempio, ha registrato la più bassa percentuale di voli on time (solo il 25% dei voli sono atterrati puntuali, senza causare problemi ai viaggiatori). Al secondo posto, con il maggior numero di voli in ritardo e cancellazioni la Tunisia (33% voli on time); seguono gli aeroporti del Portogallo (34% voli on time).
Le nazioni con i voli più puntuali: Emirati Arabi e Qatar al top
Se non si vuole rischiare di passare le vacanze in aeroporto, AirHelp consiglia di prenotare un viaggio a Dubai o in Qatar: qui si registra una percentuale di voli on time tra le più alte, rispettivamente del 74% e 93%. Se non ci si vuole allontanare dall’Europa, si può pensare di organizzare qualcosa in Lussemburgo, che lo scorso anno ha registrato una percentuale di voli on time del 74%, la più alta d’Europa.
Per quanto riguarda le mete più gettonate dagli italiani per le vacanze estive, Grecia, Spagna e Croazia non se la cavano benissimo, tanto che i voli con ritardi superiori ai 15 minuti o cancellati sfiorano il 50%. Buone performance invece per Francia, Olanda e Germania che hanno registrato rispettivamente una percentuale del 63%, 60% e 59% di voli puntuali.
“Quest’anno i passeggeri devono aspettarsi ed essere pronti a un numero elevato di voli con disagi” afferma Roberta Fichera di AirHelp. “Il nostro ultimo studio dimostra che lo scorso anno quasi il 40% dei voli non è partito come previsto e questo è solo l’inizio. Ad oggi, più di 150mila passeggeri che hanno viaggiato da e per l’Italia non hanno ancora chiesto e ottenuto il risarcimento che gli spetta dall’anno scorso: invitiamo tutti i passeggeri a far valere i propri diritti e a verificare se è dovuto un risarcimento da parte della compagnia aerea responsabile. In AirHelp ci impegniamo a lottare per i diritti di tutti coloro che viaggiano arrivando, dove necessario, a intraprendere le vie legali”.
I diritti dei passeggeri
Per voli in ritardo, cancellati o imbarchi negati, tutte le compagnie aeree (low cost comprese) devono corrispondere da 250€ a fino 600€ di rimborso a prescindere dal prezzo pagato per il biglietto acquistato. Il diritto al risarcimento finanziario deve essere richiesto entro tre anni dalla data di ritardo del volo. Circostanze straordinarie come condizioni meteo avverse o emergenze mediche esentano la compagnia aerea dall’obbligo di risarcire i passeggeri aerei.
Per maggiori informazioni, si può visitare il sito: airhelp.com. I passeggeri coinvolti in disagi aerei a seguito di ritardi o cancellazioni possono verificare la loro idoneità al risarcimento gratuitamente direttamente in aeroporto e presentare un reclamo in pochi minuti.
È possibile verificare l’idoneità al rimborso direttamente in aeroporto: AirHelp sarà pronto a far valere i diritti di tutti i passeggeri e, dove e quando necessario, intraprendere vie legali.