In aumento i Solo Traveller, in particolare le donne e i millennials

di Valerio Longhi

Il fenomeno dei Solo Traveller è una tendenza sempre più diffusa non solo tra i giovani.
A rilevarlo è l’Osservatorio di Triptoshare, la prima piattaforma dedicata ai single in viaggio. Una soluzione innovativa per condividere spese ed emozioni on the road

  • I viaggiatori solitari nel mondo aumentano di anno in anno. In particolare il fenomeno riguarda sempre di più le donne, che solo in Italia sono cresciute del 70% e i millennial, tra cui più di uno su due si dice disposto ad andare in vacanza da solo
  • Su Triptoshare chiunque può pubblicare il suo viaggio scegliendo tra diverse modalità di condivisione, in modo da offrire una vacanza (o una parte di essa) ad uno sconosciuto, selezionato sulla base delle proprie preferenze

Mettersi alla prova, sperimentare, aprirsi all’avventura, conoscere persone e posti nuovi: sono queste le principali motivazioni che oggi spingono sempre più persone a viaggiare da soli. Complici anche internet e le nuove tecnologie, grazie a cui ormai organizzare un viaggio è sempre più semplice e sicuro, il “Solo Travel” è un trend che sta crescendo in fretta. E, a differenza di quanto si possa pensare, riguarda tutti, uomini e donne anche non più giovanissimi.

Per fare qualche esempio, una recente ricerca di Mintel ha rilevato che le persone adulte che hanno deciso di andare in vacanza da sole nel 2018 sono aumentate del 2% rispetto all’anno precedente, mentre, per quanto riguarda la quota rosa, secondo Newsweek negli ultimi 10 anni le viaggiatrici solitarie nel mondo sono cresciute del 70% (solo in Italia, secondo l’Istat, le donne che viaggiano da sole sono 1,4 milioni). I numeri che riguardano i millennials sono ancora più rilevanti: lo studio del Princeton Survey Research Associates del 2017 ha rivelato che il 58% dei millennial in tutto il mondo è disposto a viaggiare da solo, rispetto al 47% delle generazioni precedenti.

Ma nell’epoca della sharing economy, partire da soli non è necessariamente sinonimo di solitudine, anzi, spesso uno dei motivi che spinge i viaggiatori solitari è proprio la voglia di fare nuove conoscenze. A conferma di ciò, il 52% delle persone intervistate da Mintel, ad esempio, afferma di essere interessato ad una vacanza in compagnia.

Nonostante sul web siano sempre di più le community in cui è possibile condividere la propria esperienza di viaggio, scambiandosi consigli e opinioni, a quanto pare il mercato non è ancora affatto saturo e la domanda di servizi dedicati ai “Solo Traveller” resta sempre molto alta: il 60% dello stesso campione sostiene infatti che il settore dei viaggi non soddisfi abbastanza le esigenze dei viaggiatori solitari, che si ritrovano ad esempio a dover far fronte a costi molto più alti rispetto a chi decide di partire in compagnia.

In questo panorama arriva in Italia Triptoshare, il sito che mette in contatto tra di loro i viaggiatori solitari per dividere le spese. Il meccanismo è semplicissimo: ogni utente può decidere di offrire il viaggio – o parte di esso – a uno sconosciuto, o in alternativa unirsi alla vacanza già organizzata da qualcun altro. In questo modo è possibile risparmiare facendo nuove conoscenze! Un concetto innovativo, diverso dalle piattaforme esistenti attualmente che funzionano solo come mediatrici.

La vita dei viaggiatori solitari da oggi sarà più facile: con Triptoshare è possibile scegliere tra itinerari già stabiliti e confermati – proprio come in una vera agenzia di viaggio. Ma non solo, viaggiare gratis, e allo stesso tempo fare nuove amicizie, se prima sembrava un sogno, adesso è realtà.

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