Plastica, usa e getta e consumi: aumenta la sensibilità degli italiani?

di Valerio Longhi

Negli ultimi anni le azioni di sensibilizzazione e riduzione relative al tema della plastica e più in generale di tutti i prodotti e gli imballaggi usa e getta sono in continuo aumento, e la GDO ricopre un ruolo di primaria importanza.

Tiendeo.it, compagnia leader nei servizi drive-to-store per il settore retail, da sempre impegnata nella lotta contro gli sprechi, proprio in virtù della sua essenza ecologica come aggregatore di volantini digitali, ha svolto una ricerca mirata a conoscere l’atteggiamento dei consumatori rispetto alle abitudini d’acquisto plastic free e la loro evoluzione nell’ultimo anno.

Retailer e consumatori prendono posizione a favore della sostenibilità – Dall’eliminazione in tempi record delle borse della spesa in plastica, compresa quella più recente che include i sacchetti di frutta e verdura, fino all’ultima decisione che vede buona parte dei gruppi di supermercati rifiutarsi di vendere piatti e bicchieri di plastica nei propri negozi, la GDO sembra intenzionata a passare all’azione e non limitarsi alle parole. A prendere posizione sono tra i retailer ci sono Lidl e Coop, che hanno deciso di eliminare dai propri scaffali posate e piatti che non siano compostabili.

Gli utenti di Tiendeo confermano questa tendenza che si riflette nelle politiche green del Grande Consumo, con un numero di ricerche nell’ultimo anno per forchette, piatti e bicchieri in plastica sempre più esiguo, mostrando come le scelte dei grandi gruppi trovino corrispondenza negli interessi dei consumatori.

Oltre a questa scelta, sono da sottolineare i vari accordi per l’eliminazione di imballaggi in plastica e a favore di un utilizzo sempre più massivo di plastica riciclata. Ma non solo. Lo spirito ecologista si riflette anche nell’aumento del consumo di prodotti bio del +6,4%, conseguente a un ampliamento dell’offerta del +9% rispetto allo scorso anno, come rivelato dall’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy.

Le ricerche di acqua e bibite in confezioni di plastica crollano del 57% – Dall’analisi dei dati relativi all’ultimo anno, le ricerche di acqua e bibite in confezioni di plastica su Tiendeo.it sono precipitate del 57%.

Una percentuale che fa riflettere riguardo ai comportamenti dei consumatori, che da sempre hanno considerato un incentivo all’acquisto gli sconti su acqua e bevande, con l’obiettivo di fare scorte mensili.

Gli italiani stanno rivolgendo il proprio sguardo a metodi alternativi alle bottiglie di plastica, soprattutto per quanto riguarda il consumo dell’acqua, con l’installazione di sistemi di depurazione oppure bevendo direttamente l’acqua del rubinetto, come promosso dallo Stato e dai comuni che vantano un’ottima qualità dell’acqua e controlli puntuali volti a garantirne la composizione.

Basta con le salviettine umide – Un’altra grande fonte di inquinamento proveniente dal mondo dei prodotti monouso sono le salviettine umide. Nella loro versione struccante e per l’igiene intima, si tratta di un bene di consumo volto a semplificare in molte occasioni il quotidiano, ma che è andato a sostituire forme meno inquinanti di pulizia della persona in nome della praticità.

Gli italiani sembrano rendersi conto dello stato in cui verte il pianeta, e per questo stanno iniziando ad attuare modifiche nelle proprie abitudini di tutti i giorni, recuperando pratiche messe da parte abbagliati da messaggi che inneggiano a ideali di comodità e rapidità. A dimostrazione di questa teoria è il dato emerso dall’analisi delle ricerche dell’ultimo anno da parte degli utenti, che vedono le salviettine umide in caduta libera con un -93% rispetto all’anno precedente. Un piccolo gesto in più verso la cura del nostro pianeta.

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