L’arrotino diventa 2.0 e conquista il web, da Arzignano a Bora Bora

by Valerio Longhi

Siamo partiti da Arzignano, in Veneto, e oggi vendiamo anche a Bora Bora. La crisi? L’abbiamo affrontata al meglio perché eravamo già attivi sul web. Il futuro dell’artigianato sarà sempre più digital” racconta Livio Dalla Costa

Donne è arrivato l’arrotino!” Impresso nella memoria di tante generazioni, jingle pubblicitario ante litteram tra i più riusciti, pezzo di una storia (anche di marketing) che sta scomparendo anche nei piccoli centri abitati. Eppure a volte capita che la digitalizzazione e il processo tecnologico in atto anche in antichi mestieri, riesca a preservare tradizione e storia, supportando al meglio quelle botteghe  che hanno intravisto nel digital non una minaccia bensì un’opportunità e una rinascita.

È il caso della bottega Dalla Costa ad Arzignano, in provincia di Vicenza, la cui produzione di coltelli risale agli anni ‘30 del 1800. Una storia familiare secolare che vede la prima bottega aprire a Castelgomberto nel 1894 grazie a Luigi Dalla Costa, successivamente nel 1960 il suo bis nipote Luigi (suo omonimo) apre il negozio ad Arzignano e nel 2000 lo tramanda al figlio Luca che continua tutt’oggi a guidarla, forte di un’esperienza di più di 35 anni in questo settore e della capacità di trasformare qualsiasi cosa in uno strumento da taglio. A supportarlo c’è anche il figlio, Livio, entrato in azienda nel 2017, che, oltre all’affilatura e alle vendite in negozio, gestisce la parte online e quella dell’incisione dei coltelli. Livio rappresenta la settima generazione di Arrotini e Coltellinai Dalla Costa.

Nell’estate del 2018 la famiglia Dalla Costa decide di implementare maggiormente, a livello, digital il lavoro della bottega e nasce così il progetto Coltelli Personalizzati (www.coltellipersonalizzati.com/) con l’obiettivo di fornire un sito rapido ed intuitivo, oltre che una vetrina online dei prodotti e servizi disponibili, ai tanti potenziali clienti e interessati all’attività della bottega. “La risposta dei clienti è stata immediata, il primo coltello lo abbiamo venduto un’ora dopo averlo pubblicato sui social” – spiega Livio Dalla Costa.

L’e-commerce come chiave di crescita e di evoluzione del proprio mestiere

E così, se un tempo l’arrotino percorreva le vie del proprio paese, oggi la sua voce arriva letteralmente ovunque grazie alla strategia digital implementata dalla famiglia Dalla Costa e oggi seguita e curata da professionisti del settore. “L’e-commerce ci ha permesso di vendere non solo nei grandi centri urbani italiani dove si concentrano la maggior parte dei miei clienti in target” – prosegue Livio Dalla Costa – “Ma sono riuscito a portare i miei prodotti anche fuori dai confini nazionali in paesi come Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, USA e le spedizioni che sono arrivate più lontane sono in Brasile e a Bora Bora nella Polinesia Francese.

Uno strumento che ha sicuramente rivoluzionato l’approccio al mestiere dell’arrotino e alla vendita dei prodotti della bottega. Nel 2019, primo anno di nascita dell’e-commerce, le vendite online sono state circa il 20% del fatturato totale, senza contare chi, una volta conosciuta la bottega online è venuta ad acquistare direttamente in negozio. “Nel 2020 la percentuale sarà sicuramente maggiore, complice anche un maggiore sforzo di energie e investimenti profusi sulla parte digital della nostra strategia di marketing” – spiega Livio Dalla Costa – “Dalla fine dello scorso anno infatti siamo seguiti dal team di Taeda Communication per diverse funzioni e già nei primi 6 mesi del 2020 abbiamo ricevuto il doppio degli ordini di tutto l’anno 2019.

I segreti della strategia di digital marketing

I primi sforzi di riorganizzazione digital dell’e-commerce si sono concentrati sull’analisi delle personas, ovvero gli acquirenti tipici del negozio e dell’e-commerce, così da riorganizzare da zero tutti i contenuti. “Rivedere le voci di menù, ridurre il numero di click necessari per completare una transazione, aumentare gli strumenti che trasmettono affidabilità sono stati i primi e più importanti passi affrontati insieme” – commenta Simone Puliafito di Taeda Communication.

Un lavoro portato a termine in circa tre mesi, ma che ha permesso di aumentare il tasso di conversione (quindi il numero di acquisti in rapporto alle visite effettuate) ed allargare il bacino dei clienti. “Non in ultimo un ulteriore risultato importante è stato la riduzione del costo di acquisizione cliente: oggi infatti – come spiega Puliafito -, l’investimento pubblicitario ha una resa migliore perché tutti gli strumenti sono allineati e vengono messi a punto periodicamente, per stare al passo con le evoluzioni tecnologiche. Segno di come ogni strategia digital sia il frutto di un lavoro costante e continuativo, dove ogni ingranaggio è studiato per rispondere e performare al meglio”.

Oggi l’agenzia è all’opera per creare una nuova versione del sito coltellipersonalizzati.com, per dare un’immagine più all’avanguardia, seppur allineata con la filosofia storica della famiglia Dalla Costa, ed entrare così in nuovi mercati.

Il digital come chiave per superare la crisi e il recente lockdown

Un simile lavoro preventivo di potenziamento dell’e-commerce si è rivelato essere la chiave per affrontare al meglio un evento totalmente imprevedibile come la recente crisi causata da Coronavirus. Anche la storica bottega Dalla Costa è infatti restata chiusa per diversi mesi ma il poter contare su una vetrina online ha aiutato la famiglia nel gestire il recente lockdown.

Vedere la nostra storica bottega chiudere senza data di riapertura è stato un duro colpo, però né io né mio padre ci siamo abbattuti, così abbiamo deciso di organizzare la presentazione di una nuova linea di coltelli (per altro una di fascia alta) totalmente online, gestendo più di 5 post e 15 storie al giorno nei nostri social” – spiega Livio Dalla Costa. Il risultato è stato il sold out di moltissimi prodotti e l’aver dovuto sollecitare l’azienda produttrice per averne in numero maggiore. “Abbiamo utilizzato quelle settimane per inserire molti prodotti che ancora mancavano nel nostro sito, specialmente quelli per l’uso casalino, continuando una strategia social molto prolifica” – sottolinea Livio Dalla Costa spiegando come il risultato sia stato incredibile, nonostante il negozio fosse fisicamente chiuso sono riusciti a chiudere tutti i mesi di lockdown senza andare in perdita. Confrontando infatti i dati del 2020 rispetto all’anno precedente, appare evidente la crescita maturata dalla bottega dal punto di vista della vendita online. Nel 2019 dal 1° febbraio al 30 aprile i prodotti venduti tramite e-commerce sono stati 52, per un totale di 31 ordini. Al contrario nello stesso trimestre del 2020, in pieno lockdown, i prodotti venduti online sono stati 267 per un totale di 132 ordini.

Coniugare la tradizione con il digital: verso un artigianato 2.0

Supportare mestieri antichi, che purtroppo spesso stanno scomparendo, reinventandoli in chiave più moderna e vicina ai tempi digitalizzati che stiamo vivendo. Ma senza mai dimenticare di come anche il digital richieda studio e impegno costante. “Sento spesso dire: “Ho provato ma per me non funziona” dopo aver caricato sui social cinque post in un mese. Il mondo online non fa sconti, basta non essere attivo per una settimana che la reach organica di qualsiasi social si azzera” – spiega Livio Dalla Costa – “Il mondo online deve essere riconosciuto come parte fondamentale di una bottega artigiana nel 2020, anche perché oggi può dare una grande spinta a migliaia di artigiani italiani che hanno tantissimo da raccontare e tramandare.

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