Covid-19: al via i primi progetti per sperimentare le tecnologie spaziali nel contrasto alla pandemia

di Andrea Trapani

Le iniziative coinvolgono, tra gli altri, gli ospedali Gaslini, Gemelli, Spallanzani e Sacco 

Inizia la fase applicativa dei primi progetti selezionati che hanno risposto al bando europeo “Space in response to COVID-19 outbreak” per sperimentazioni di tecnologie spaziali al fine di contenere, monitorare e contrastare la pandemia da Covid-19. Lanciato per stimolare idee innovative per migliorare la vita dei cittadini durante l’emergenza, il bando dell’Agenzia spaziale Europea (Esa) proposto dall’Agenzia spaziale Italiana (Asi), in accordo con il Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione (Mid) Paola Pisano e il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche per lo spazio Riccardo Fraccaro, prevede due ambiti di applicazione: salute ed educazione.

Le sperimentazioni devono rispettare due criteri: essere applicabili entro poche settimane e utilizzare tecnologie spaziali.

Delle 129 domande pervenute da tutta Europa, la maggioranza delle quali prevede il coinvolgimento di un operatore italiano ne sono state al momento avviate 24.

I progetti in corso coinvolgono prestigiose istituzioni di assistenza sanitaria in Italia, inclusi l’Ospedale Pediatrico “Gaslini” di Genova, il Policlinico Universitario Fondazione “Agostino Gemelli” e l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” entrambi a Roma e l’Ospedale “Luigi Sacco” a Milano.

Le iniziative vanno a supporto delle attività di formazione ed apprendimento a distanza, di assistenza sociale, della telemedicina e assistenza sanitaria.

Le risorse previste dal bando per il finanziamento dei progetti ammontano a circa 10 milioni di euro, valore incrementato rispetto alla cifra iniziale di 2,5 milioni. I fondi sono messi a disposizione dall’Agenzia spaziale italiana all’Agenzia spaziale europea.

Le sperimentazioni avviate riguardano il supporto psicologico nella percezione della pandemia da parte dei giovani, la possibilità di effettuare sessioni di tele-formazione in una classe virtuale e di affinare le proprie abilità di progettazione ingegneristica, programmando e analizzando esperimenti in corso sulla Stazione Spaziale Internazionale.

  • “Spazio per i bambini”, è l’iniziativa di supporto psicologico basata sulla ricerca. Condotta dagli psicologi dell’ospedale pediatrico di Genova “Gaslini”, permette ai bambini ed ai ragazzi, attraverso la visione di un video con attori della loro stessa età, di controllare parti della storia per determinarne il finale. Il progetto adatta il contenuto al luogo in cui vive il bambino e dà la possibilità, per esempio, a chi abita in Puglia di ricevere informazioni diverse rispetto a chi vive in Veneto.
  • “React-2” è il progetto volto a semplificare le comunicazioni tra ospedali, operatori sanitari e protezione civile, oltre che tra amministrazioni regionali e governo. Consentirà a tutti di usufruire di un singolo strumento per coordinare gli sforzi, migliorando organizzazione, comunicazione e processi decisionali.

Paola Pisano,

Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, afferma che: “la tecnologia e anche la tecnologia avanzata come quella spaziale devono arrivare laddove sono utili a migliorare la vita dei cittadini. I progetti selezionati attraverso il bando europeo dimostrano che questo è possibile: consentiranno infatti di aiutare le persone, le scuole e le strutture sanitarie a gestire meglio le difficoltà che la pandemia da Covid-19 ha portato. In prospettiva la tecnologia spaziale potrà essere applicata anche in altri ambiti come la mobilità, il monitoraggio delle infrastrutture, la conservazione del patrimonio artistico e culturale.”

“Lo sviluppo delle attività spaziali consente di affrontare in maniera sempre più efficace le sfide che abbiamo di fronte”, dichiara il Sottosegretario alla Presidenza del del Consiglio dei Ministri Riccardo Fraccaro. “Le tecnologie legate allo spazio potranno infatti dare un contributo significativo alla necessità di fornire soluzioni innovative per gestire la crisi causata dal Covid-19. L’adesione così forte da parte delle aziende italiane testimonia quanto il nostro Paese sia all’avanguardia in questo settore e come Governo siamo orgogliosi di aver puntato, durante la ministeriale ESA, sul programma Artes perché questo ha consentito di aumentare a 10 milioni il budget del bando senza ulteriori obblighi finanziari per l’Italia. Il successo di questo bando dimostra che investire nello spazio genera sempre maggiori ritorni non solo in termini economici, ma anche scientifici e sociali.”

“La varietà e la qualità dei progetti selezionati confermano il ruolo fondamentale che le tecnologie satellitari e quelle derivate dalle applicazioni spaziali possono – ricorda Giorgio Saccoccia, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana – avere per mitigare gli effetti della pandemia e il livello di eccellenza della filiera delle Piccole e Medie Imprese nazionali.”

Elodie Viau, Direttore Telecomunicazioni e Applicazioni Integrate dell’ESA, afferma: “Siamo orgogliosi di sostenere le aziende europee nell’implementazione delle loro idee migliori in risposta alla pandemia, dimostrando il forte valore che lo spazio può portare alle persone sulla Terra.”

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