Un algoritmo analizza le utenze domestiche e aiuta l’utente a trovare l’offerta migliore in base alla sua situazione di partenza; la piattaforma si occupa poi di tutta la burocrazia necessaria per lo switch (e se non conviene cambiare ti avvisa). Così la startup, che ha già raccolto 1 milione di euro, punta a diventare un tool di finanza personale indispensabile.
Un algoritmo legge le nostre ultime bollette di luce, gas, internet e telefonia; le analizza, verifica se esiste un’offerta più conveniente rispetto ai nostri consumi attuali e – se esiste – ci restituisce una stima di risparmio personalizzata; in caso di attivazione, poi, il team dedicato di “Customer Happiness” si occupa della burocrazia necessaria allo switch al posto dell’utente. Così Switcho (www.switcho.it), la startup italiana che vuole aiutare i Millennials a gestire le proprie spese, permette ai suoi utenti di risparmiare in media 293 euro all’anno sulle proprie utenze domestiche. Riuscendo in una sola volta a ottimizzare le spese e semplificare la burocrazia.
Giocando un ruolo da “terzo attore” rispetto ai fornitori e comparatori di tariffe, Switcho si mette dalla parte dell’utente finale, con l’obiettivo di diventare un “assistente personale del risparmio” in versione digitale. I processi di analisi dei consumi e attivazione, infatti, avvengono interamente online su richiesta dell’utente, che rimane così al sicuro da fastidiose telefonate e fughe di dati verso i call center.
«Districarsi tra l’infinità di opzioni disponibili sul mercato per le utenze domestiche è davvero complesso e dispendioso in termini di tempo. Le tariffe dei fornitori sono spesso poco chiare o difficili da trovare, mentre i portali di comparazione puntano tutto sulla promessa del risparmio senza verificare che questo ci sia davvero. E poi c’è il tema burocrazia, che scoraggia anche i risparmiatori più scrupolosi – spiega Marco Tricarico, fondatore della startup insieme agli amici Redi Vyshka e Francesco Laffi – Con Switcho partiamo dall’analisi personalizzata dei consumi attuali di ciascun utente: leggiamo le bollette, in particolare i dati relativi al costo della materia prima, e proponiamo di conseguenza l’opzione per cui siamo certi ci sia un risparmio. Poi un team dedicato si occupa della burocrazia e della parte amministrativa per conto del cliente. Ci sono anche casi – circa il 10% – in cui la situazione dell’utente è già ottimizzata: quando accade, ovviamente, glielo diciamo, consigliando quindi di non switchare. Siamo gli unici a farlo sul mercato, proprio perché la nostra missione aziendale è far risparmiare i nostri clienti.»
Nata nel marzo del 2019, Switcho – che conta oggi un team di circa 12 persone tra esperti di tecnologia, marketing e supporto al cliente – ha già contribuito, nei suoi primi 16 mesi sul mercato, a proporre “switch” per oltre 2 milioni di € di risparmio. E, forte di un finanziamento complessivo di 1 milione di euro, punta ad estendere il suo servizio ad altre voci di spesa ricorrenti, per diventare uno strumento di risparmio capace di assistere l’utente nella gestione di tutte le sue spese ordinarie: «A breve introdurremo in piattaforma le assicurazioni e i mutui, ma guardiamo anche alla Pay TV e all’ottimizzazione delle sottoscrizioni ai servizi online come Netflix, Dropbox o Spotify – conclude Marco Tricarico – Ci consideriamo una startup fintech: il nostro obiettivo è diventare uno strumento sempre più evoluto di aggregazione e monitoraggio delle proprie spese ricorrenti, in modo da avere un controllo dell’incidenza della spesa sul reddito in modo continuo nel tempo e la possibilità di suggerire sempre più azioni di ottimizzazione.»