CLAIRE, il network al mondo per la ricerca sull’Intelligenza Artificiale, apre 4 nuove sedi

by Fabrizio Castagnotto

Zurigo, Oslo, Parigi e Bruxelles, sono queste le 4 città europee che ospiteranno i nuovi uffici del più grande network al mondo per la ricerca sull’Intelligenza Artificiale. In un roadshow che inizierà il 25 maggio, CLAIRE mira a rafforzare la propria visione di una collaborazione inclusiva e co-creativa per la ricerca e l’innovazione AI responsabile in tutto il vecchio continente.

Dopo Roma, L’Aia, Praga e Saarbrücken, CLAIRE, il più grande network al mondo per la ricerca sull’Intelligenza Artificiale, amplia la propria presenza in Europa inaugurando 4 nuovi uffici. Un traguardo significativo che l’Associazione ha deciso di celebrare con un roadshow virtuale che inizierà il 25 maggio dall’ufficio in Svizzera e proseguirà in Norvegia il 3 giugno, in Francia il 17 giugno per terminare in Belgio il 26 giugno. Ad ogni tappa, interverranno relatori nazionali e internazionali, tra cui rappresentanti governativi e relatori di varie aree dell’IA, per discutere di argomenti relativi all’area di interesse designata del rispettivo ufficio e del suo contributo alla visione CLAIRE, alla comunità europea dell’IA e agli interessi nazionali del Paese ospitante.

CLAIRE è un’associazione internazionale senza scopo di lucro – una rete di esperti e stakeholder dell’AI – impegnata a costruire collegamenti tra la ricerca, l’industria, la classe politica e le persone in generale, al fine di garantire il successo dell’Intelligenza Artificiale “made in Europe”, basata non solo su un approccio inclusivo e olistico, ma anche su determinati valori condivisi in Europa e non solo. Ogni sede avrà il proprio focus nel sostenere il lavoro su temi attuali intorno alla ricerca europea e centrata sull’AI, l’AI per il bene e l’AI per tutti. L’ufficio di Bruxelles, per esempio, si concentrerà sulla politica europea dell’IA, mentre quello di Zurigo sarà incentrato sull’IA per il bene e sulla collaborazione delle ONG impegnate in questo obiettivo. La sede di Oslo lavorerà su temi legati l’AI e le startup, ed infine quella di Parigi sarà invece focalizzata sul partenariato pubblico-privato (PPP).

Il lancio di queste nuove sedi riflette l’ambizione di CLAIRE di abilitare ed evolvere ulteriormente la visione di un ecosistema europeo inclusivo incentrato su un’intelligenza artificiale affidabile e centrata sull’uomo. Gli uffici di Oslo e Zurigo rappresentano anche la volontà e l’impegno di includere Paesi non UE e di stringere partnership globali.

L’ufficio di Roma e il ruolo dell’Italia

Inaugurato nel 2019, l’ufficio romano è guidato dal prof. Giuseppe De Giacomo incaricato di supervisionarne il buon funzionamento con il supporto di un più ampio gruppo facente capo all’AIxIA (Piero Poccianti, Emanuela Girardi, Davide Bacciu e Giuseppe Attardi).

Il Rome Office di CLAIRE sostiene la CLAIRE Research Task Force occupandosi di iniziative legate alla ricerca e alla didattica a livello dottorale. Alcuni degli obiettivi pratici di largo interesse perseguiti attualmente sono:

  • il riconoscimento dei migliori ricercatori in Intelligenza Artificiale in Europa;
  • la creazione di un programma di dottorato europeo di alta eccellenza che coinvolga i migliori corsi europei di dottorato in Intelligenza Artificiale;
  • la costituzione di una grande scuola estiva di dottorato sull’Intelligenza Artificiale in grado di coinvolgere tutti i settori dell’intelligenza artificiale.

La presenza di un ufficio CLAIRE in Italia è indubbiamente significativa anche nell’ambito di iniziative nazionali. Nella costituzione del Dottorato Nazionale in AI appena istituito (PhD-AI.it), ad esempio, l’ufficio è stato strumentale, contribuendo inoltre a spingere sulla ricerca di base e a dare un respiro europeo al dottorato stesso. Un dottorato che formerà centinaia di dottorandi di ricerca all’anno in AI con il coinvolgimento di 5 consorzi, ognuno dei quali costituito da circa 8 università/centri di ricerca consorziati e numerosi altri associati, includendo essenzialmente tutte le università e i centri di ricerca in cui si svolge ricerca in AI in Italia. Il dottorato, oltre a focalizzarsi sulla scienza di base dell’AI, prevede 5 aree tematiche corrispondenti ad asset strategici nazionali (salute e le scienze della vita, agricoltura e ambiente, sicurezza e cybersecurity, industria 4.0 e società), con l’obiettivo di dare impulso alla ricerca e all’innovazione industriale e sociale. Le prime call saranno pubblicate a breve (per ulteriori informazioni https://www.phd-ai.it/).

In Italia, l’ufficio romano di CLAIRE è guidato dal prof. Giuseppe De Giacomo, che è incaricato di supervisionarne il buon funzionamento con il supporto di un più ampio gruppo facente capo all’AIxIA

Abbiamo bisogno di un approccio innovativo all’Intelligenza Artificiale. L’Europa sta mettendo al centro del suo sviluppo il benessere dell’umanità e del pianeta, ma per realizzarlo è necessario uno sforzo multidisciplinare che ci permetta di comprendere e di affrontare i grandi problemi a cui stiamo andando incontro. commenta Piero Poccianti, Presidente AIxIA – In primo luogo, dobbiamo superare una visione consumistica del progresso che ci sta portando verso la sesta estinzione di massa. Molte sono state le cause delle estinzioni precedenti, ma questa volta è colpa nostra. Per cambiare rotta servono tanti strumenti innovativi e l’Intelligenza Artificiale è sicuramente uno dei più potenti e promettenti. CLAIRE ha un approccio inclusivo, collaborativo e multidisciplinare che punta ad integrare i diversi paradigmi della disciplina. È la base di partenza per evitare effetti distopici e contribuire al conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile”.

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