La campagna digitale #NoExcuse4Abuse si svolgerà dal 13 al 15 settembre 2022. L’obiettivo è evidenziare le responsabilità degli autori e mostrare i comportamenti abusivi più comuni che dovrebbero essere modificati nelle relazioniNonostante abbia un impatto negativo pari a quello offline, la violenza digitale rimane in gran parte nascosta dietro una serie di scuse. Secondo Kaspersky, i tentativi per controllare il partner o i sospetti di infedeltà sono motivazioni ampiamente accettate per il monitoraggio digitale in una relazione. Tuttavia, gli autori di violenze domestiche possono sfruttare questo ragionamento per nascondere un comportamento coercitivo e di controllo.
L’azienda globale di cybersecurity Kaspersky e la European Network for the Work with Perpetrators of Domestic Violence (WWP EN) hanno unito le forze per sensibilizzare l’opinione pubblica sugli abusi mascherati da azioni apparentemente amorevoli. La campagna digitale #NoExcuse4Abuse, che si svolgerà dal 13 al 15 settembre 2022, mira a spostare l’attenzione dal suggerire le modalità di reazione di chi ha subito una violenza a evidenziare le responsabilità degli autori e mostrare i comportamenti abusivi più comuni che dovrebbero essere modificati nelle relazioni.
L’ultimo studio commissionato da Kaspersky mostra, ad esempio, che in Italia, il 26% degli intervistati (30% in tutto il mondo) ritiene che spiare il partner senza il suo consenso sia accettabile, almeno in alcune circostanze; mentre l’8% degli italiani (15% a livello globale) è stato obbligato dal partner a installare un’applicazione di tracciamento, un dato allarmante. Inoltre, in Italia le donne hanno una maggiore probabilità di essere vittime di abusi domestici per mano del partner rispetto agli uomini, 18% contro 8% (30% contro 19% in tutto il mondo).
Le digital card
Le digital card sviluppate per la campagna #NoExcuse4Abuse sono rivolte principalmente agli uomini che mostrano comportamenti abusivi attraverso strumenti digitali e cercano di bloccare il meccanismo che impedisce loro di affrontare il problema della violenza.
“La tecnologia può essere di grande aiuto e aprire infinite opportunità ma, allo stesso tempo, può essere fonte di minacce e di pericoli reali. Operando nel settore della cybersecurity, ne siamo ben consapevoli. Con l’avvento del tracking software, dell’online banking, dei social media e del geotagging, gli autori di abusi oggi hanno a disposizione più strumenti che mai. Riteniamo che sia importante superare i pregiudizi su questo argomento e aiutare le vittime a riconoscere i segnali di un possibile abuso digitale”, ha commentato Maria Losyukova, Head of Sustainability di Kaspersky.
Inoltre, Anna McKenzie, Communications Manager di WWP EN, ha rimarcato: “Se vogliamo porre fine alla violenza domestica, dobbiamo iniziare a parlare degli innumerevoli modi in cui la tecnologia digitale viene usata per controllare e molestare le donne. I comportamenti digitali abusivi sono diventati così abituali che molti uomini membri dei nostri programmi non sono nemmeno consapevoli che i loro comportamenti costituiscono violenza. Con la campagna #NoExcuse4Abuse siamo orgogliosi di fare luce sulle scuse inconsistenti usate per giustificare gli abusi facilitati dalla tecnologia”.
Kaspersky ha partecipato attivamente alla lotta contro gli stalkerware essendo uno dei fondatori della Coalition Against Stalkerware (CAS), un gruppo di lavoro internazionale dedicato alla lotta contro gli stalkerware e la violenza domestica. Anche la European Network for the Work with Perpetrators of Domestic Violence (WWP EN) è una delle organizzazioni fondatrici della coalizione e contribuisce notevolmente alla lotta contro le app per stalker. Le competenze fornite da WWP EN e l’esperienza dell’organizzazione nel lavoro con diverse forme di maltrattanti e autori di violenza, le consentono di sviluppare metodi efficaci per combattere lo stalkerware.