Conti Deposito: contro l’inflazione si punta su investimenti vincolati e duraturi

di Valerio Longhi

I risparmiatori scelgono di investire somme significative, in media oltre 50.000 euro, per periodi sempre più lunghi su Conti Deposito vincolati per godere del rendimento maggiore derivante dagli interessi. I dati dell’Osservatorio ConfrontaConti.it e SOStariffe.it svelano le tendenze in corso e l’evolversi della situazione investimenti dal 2011 a oggi

Per fronteggiare l’avanzata dell’inflazione, i risparmiatori puntano su investimenti sempre più duraturi. Gli italiani dimostrano di apprezzare sempre di più i Conti Deposito vincolati, a cui affidare somme cospicue, anche oltre i 50.000 euro. Si tratta di una forma di investimento che spesso non prevede lo svincolo delle somme depositate se non alla scadenza, ovvero diversi mesi dopo, in cambio del rendimento elevato derivante da tassi di interesse vantaggiosi. È quanto emerge dall’ultimo studio dell’Osservatorio Confrontaconti.it e SOStariffe.it che analizza i trend dei Conti Deposito dal 2011 ad oggi.

Conto deposito: i Trend del 2022

L’investimento “tipo” I principali trend del settore
Importo oltre 50.000 euro Gli investimenti da oltre 50.000 euro sono sempre più diffusi
La quota di depositi di importo inferiore ai 5.000 euro è al minimo degli ultimi tre anni
Tipologia di deposito Vincolato Dopo tre anni di dominio dei depositi non vincolati, i depositi vincolati tornato a rappresentare la maggioranza degli investimenti
Durata 7-12 mesi Gli investimenti di lunga durata (oltre 36 mesi) sono al massimo storico come diffusione (22,4%)
Gli investimenti di breve durata (fino a 12 mesi) sono al minimo storico (39,5%)
Investitore tipo Residente al Nord italia e con età superiore ai 41 anni La quota di investitori residenti al Centro, Sud e Isole tocca il massimo storico (32,9%)
Osservatorio Confrontaconti.it e SOStariffe.it di ottobre 2022.

Conti Deposito: ecco le caratteristiche dell’investimento-tipo

Il risparmiatore che sceglie di aprire un Conto Deposito, dunque, trasferisce alcune somme dal proprio conto corrente principale al conto di risparmio o deposito. Il denaro che viene trasferito resta in giacenza garantendo al risparmiatore la possibilità di sfruttare un tasso di interesse vantaggioso, incrementando così il valore della propria liquidità. Le somme depositate possono presentare un vincolo che, di solito, garantisce l’accesso ad un tasso di interesse maggiore. Quali sono le caratteristiche dell’investimento-tipo oggi più frequente?

L’indagine sui Conti Deposito dell’Osservatorio prende in considerazione i dati sui conti in Italia nel periodo tra gennaio 2011 e agosto 2022 mettendo in evidenza quelle che sono le principali tendenze del settore.

Il Conto Deposito vincolato guida il trend


In base ai dati dello studio l’investimento-tipo che viene effettuato dai correntisti su Conto Deposito in media è di importo superiore a 50.000 euro, con una quota del 30,7% del totale (+4,4% rispetto al secondo semestre del 2021). Negli ultimi tre anni, inoltre, i piccoli depositi, con importo inferiore ai 5.000 euro, sono scesi ai minimi (bisogna tornare al secondo semestre del 2019 per una quota più bassa).

Ad essere preferiti dai consumatori sono i Conti Deposito con vincolo sulle somme depositate. Per tre anni i depositi non vincolati sono stati più diffusi. Ora i depositi vincolati rappresentano di nuovo la maggior parte degli investimenti. Perché si punta su questa soluzione? L’obiettivo è incrementare il valore della propria liquidità e contrastare l’inflazione grazie a un tasso di interesse maggiore. Il dato relativo alla quota di investimenti vincolati, infatti, è il più alto registrato dal 1° semestre del 2019.

Le somme vengono investite nei Conti Deposito per un periodo che in media oscilla tra 7 e 12 mesi. Tuttavia, la quota degli investimenti fino a 12 mesi è pari a 39,5%. Si tratta del minimo storico rilevato dall’indagine (2011-2022).  Appena due anni fa, nel 1° semestre del 2020, la quota degli investimenti fino a 12 mesi era di 56,4%. La durata del vincolo, infatti, tende ad allungarsi sempre di più. Gli investimenti da oltre 36 mesi oggi sono al massimo storico, con una quota del 22,4%.

Ma chi è l’investitore tipo che punta sui Conti Deposito vincolati? Lo studio rivela che risiede al Nord Italia e ha superato i 41 anni e in molti casi è anche over 55. Tuttavia, si investe anche al Centro, al Sud e nelle isole (32,9%) anche se in misura minore.

Perché si punta su questi prodotti bancari

I dati ci mostrano come l’interesse si stia spostando in maniera rilevante verso i prodotti vincolati, che però hanno il vantaggio di offrire remunerazioni superiori. Di pari passo cresce la tendenza a ricercare le durate più lunghe, maggiori o uguali ai 36 mesi. Infatti, è da queste durate in poi che si concentrano le offerte più interessanti dei vari istituti” spiegano gli esperti dell’Osservatorio Confrontaconti.it e SOStariffe.it. In concomitanza con la ricerca di prodotti a maggior durata, assistiamo a un mercato sempre più frammentato e concorrenziale, dove il susseguirsi di promozioni sui tassi e in alcuni casi l’imposta di bollo pagata dalla banca, contribuiscono ad aumentare le opzioni di risparmio per i clienti” proseguono. “A riprova della crescente attenzione e curiosità nei confronti dei conti deposito, c’è la circostanza che l’interesse degli utenti di Confrontaconti.it da maggio ad inizio settembre sia già aumentato di oltre il 100% e dai primi di settembre oggi abbia registrato un ulteriore 100%”.

Vuoi ricevere gli aggiornamenti delle news di TecnoGazzetta? Inserisci nome ed indirizzo E-Mail:


Acconsento al trattamento dei dati personali (Info Privacy)