Ricerca: tante foto nel telefono, poche esposte in casa

di Redazione TecnoGazzetta

La fine degli album fotografici. Secondo un nuovo report, il 92% degli italiani  ha album fotografici che non sfoglia mai

Gli psicologi mettono in guardia: non avere foto stampate potrebbe compromettere la nostra capacità di ricordare.

La ricerca condotta da Epson Europe – e resa nota lo scorso autunno, ndr –  rivela come le foto in digitale abbiano un impatto decisivo sulla stampa fotografica. In base a quanto emerso, solo il 28% degli italiani stampa e appende le foto che scatta col cellulare (contro solo il 2% della media europea). E il 13% (più di un terzo la media europea) non ha in casa foto stampate di parenti o amici.

Secondo la ricerca, la popolarità della fotografia digitale e la condivisione immediata degli scatti sui social media hanno decretato la fine degli album fotografici, con tutti i preziosi ricordi che contengono e nonostante il 52% degli italiani intervistati (58% la media europea) affermi di aver perso fotografie e documenti importanti perché non riuscivano a scaricarli e stamparli.

Dallo studio emerge che il 92% degli intervistati (dato leggermente più alto della media europea dell’86%) afferma di aver perso l’abitudine di creare album fotografici di famiglia, nonostante la sensazione di benessere trasmessa quando si guardano le foto stampate delle persone a noi più care: il 66% degli italiani e oltre l’80% in Europa dichiara infatti di sentirsi felice mentre lo fa, con il 37% che prova orgoglio e il 41% nostalgia. A questo si aggiunge che un considerevole 92% (85% la media europea) dei genitori ritiene che, sfogliando insieme gli album, i bambini si avvicinino ai propri familiari e l’88% (il 94% in Europa) crede che ciò favorisca lo sviluppo di un forte senso di identità.

“Questa ricerca – ha commentato Massimiliano Carvelli, Head of Sales Consumer and Channel di Epson Italia – mostra come il classico album fotografico di famiglia potrebbe presto sparire, nonostante il senso di benessere e i numerosi vantaggi del guardare le foto stampate, inclusa la capacità di aiutarci a ricordare meglio”.

La psicologia illustra rischi della casa senza foto

Linda Henkel, psicologa cognitiva e ricercatrice presso la Fairfield University del Connecticut, mette in guardia contro i rischi di una “casa senza foto” e afferma che gli smartphone potrebbero ridurre la capacità delle persone di ricordare gli eventi vissuti in passato. “Nonostante l’evoluzione della tecnologia – spiega Linda Henkel lo scopo di scattare foto rimane sempre lo stesso: ricordare persone e momenti nel tempo. Non basta però accumularle sul telefono. Le foto, infatti, svolgono al meglio il loro lavoro quando le guardiamo. Se scattiamo foto solo per ottenere visibilità sui social media, concentrando l’attenzione sul numero di commenti e like ricevuti, saremo meno propensi a ricordare i dettagli della nostra esperienza. Se vogliamo mantenere vivi i nostri ricordi, dobbiamo partecipare ai processi cognitivi che favoriscono la memoria: dobbiamo interagire con le fotografie, organizzarle, selezionarle per individuare gli scatti migliori da incorniciare ed esporre in casa, nonché stamparle per aggiungerle all’album di famiglia. Ciò migliora la capacità di accedere ai nostri ricordi e di mantenerli nitidi. In questo modo, nel tempo saremo più propensi a ricordare gli eventi.”

Abbiamo oltre 1.000 foto nel telefono, ma ne stampiamo pochissime e molte non vengono nemmeno guardate.

Secondo la ricerca, sul nostro telefono sono presenti in media 1.030 foto, ma ne stampiamo solo il 2% per appenderle alle pareti di casa. Il 48% ha anche ammesso di non avere foto stampate di parenti o amici appese alle pareti, con il 16% (un po’ meno del 22% in Europa) che preferisce condividerle sui social media.

Sfogliando album dimenticati da tempo, il 95% degli italiani intervistati (76% la media europea) si è divertito a ricordare nomi, date o luoghi scarabocchiati sul retro delle foto, con il 75% che teme la perdita di questi ricordi tra le innumerevoli foto salvate sul telefono, dal momento che le immagini digitali non consentono di farlo con lo stesso livello di dettaglio.

“Le stampanti Epson EcoTank – spiega Massimiliano Carvelli, Head of Sales Consumer and Channel di Epson Italia – eliminano molti degli ostacoli legati alla stampa a casa tutt’ora presenti e sono fornite con una quantità di inchiostro sufficiente a stampare per tre anni senza preoccupazione di finire l’inchiostro. Le foto possono essere stampate direttamente dal telefono subito dopo averle scattate. Con un solo set di flaconi di ricambio è possibile stampare fino a 2.300 foto1 e risparmiare fino al 90% sui costi dell’inchiostro2 , sbloccando tanti ricordi con una spesa irrisoria.”

La dottoressa Henkel ritiene che rendere le nostre foto più accessibili sia fondamentale per conservare i ricordi. “Sui nostri dispositivi – prosegue Linda Henkel – ci sono migliaia di foto, molte delle quali vengono guardate raramente in un momento successivo. Avere immagini visibili e tangibili all’interno di un album fotografico, esposte in una cornice o appese alle pareti può aiutarci invece ad accedere più facilmente ai ricordi di un determinato evento, compiendo un vero e proprio salto nel passato. Riusciamo infatti a ricordare le sensazioni e le emozioni di quel momento, cosa è successo dopo che è stata scattata la foto e altri fatti salienti. I vantaggi vanno oltre la semplice memoria. Condividere e rievocare i nostri ricordi con altre persone ha un effetto positivo: migliora l’umore, rafforza il senso di connessione con gli altri e riduce la solitudine.”

La ricerca fa parte della campagna dell’autunno 2023 di Epson con Usain Bolt come protagonista in qualità di brand ambassador. In una serie di video, il velocista sfoglia sul telefono le foto dei momenti più significativi della sua vita e della sua carriera prima di rendersi conto di quanto sia importante stamparle per evitare che questi ricordi si affievoliscano.

“Stampare le foto dei momenti più importanti della mia vita e condividerne il ricordo con la mia famiglia – afferma Usain Bolt – è stata un’esperienza positiva per tutti noi. Sono felice di prendere parte a questa campagna.”

Fonte: studio condotto a giugno 2023 da Prospectus Global su 11.000 persone in 11 paesi europei, compresa l’Italia.

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