Recesso da Sky, tante novità e scompare (o quasi) la PEC per chiudere il contratto. Arriva la disdetta online

di Valerio Longhi

La notizia gira tra i rivenditori nelle ultime ore ed è una novità che interessa l’amplia platea dei clienti Sky, la televisione satellitare che ormai da tempo offre soluzioni – oltre che via sat – anche su digitale terrestra e fibra.

Dal 25 marzo 2019 verranno introdotte delle variazioni al processo di disdetta dell’abbonamento Sky.
Non verrà più comunicato proattivamente l’utilizzo della PEC (accettato in via eccezionale e solo se espressamente richiesto) e sarà aggiunta, alla consueta raccomandata, la possibilità di disdire tramite chiamata IVR e sito Sky.

AGGIORNAMENTO 25.03: con una nota alla rete vendita Sky informa che, in riferimento a quanto comunicato lo scorso 22 marzo, le due nuove modalità di disdetta sono state al momento rimandate.

Resta invariato quanto comunicato in merito alla nuova gestione dei clienti cessati. Ovvero che le cessazioni dei contratti e il contestuale reso apparati passeranno da essere mensili a settimanali.
Secondo il nuovo  processo, a seguito dell’invio della disdetta, per il cliente saranno previsti:

  1. 30 giorni di visione fatturati;
  2. ulteriori 30 giorni di Free Vision;
  3. un eventuale “pro rata” di Free Vision sino al mercoledì della settimana successiva.

Durante il cosiddetto periodo di Free Vision, non è possibile gestire il cliente con le attività di retention tipiche di Sky; in quel periodo sarà possibile chiamare solo i numeri verdi dedicati (800.922.331 o 800.999.807) alla clientela in fase di recesso.

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