Advertising nella TV streaming, Making Science lancia la piattaforma Gauss CTV

di Andrea Trapani

Per la prima volta tv “tradizionale”, Netflix, YouTube e le altre piattaforme monitorate in un’unica console. I primi casi studio mostrano una riduzione del costo incrementale di oltre quattro volte. Victor Vassallo, managing director Making Science Italia: «La segmentazione del mercato rende necessari nuovi metodi per monitorare gli investimenti in modo integrato»

Una piattaforma che connette piattaforme streaming e televisione tradizionale, per pianificare le campagne pubblicitarie sui diversi canali attraverso una sola console e ottenere una reportistica integrata dei dati. Gauss Connected TV (CTV) fa parte dell’ecosistema di soluzioni tecnologiche per il digital marketing Gauss disegnato dalla società internazionale specializzata nell’accelerazione digitale Making Science – presente in Italia nelle sedi di Milano, Padova e Rimini –e lanciato in questi giorni sul mercato italiano: una proposta che riunisce più strumenti avanzati basati sui dati e sull’intelligenza artificiale.

Con l’avvento della pubblicità su Netflix e Disney+, l’inizio del 2023 segna l’inizio di una nuova era per il mercato televisivo, aprendo scenari e opportunità anche nell’ambito del digital marketing.

La soluzione di Making Science consente di migliorare la gestione e le performance delle campagne adv abbattendo i confini fra i canali televisivi tradizionali e piattaforme come Netflix, YouTube, ma anche Twitch, Dailymotion e altri. A partire da un budget o da un target, è così possibile modulare la pianificazione televisiva con la distribuzione degli investimenti tra diversi media e canali, consentendo ai brand di avere una visione olistica degli investimenti e misurare in tempo reale i risultati.

Il sistema di reporting integrato si basa sul monitoraggio di un’audience profilata che funge da campione rappresentativo, e consente di associare la demografia, o altri dati relativi agli utenti come la geolocalizzazione, alle preferenze di visione tra televisione tradizionale e piattaforme streaming.

Le prime applicazioni sul mercato internazionale hanno restituito risultati importanti: tra queste, l’esperienza di un istituto di credito francese che ha scelto di riallocare il 13% del proprio budget per le campagne televisive sulla tv streaming per intercettare la fascia 25-44 anni. Una strategia “integrata” vincente: i risultati misurati hanno restituito una reach più alta del 25% rispetto a un’analoga campagna realizzata solo sulle televisioni tradizionali. Non solo: nel caso delle campagne sulle tv streaming il costo per ogni copertura incrementale è risultato di oltre 4 volte inferiore rispetto a quello della tv tradizionale.

«L’introduzione della pubblicità nelle piattaforme di streaming, che offrono la possibilità di un targeting preciso con messaggi personalizzati – spiega Victor Vassallo, managing director Making Science Italia – rappresenta una grande opportunità per raggiungere un pubblico diverso rispetto a quello delle tv “tradizionali”: fra gli under 35 la fruizione on-demand ha superato quella delle tv lineari, che restano invece il canale preferito dalle fasce di popolazione più adulta. Da qui nasce l’esigenza, riscontrata in molte realtà partner, di monitorare in modo integrato l’efficacia degli investimenti tra i diversi canali».

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