Installata antenna RTK: permette di ridurre a meno di un centimetro il margine di errore del Gps

di Redazione TecnoGazzetta

È la prima antenna pubblica di questo tipo attivata nella regione Emilia-Romagna. Il progetto s’inserisce nell’ambito delle soluzioni sviluppate da HIPERT, impresa nata come spin off dell’Università di Modena e Reggio Emilia e oggi ospitata all’interno di E-HUB, spazio ideato e realizzato da Techboard Group.

Una piccola antenna, la prima in Emilia-Romagna tra quelle pubbliche, che consente di aumentare la precisione dei sistemi Gps, riducendo a circa un centimetro il margine di errore nella definizione dell’esatta posizione di un oggetto. È questa una delle ultime novità “spuntate” nei giorni scorsi sul tetto dell’azienda modenese Techboard Group che da quasi due anni ospita anche E-Hub, incubatore privato d’impresa, frutto dell’intuizione dell’imprenditore Fabio Malagoli, nato per creare una rete virtuosa nel campo dell’elettronica, sia tra soggetti privati che pubblici, a partire dal mondo accademico.

L’installazione del piccolo ricevitore, tecnicamente un’antenna RTK, acronimo di Real Time Kinematics, nasce come upgrade del lavoro di HIPERT, azienda fondata a seguito di uno spin off dall’Università di Modena e Reggio Emilia, che ha la mission di lavorare per rendere autonoma la guida di tutti gli oggetti che si possono muovere come automobili imbarcazioni e, naturalmente, droni.

“L’antenna recentemente installata va a creare, rafforzandola, l’architettura di una rete infrastrutturale pubblica che diventa sempre più importante per lo sviluppo di progetti che riguardano la guida autonoma. Oggi, in Italia, quelle a disposizione di tutti sono ancora poche unità, non si arriva a dieci. L’importanza di queste soluzioni è molto pratica. Provate a immaginare cosa succede se un’auto a guida autonoma riceve un segnale Gps con un margine d’errore anche solo di un metro: questa imprecisione, se non corretta da altri sistemi, potrebbe determinare l’investimento di una persona che sta attraversando la strada sulle strisce pedonali” spiega Luca Bartoli, giovane e brillante ricercatore che opera all’interno di HIPERT. “L’antenna è in grado di svolgere la propria funzione nel raggio di trenta, quaranta chilometri circa; il servizio che fornisce è di fatto accessibile a tutti, basta registrarsi sul sito internet dedicato.”

HIPERT è seguita dal professor Marko Bertogna di Unimore e coinvolge una trentina di persone. L’azienda vanta già diverse importanti collaborazioni con imprese anche di livello internazionale e in questo momento sta lavorando su diversi progetti dal contenuto fortemente innovativo. Tra questi, nell’ambito del trasporto marittimo, spicca lo sviluppo di soluzioni per la guida autonoma di catamarani da utilizzare nella logistica all’interno di grandi aree portuali.

“Si tratta dell’ennesima conferma che stiamo lavorando nella giusta direzione. In E-Hub per le giovani e promettenti imprese abbiamo creato un terreno fertile che continua a dare buoni frutti. Credo che la crescita dell’incubatore per aziende innovative nel settore dell’elettronica, con un’attenzione speciale all’automotive, rappresenti un patrimonio utile  per l’intera comunità modenese. Fondamentali, oltre all’intraprendenza e capacità dei giovani, sono le collaborazioni e le sinergie con chi opera sul territorio: imprese, Università amministrazione pubblica e Associazioni imprenditoriali” sottolinea Fabio Malagoli, CEO di Techboard Group.

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