Aruba e Sisal, insieme nella creazione di un’infrastruttura innovativa per il gigante del gaming

by Andrea Trapani

Dall’ideazione di un’infrastruttura di cloud ibrido ai servizi di colocation e cage privati per ospitare la migrazione completa in due Data Center Aruba, la sfida che Sisal ed Aruba Enterprise stanno portando avanti attraverso una partnership sempre più forte   Aruba Enterprise

, divisione di Aruba che sviluppa progetti e soluzioni IT personalizzate per aziende e Pubblica Amministrazione, è stata scelta da Sisal, azienda italiana leader nei settori del gioco dal 1946, per esternalizzare le proprie infrastrutture IT e di conseguenza beneficiare di diversi vantaggi: accedere a tecnologie “best of breed”, adottare processi di operation industrializzati in linea con le “best practice” di mercato, innalzare i livelli di sicurezza e, inoltre, offrire scalabilità nativa e flessibilità nell’esecuzione delle attività progettuali.

Per supportare questa strategia, Aruba Enterprise, in qualità di service provider di riferimento, ha definito con Sisal una soluzione ibrida di cloud dedicato e colocation all’interno di cage privati – entrambi i servizi sono localizzati all’interno di diversi Data Center Aruba – al fine di potenziare la ridondanza complessiva del sistema. La soluzione consiste, infatti, in un’infrastruttura ibrida completamente ridondata in due Data Center di proprietà di Aruba presenti sul territorio nazionale, il DC IT3 situato a Ponte San Pietro in provincia di Bergamo e il DC IT1 ad Arezzo.

Nello specifico, tutti i servizi di Sisal relativi all’ambito del Gaming sono in corso di migrazione su infrastrutture di cloud dedicato presenti nei due Data Center: i siti sono entrambi di produzione, in quanto i servizi sono erogati in modalità “active-active”, massimizzando così la resilienza e sfruttando in modo ottimale la capacità elaborativa delle infrastrutture. A ciò si aggiunge il servizio di colocation fornito attraverso l’utilizzo di cage privati, dedicati ad ulteriori applicativi e servizi di Sisal che devono essere conformi a diversi livelli di sicurezza e di protezione. L’unione di queste soluzioni riesce quindi a rispondere concretamente al 100% delle esigenze espresse da Sisal in fase progettuale garantendo sia un’ampia flessibilità che un’ampia gamma di soluzioni con caratteristiche diverse.

È stata, inoltre, creata un’infrastruttura di rete ad hoc che interconnette le due sedi di Sisal localizzate a Roma e Milano ai due Data Center Aruba, sfruttando una banda elevata e la completa ridondanza.

La complessità del progetto è relativa sia all’enorme valenza del business di Sisal, e quindi all’imponente infrastruttura necessaria all’erogazione dei servizi, sia al fatto che, essendo una realtà del settore gaming, deve soddisfare requisiti specifici molto stringenti (tra cui fondamentale è l’utilizzo di Data Center certificati Rating 4): per queste ragioni la soluzione non poteva che essere disegnata ed implementata ad hoc, completamente personalizzata, proponendo non una sola tipologia di ambiente, ma un insieme complesso di ambienti IT con caratteristiche e peculiarità distinte per soddisfare le specifiche esigenze.

“Proporre, come fatto con Sisal, una soluzione ibrida significa avere a che fare con ambienti IT differenti ed eterogenei – spiega Giorgio Girelli, General Manager di Aruba Enterprise – Questo porta intrinsecamente delle complicazioni in quanto implica saper gestire aree e tecnologie diverse e la sicurezza delle stesse in un contesto “aperto” – in parte su cloud privato, in parte su cloud pubblico, in parte in colocation – con eventuali integrazioni di ulteriori servizi in cloud, quali ad esempio i Trust Services di firma e conservazione, fondamentali in alcuni processi 

 

della stessa Sisal. Tuttavia questo tipo di soluzione “ibrida” è necessaria per soddisfare le aspettative e le esigenze del cliente il quale ha scelto di affidarsi ad un partner come Aruba Enterprise, organizzato per garantire elevati standard operativi e di sicurezza in questi contesti.”

Tra i principali vantaggi del progetto è necessario ricordare:

  • flessibilità, dal punto di vista sia dei costi che della tecnologia, grazie a una struttura che consente a Sisal di gestire al meglio il delivery dei suoi servizi soprattutto in momenti di picco del mercato e di scalare agilmente l’infrastruttura in linea con il proprio percorso di crescita;
  • sicurezza e protezione dei dati, grazie all’alto livello di certificazione dei Data Center ma anche all’architettura IT realizzata per il progetto.

A ciò si è aggiunta un’ulteriore sfida che riguarda le competenze di DevOps da implementare nel team di Sisal: con l’esigenza di rinnovare approcci e metodologie nella gestione di tali infrastrutture e servizi si è quindi avviata una profonda collaborazione e uno scambio di competenze tra Sisal e il team IT di Aruba Enterprise, con l’obiettivo di acquisire maggiori capacità gestionali e di governance adatte alle soluzioni adottate.

“Per Sisal garantire la massima sicurezza dei dati è da sempre un elemento centrale della strategia ITC su cui vogliamo continuare ad investire. – ha commentato Mario Martinelli, Chief Information Officer di Sisal S.p.A – In questo momento di forte espansione dell’azienda, anche in mercati internazionali, abbiamo sentito l’esigenza di trovare un modello capace di adattarsi al cambiamento, garantendo scalabilità, flessibilità delle attività progettuali e con i più elevati standard di information security”.

Per ulteriori dettagli: http://aru.ba/casestudysisal 

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