È giunto il momento dell’anno nel settore dei domini in cui si analizza il 2016 e si fanno pronostici per il 2017. Lo scorso anno abbiamo fatto anche noi alcune previsioni: che i gTLD avrebbero continuato a dominare la scena del settore durante tutto l’anno e che l’uso ne sarebbe cresciuto. Immaginavamo che ci sarebbero stati importanti sviluppi nella comunità ICANN e che le aziende avrebbero continuato ad affrontare minacce alla sicurezza sempre più avanzate.
Ecco l’analisi dell’anno passato in cinque punti salienti sui domini:
Sempre più lanci
È stato un anno impegnativo per i domini Internet. Non solo sono stati lanciati nuovi gTLD durante tutto l’anno, ma ci sono state una serie di altre novità: sono stati presentati dei domini di secondo livello ccTLD, come .SB (Solomon Island) e il rilancio di .TH (Thailandia), ci sono stati cambiamenti nelle regole di registro, uno o due domini premium di personaggi lanciati, e diversi Nomi di Domini Internazionalizzati o IDN (Internationalized Domain Names) introdotti sul mercato dei domini. Nel suo Industry Brief per il Q2 2016, Verisign ha riferito che le registrazioni dei domini a livello mondiale, attraverso tutti i domini di primo livello, sono cresciute del 12,9 per cento, raggiungendo un totale approssimativo di 334,6 milioni di domini alla fine del Q2 2016.
Evoluzione delle minacce alla sicurezza
Gli attacchi al DDoS (Distributed Denial of Service) non sono una novità, tuttavia si è verificato un preoccupante picco sia nella frequenza che nella portata degli attacchi, specialmente verso l’ultima parte dell’anno. I proprietari di domini hanno dovuto fronteggiare sofisticate truffe di phishing, volte a rubare credenziali di accesso e/o dati dei clienti, e un crescente numero di domini sottratti ai retail registrar ha rappresentato una tendenza preoccupante. Ognuna di queste tattiche, in caso di successo, potrebbe essere disastrosa per la presenza online dell’azienda. Avere piani di contenimento e misure di sicurezza preventive in atto, come l’autenticazione a due fattori e il Registry Locking, che possono aiutare a proteggere le risorse critiche se un attacco dovesse avere successo.
Sviluppi dell’ICANN
MarkMonitor, insieme ai suoi colleghi di tutto il mondo, ha partecipato alle riunioni regionali dell’ICANN durante tutto l’anno. Il 2016 ha visto il passaggio a lungo pianificato e spesso incompreso dalla supervisione della IANA alla comunità ICANN, nello spirito del modello multistakeholder. I nuovi gTLD continuano ad essere un tema centrale, con i gruppi di lavoro per il nuovo Policy Develop Process (PDP) dei gTLD a cicli successivi, e la revisione del Meccanismo di protezione dei diritti (Rights Protection Mechanism RPM) in corso. Altri temi che interessano ai proprietari di marchi includono la Privacy/ roxy Services Accreditation Implementation (PPSAI), il futuro del Whois/RDS (Registration Directory Services) e il ruolo dell’ICANN nel contenimento degli abusi.
Nuovi gTLD
Nonostante il numero totale di nuovi gTLD delegati sia diminuito, dai 120 del 2015 a poco più di 60 nel 2016, questo argomento in generale continua a campeggiare nelle notizie sui giornali. Diversi register e registrar offrivano prezzi promozionali fortemente scontati, nel tentativo di aumentare le vendite, e i proprietari di marchi erano soggetti a prezzi gonfiati e offerte speciali di “brand protection”, in cui essenzialmente pagavano di più per proteggere il loro marchio. Notizie sulle problematiche dei modelli di registro continuano ad apparire nei titoli dei giornali, tra cui la presentazione della Public Interest Commitment Dispute Resolution Procedure (PICDRP) da parte dei maggiori proprietari di marchi. Abbiamo inoltre assistito anche alla più importante decisione ad oggi dell’URS, presentata da Ashley Forniture Industries, che ha comportato la sospensione di 474 nomi a dominio.
Consolidamenti e acquisizioni
Storie di nuove partnership aziendali, acquisizioni, consolidamenti e dimissioni completano il quadro dei cinque punti salienti del 2016. Un bel po’ di nuovi gTLD hanno cambiato gestione durante il 2016. Abbiamo visto molti TLD trasferirsi presso nuovi registri, come ad esempio .JETZT, sposatosi da Neustar a Donuts e molti altri TLD da Minds + Machines a Nominet. Registrar di domini sono stati acquisiti da altri registrar e abbiamo visto le piattaforme per lo sviluppo di siti web e altri service provider espandere i propri servizi nella rivendita di domini. Dobbiamo aspettarci di continuare ad assistere a questo tipo di consolidamenti e acquisizioni per tutto il 2017.
Gestione dei domini nel 2017
Cosa dobbiamo quindi aspettarci di vedere nel 2017? Personalmente raccomando ai brand con portafogli di domini di considerevoli dimensioni di concentrarsi su alcune aree critiche. Adesso che la prima fase di lanci dei nuovi gTLD è quasi completa, i proprietari di marchi dovrebbero ridefinire le proprie strategie per costruire un portafoglio dalla composizione adeguata. Dovrebbero continuare a prendere decisioni di registrazione strategiche per garantire una copertura completa del marchio ma dovrebbero anche cercare nuove opportunità creative per raggiungere il pubblico a livello internazionale e costruire solide relazioni con i clienti. Inoltre, gli sforzi per proteggere il marchio dovrebbero essere bilanciati con le registrazioni a scopo difensivo per minimizzare i costi di enforcement. Le aziende dovrebbero continuare a concentrarsi sul massimizzare il valore del proprio portafoglio domini tramite l’utilizzo stesso dei domini, la cattura e la misurazione del traffico su tutti i propri domini. Dovrebbero inoltre rimanere vigili su tutto ciò che riguarda la protezione delle risorse critiche rivedendo la gestione dei domini e le impostazioni di sicurezza del DNS, oltre che impiegando gli adeguati livelli di sicurezza, quali l’autenticazione a due fattori, le restrizioni d’accesso IP e il Registry Locking quando possibile.
Di Jerome Sicard, Regional Manager, MarkMonitor un brand di Clarivate Analytics
Foto “Internet2” di Fabio Lanari – Internet1.jpg by Rock1997 modified.. Con licenza GFDL tramite Wikimedia Commons – https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Internet2.jpg#/media/File:Internet2.jpg