Come legge un dislessico? Cosa vede? Quali lettere e quali numeri? in occasione della Settimana nazionale della dislessia l’home page di Repubblica.it https://www.repubblica.it/?
L’iniziativa è nata nell’ambito della campagna #disleggo2018 realizzata da Fondazione TIM a sostegno delle proprie attività su questo tema (qui di seguito nota stampa di lancio di #disleggo2018).
In occasione della European Dyslexia Awareness Week 2018, prende il via Dislessia 2.0 la prima piattaforma in Italia che mette a disposizione di famiglie, docenti, studenti e pediatri strumenti digitali innovativi per lo screening gratuito delle difficoltà di lettura e la mappatura delle 5.000 scuole già certificate “Amiche della Dislessia”.
L’iniziativa è realizzata da Fondazione TIM in partnership con l’Associazione Italiana Dislessia, l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, l’Istituto Superiore di Sanità e l’Istituto di Scienze Applicate & Sistemi Intelligenti del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Messina in collaborazione con il Ministero della Salute e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca che ne hanno monitorato la validità e gli effetti.
Fondazione TIM a supporto del progetto Dislessia 2.0 ha realizzato la campagna #disleggo2018 che ha l’obiettivo di creare attenzione su questo disturbo ed è caratterizzata da un visual che prende forma attraverso l’utilizzo delle lettere in movimento ricreando così le difficoltà nella lettura delle persone dislessiche. Diversi copy invece creano attenzione e sensibilizzano verso il tema dell’inclusione per migliorare la qualità di vita di chi è affetto da DSA. Il mondo va capito con uno sguardo aperto ed attento.
La campagna, realizzata dallo studio Cappelli Identity Design, è declinata sul web, sui social, sulle affissioni del circuito grandi stazioni e metro.
Fondazione TIM è in prima linea sul tema della Dislessia fin dal 2009 e con questa innovativa piattaforma consolida il proprio impegno a fianco delle Istituzioni e delle famiglie nel campo del sociale, promuovendo nel Paese una maggiore conoscenza e una cultura più consapevole e sensibile sul tema della dislessia grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie.