Prosegue il progetto “Blockchain per la tracciabilità nel tessile”, promosso dal Ministero per lo Sviluppo Economico per esplorare come la tecnologia blockchain possa coadiuvare il “Made in Italy”.
Il progetto ha come finalità la realizzazione di uno studio di fattibilità, focalizzato in primo luogo sulla filiera del tessile, che possa costituire un modello di base per tutti i settori del Made in Italy.
Nel promuovere il programma, che si aggiunge alle molte iniziative avviate dal MiSE a supporto della digitalizzazione del Paese, il Ministero ha voluto adottare un “approccio di ecosistema”, basato sullo stretto coinvolgimento di aziende e associazioni in modo da favorire lo scambio delle conoscenze e lo sviluppo di sinergie tra gli attori.
Il progetto pilota si rivolge alla filiera del tessile, sia per la sua rilevanza all’interno del sistema Paese sia per la sua particolare struttura parcellizzata, che rende la tracciabilità un tema particolarmente sfidante.
Con il supporto di IBM, è stata avviata una prima fase di analisi alla quale è seguita una sessione di progettazione cooperativa (design thinking). A questa sessione hanno partecipato alcune importanti aziende e associazioni della filiera del tessile, con lo scopo di condividere gli attuali processi produttivi e le relative problematiche, identificando le possibili soluzioni basate sulla tecnologia blockchain.
Attualmente, il gruppo di lavoro sta portando avanti una prima implementazione delle soluzioni individuate.
Il progetto pilota sul tessile rappresenta, inoltre, il contributo italiano ad un’iniziativa appena lanciata da UNECE (Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite) in partenariato con l’Unione europea dal titolo “Transparency and Traceability for Sustainable Textile and Leather Value Chains“, finanziato dalla Commissione europea e volto a migliorare la tracciabilità nei settori del tessile e delle pelli sotto il profilo ambientale, sociale e della lotta alla contraffazione.
I risultati di questa prima fase saranno presentati nel corso di un evento pubblico, che si terrà nel mese di giugno, insieme ad uno studio di fattibilità che analizzerà le modalità con cui favorire la scalabilità del progetto e garantire in termini tecnici, economici ed organizzativi.