Epson con il MIP e RE Mago inaugurano la “Smart Classroom”

di Andrea Trapani

Il MIP ha completato il processo di digitalizzazione delle proprie aule didattiche. Con l’utilizzo delle più moderne tecnologie di videoproiezione e di collaborazione è ora possibile condurre lezioni in maniera completamente interattiva e coinvolgente.

Il MIP, la scuola di management del Politecnico di Milano, ha completato il processo di digitalizzazione totale delle proprie aule didattiche e inaugura oggi la prima Digital Classroom “speciale”, dedicata alla condivisione visuale delle informazioni ed al brainstorming. Con questa iniziativa si conferma ancora una volta il continuo e forte impegno nell’utilizzare le possibilità offerte dai più moderni strumenti digitali per offrire la migliore esperienza di apprendimento.

Come le altre 13 già attrezzate con strumenti analoghi nel Campus Bovisa, a Milano, l’aula utilizza la più innovativa soluzione tecnologica messa a punto da Epson in partnership con Re Mago Ltd., società inglese che si è affidata ad un team di sviluppo in buona parte italiano e che ha sviluppato un software per visual collaboration e brainstorming, ideale per Smart Classroom e Smart Working. Il software permette di condividere, annotare e presentare contenuti digitali (testi, suoni, immagini, video, link) ed informazioni in tempo reale da qualsiasi dispositivo PC o Mobile presente in aula o collegato da remoto. Tutte queste attività vengono svolte in maniera semplice ed intuitiva, grazie all’interfaccia utente del software, studiato e messo a punto in modo da poter esser immediatamente utilizzato anche dalle persone meno amanti della tecnologia.

Otto videoproiettori interattivi laser Epson EB-710Ui, disposti a coppie sulle quattro pareti dell’aula, le trasformano in altrettante aree di lavoro condivise dove docente e allievi posso scrivere, condividere, annotare e modificare i documenti, registrando ogni passo dell’attività svolta e salvando il tutto al termine per avere una copia digitale completa e totalmente usufruibile.

“Il MIP – ha affermato Federico Frattini, Associate Dean for Digital Transformation – è una scuola di management che affronta le esigenze del mondo del business con corsi di formazione specializzati, post-laurea e post-experience, progettati per chi ha già intrapreso una carriera professionale. Con la realizzazione delle Smart Classroom vogliamo dare a docenti e allievi una modalità ancora più interattiva, moderna ed ingaggiante per lavorare in aula in modo collaborativo.”

Come è fatta e come funziona la Smart Classroom?

Nel mondo della formazione così come in azienda, la sfida per una reale e ottimale collaborazione è fare in modo che tutte le parti coinvolte possano agire utilizzando in modo semplice, diretto e immediato tutti gli strumenti e le funzionalità disponibili, così da non stravolgere le abitudini dei singoli, ma anzi di offrire un vero e valido supporto.

Ciascuno dei due videoproiettori presenti sui lati della Smart Classroom può essere utilizzato per proiettare contenuti diversi (per esempio la lezione del docente e i contributi degli allievi) o per formare un’unica grande area di lavoro. In entrambi i casi, tutta la superficie proiettata è interattiva e le persone possono intervenire impiegando non solo le apposite penne fornite con i videoproiettori, ma anche semplicemente utilizzando le dita (grazie alla funzione Finger Touch) oppure, se collegati da remoto, scrivendo sul proprio dispositivo smartphone, tablet o pc connesso alla stessa sessione tramite il Cloud.

In questo modo, l’area può essere utilizzata per fare brainstorming, per disegnare, per condividere file di qualsiasi tipo (immagini, video, PDF, documenti di Office, link a siti internet), ma anche per navigare sul web e accedere e presentare applicazioni. Dietro a semplici strumenti, come ad esempio il “Lazo Tool” del software Re Mago, si nasconde tutta la complessità di servizi AI (Machine Learning) che permettono ad esempio di riconoscere e suggerire immagini vettoriali il più vicine possibile al disegno originale effettuato a mano libera dall’utente, immagini che verranno poi utilizzate durante le presentazioni. Altre funzioni speciali come il riconoscimento della scrittura (OCR) e delle forme geometriche e la ricerca di immagini, video, siti online sono a portata di mano o con comando vocale. Sarà sufficiente trascinare nell’area di lavoro il risultato ottenuto dalla ricerca per poterlo utilizzare e consultare. I file possono essere facilmente condivisi da e verso qualsiasi sistema di storage locale o servizio Cloud.

Un altro vantaggio è che, durante la lezione o al termine della stessa, i partecipanti non hanno bisogno di fotografare l’area di lavoro o di prendere appunti perché il riepilogo completo di quanto fatto (compresi tutti gli schizzi, le note, i file, le registrazioni audio video, ecc) può essere salvato, memorizzato e condiviso attraverso diversi canali.

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