La Mayflower rinasce e affronta la traversata atlantica senza capitano ed equipaggio
Nel 1620, la Mayflower intraprese un viaggio attraverso l’Oceano Atlantico con a bordo oltre 100 pellegrini che speravano di iniziare una nuova vita nel Nuovo Mondo. Oggi, 400 anni dopo, la Mayflower Autonomous Ship (MAS) seguirà le sue orme partendo da Plymouth in Inghilterra per approdare a Plymouth nel Massachusetts. Solo che questa volta a bordo non ci saranno un capitano o un equipaggio, sarà una delle prime navi a grandezza naturale completamente autonoma ad attraversare l’Oceano Atlantico.
Una nuova generazione di navi autonome Il progetto MAS è una collaborazione guidata dall’organizzazione di ricerca marina ProMare concepito per commemorare il 400° anniversario del viaggio della Mayflower, progetto che potrebbe avere implicazioni a lungo termine per il settore navale e il futuro della ricerca oceanografica.
Infatti, si prevede che il mercato autonomo dello shipping passerà dagli attuali 90 miliardi di dollari a oltre 130 miliardi di dollari entro il 2030. Tuttavia, molte delle attuali navi autonome sono semplicemente automatizzate e non si adattano dinamicamente alle situazioni. Utilizzando un insieme integrato di tecnologie AI, Cloud ed Edge di IBM, ProMare mira a dare alla Mayflower la possibilità di operare in modo indipendente in alcune delle circostanze più difficili.
Attraversare l’Atlantico in sicurezza con Red Hat Enterprise Linux La Mayflower sarà sotto il comando di un capitano AI: una serie di sistemi cognitivi interconnessi che le permetteranno di percepire, pensare e agire in mare.
Il capitano della Mayflower utilizzerà le telecamere di bordo per raccogliere input visivi e identificare potenziali pericoli come altre imbarcazioni o detriti che galleggiano in acqua. Il sistema di visione della nave verrà sviluppato e addestrato utilizzando modelli di deep learning a terra, che operano su IBM Power alimentati dal sistema operativo Red Hat Enterprise Linux (RHEL).
A bordo, due dei sistemi, Autonomy Manager e Safety Manager, operano anch’essi su RHEL.
L’AI Captain Autonomy Manager prende decisioni e fornisce azioni raccomandate basate su obiettivi a lungo termine. Il Safety Manager invece controlla queste decisioni e le convalida come “sicure” nelle immediate vicinanze, compresa la gestione dei pericoli localizzati che potrebbero causare danni alla Mayflower. Al fine di garantire un funzionamento sicuro, il responsabile della sicurezza può intraprendere azioni specifiche, come l’assunzione del controllo del timone e della propulsione della nave, l’attivazione di apparecchiature di emergenza o il riavvio del sistema.
Il sistema informatico Edge, che opera su Red Hat Enterprise Linux a bordo della nave, è progettato per supportare carichi di lavoro mission-critical. Il Mayflower non avrà accesso alla connettività broadband per tutta la durata del viaggio, i dispositivi Edge quindi raccoglieranno e analizzeranno i dati della nave e li memorizzeranno localmente. Quando la connettività sarà disponibile, questi dati saranno caricati sui nodi Edge situati a terra e sincronizzati con IBM Cloud. Il team sarà anche in grado di inviare aggiornamenti del modello di addestramento del capitano AI.
RHEL si adatta bene a questa applicazione per via delle sue capacità multi, hybrid cloud, dando agli sviluppatori la possibilità di spostare le applicazioni dai sistemi on-premise al cloud, fino alla periferia della rete (come Mayflower Autonomous Ship) e viceversa. RHEL fornisce anche i livelli di affidabilità richiesti per una missione che non può permettersi alcun guasto del sistema in mezzo all’oceano.
I dati La nave porterà tre capsule di ricerca contenenti una serie di sensori e strumentazione scientifica che gli scienziati utilizzeranno per migliorare la comprensione in una serie di aree vitali come la sicurezza informatica marittima, il monitoraggio dei mammiferi marini, la mappatura del livello del mare e la quantità di plastica nell’oceano.
Mettere in mare una nave da ricerca può costare decine di migliaia di dollari al giorno e il progetto è limitato da quanto tempo le persone possono trascorrere a bordo – un fattore proibitivo per molte delle missioni scientifiche marine di oggi. Si spera che la Mayflower Autonomous Ship diventi una piattaforma economica e flessibile per la raccolta di dati che aiuti a salvaguardare la salute dell’oceano e delle industrie che sostiene.