Women for Security, la Community rosa della cybersecurity italiana

by Valerio Longhi

Presentata a Security Summit Streaming Edition, la Community è sostenuta  da Clusit – Associazione per la Sicurezza Informatica in Italia –  e punta a un ruolo sempre più attivo della donna nella cyber società. Competenze, Condivisione e Crescita

: sono in quest’ordine i valori su cui si fonda e vuole svilupparsi Women for Security, la community al femminile che mira a coinvolgere le professioniste italiane della sicurezza cyber.

Costituita nel marzo di quest’anno, a partire da un primo nucleo di professioniste nell’ambito di Clusit, l’Associazione per la Sicurezza Informatica in Italia, la community si è oggi ampliata a una cinquantina di professioniste e ieri è stata presentata a Security Summit Streaming Edition, il più importante convegno italiano sulla cybersecurity. La fondatrice, Cinzia Ercolano, CEO di Astrea e oggi membro dell’Advisory Board di Women For Security, ha radunato intorno a sé le prime esperienze nei vari ambiti professionali: dalla ricerca, alle tecnologie, alla divulgazione scientifica e culturale, agli aspetti legali, alla comunicazione e al marketing, senza escludere quello personale, prettamente legato alla professione come opportunità di crescita individuale.

Se, da un lato, la cyber security è oggi un’emergenza anche a causa della carenza di competenze e figure professionali a livello globale, dall’altro appare molto grave la mancanza di rappresentanza femminile all’interno del settore: i dati rilevati da Women in Cybersecurity, iniziativa della Commissione Europea, evidenziano che le donne che operano nell’ambito cyber security a livello europeo sono solo il 7%.

Nel mio percorso professionale mi sono imbattuta in donne straordinarie, che dimostrano continuamente il valore della loro preparazione, delle competenze abbinate a pragmaticità e capacità di analisi tipicamente femminili. Da qui l’idea di creare uno spazio di condivisione, che abbiamo attivato già prima dell’inizio della pandemia. Questi mesi, ci sono poi serviti per consolidare conoscenze e modus operandi. Soprattutto, abbiamo avuto dimostrazione della grande versatilità e capacità di resilienza delle cyberladies”, afferma Cinzia Ercolano, membro dell’Advisory Board, Women For Security.

Abbiamo avuto modo di rilevare anche un dato incoraggiante: diversamente dal passato, diverse delle giovani professioniste si approcciano alla cybersecurity già nelle loro prime esperienze lavorative: sappiamo che la strada per colmare il gender gap sarà lunga, ma questo ci fa ben sperare”, prosegue Ercolano.

I profili delle partecipanti alla community delle Women For Security sono molto variegati: dalle professioniste ricercatrici, ai profili tecnici, a quelli in ambito legale, della comunicazione e del marketing, a quelle di vendita.

Cristina Gaia, Regional Marketing Manager di CyberArk e Carmen Palumbo, Country Sales Manager Italy di F-Secure Corporation, compongono insieme a Cinzia Ercolano l’Advisory Board della Community.

Women For Security ha avviato per le sue socie attività continuative di formazione e di approfondimento a livello professionale. Sono inoltre previste attività di sensibilizzazione sui temi di attualità, che favoriscano un ruolo sempre più attivo della donna nella cyber società: per questo la community lavora a fianco di Clusit. Obiettivo, contribuire a diffondere la cultura della cybersecurity anche verso le fasce più giovani della popolazione. Per esempio, con temi relativi al cyber bullismo e con iniziative di formazione e orientamento per incoraggiare le giovani donne ad abbracciare le discipline STEM e le nuove professionalità che evolvono con l’evoluzione tecnologica e digitale.

Il divario tra popolazione maschile e femminile nelle discipline STEM, a partire dalla formazione e ancor più in ambito occupazionale, continua ad essere troppo elevato anche se invece in ambito compliance la presenza femminile è molto maggiore: Clusit supporta le Women for Security nella convinzione che l’apporto femminile alla sicurezza informatica – e più in generale alle professioni tecnologiche, che soffrono di un grave skill shortage – sia fondamentale”, afferma Gabriele Faggioli, presidente Clusit, “così come ampiamente dimostrato in ambito legale e di compliance”.

Women For Security è una community nata nei primi mesi del 2020 con il sostegno del Clusit, Associazione per la Sicurezza Informatica in Italia. Obiettivo, mettere a fattor comune le competenze delle professioniste nell’ambito della cyber security, un settore dove la pragmaticità, la capacità di analisi ed il diverso punto di vista dell’altra metà dell’universo apportano un valore aggiunto. Women For Security è aperta a tutte le professioniste che operano nell’ambito della sicurezza informatica e che vogliano confrontarsi in maniera proattiva con le colleghe a livello nazionale. Per partecipare, è richiesta una candidatura con una presentazione e un’idea di lavoro all’interno della community, partendo dalla formazione.

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