Si accendono i riflettori sul mondo del digitale: il DIG.eat 2021 e’ partito con le prime tappe del programma che prevede oltre 100 eventi online in vario formato, dai podcast, ai webinar, passando per i talk, fino alle piu’ ‘classiche’ web conference per cominciare a ‘comprendere la dimensione digitale nella quale ci siamo infilati’ con l’aiuto di esperti, professionisti e manager.
La mission dell’iniziativa, che ha ricevuto anche il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei ministri, la spiega nel podcast di apertura del palinsesto il presidente di ANORC Professioni, Andrea Lisi. “Siamo digitali, viviamo di digitale, condividiamo le opportunita’ e i rischi del digitale. Il Covid nella sua drammaticita’ ci ha aperto gli occhi, ci ha fatto capire come i diritti e le liberta’ si esprimono nell’ambiente digitale e sono messi a dura prova nell’ambiente digitale”.
Per questo, secondo l’esperto di diritto applicato all’informatica,” oggi e’ necessario capire a fondo il significato di molti termini, come privacy o digitalizzazione, che sono entrati nel nostro gergo comune. Il DIG.eat si rivolge dunque a tutti e con un approccio interdisciplinare distribuendosi per quattro settimane in un mosaico di appuntamenti dedicati ai temi piu’ vari, dalla fatturazione elettronica all’archivistica e al diritto all’oblio, dalle fake news alla gestione documentale, dalla protezione dei dati personali, alla sicurezza, all’intelligenza artificiale. “Parleremo di evoluzione in chiave digitale- continua Lisi- di imprese e PA, professionisti, di come si stanno trasformato i documenti i contratti le firme, ma anche di protezione dei dati e sicurezza informatica, di comunicazione e innovazione. E lo faremo con una parola d’ordine: contaminazione”.
La piattaforma creata ad hoc per ospitare il Dig.eat e’ accessibile con una semplice iscrizione in due passaggi (e pochi dati richiesti). Ci sono il programma, la descrizione dei numerosissimi relatori, le news e uno spazio dedicato agli Sponsor. Tutti i video del palinsesto, dopo la trasmissione in streaming, sono visualizzabili on demand. Il design dell’impianto e’ essenziale, perche’ “a stupire- assicura Lisi- saranno i contenuti”.