Com’è nato il blackjack e tutte le varianti del gioco

di Valerio Longhi

Quando si parla di giochi di carte, probabilmente il primo pensiero va al poker o alla scopa, ma ci sono anche altre soluzioni valide per l’intrattenimento e proposte sempre dai mazzi francesi. Una di queste è il Blackjack, un gioco davvero simile al 7 e mezzo, in cui lo scopo è quello di ottenere un preciso punteggio stando attenti a non andare oltre. Il gioco si svolge tra il mazziere e i giocatori, che hanno lo svantaggio di non poter pareggiare col banco, in quanto quest’ultimo risulterebbe in quel caso vincitore della mano.

Il Blackjack sarebbe stato inventato dai francesi nel XVII secolo, ma si è diffuso perlopiù in America. Il nome originale del gioco Vingt-et-un (cioè “ventuno”) e solo negli States è diventato ufficialmente “blackjack”, in relazione alla regola per cui ottenendo un punteggio di 21 con un asso e un jack di picche si poteva decuplicare la vincita. Per giocare occorrono 2 mazzi francesi. Nel gioco l’asso può valere 1 o 11, a discrezione del giocatore, mentre, le figure valgono 10 e le altre carte tanto quanto indicato chiaramente con i numeri riportati sulle stesse.

Dopo le puntate dei partecipanti al gioco, il banco distribuisce una carta scoperta a testa, anche a se stesso. In un secondo giro, invece, i giocatori dovranno decidere se volere altre carte nel tentativo di aumentare il pareggio o fermarsi per non rischiare di sballare, superando il punteggio massimo di 21. Il banco si ferma quando raggiunge almeno i 17 punti. Alla fine della mano, il mazziere confronta tutti i punteggi, paga le combinazioni superiori alla sua, ritira quelle inferiori e ignora quelle pari. Se si ottiene 21 con le prime carte assegnate, si effettua il “blackjack” e si ha diritto a un pagamento di 3 a 2, ma se anche un altro giocatore vi riesce – banco compreso – la mano termina in parità.

In considerazione dei numerosi viaggi navali che si sostenevano in tutto il Vecchio Continente e non solo all’epoca dell’invenzione del gioco, nel giro di pochi decenni ne sono state sviluppate alcune varianti. Nel Blackjack Europeo le carte sono scoperte, ma negli Stati Uniti, dove il Blackjack viene praticato persino da attori famosi, il mazziere si assegna subito due carte, la seconda delle quali resta coperta. Qualche differenza si può riscontrare in giro anche per quel che concerne la regola dello “split”: se si ricevono 2 carte dello stesso valora, si può infatti proseguire giocando 2 mani in una, conservando una doppia chance di raggiungere il 21. Di norma, si dovrebbe piazzare sulla seconda carta una puntata di pari valore di quella sulla prima. Lo “split” può essere eseguito solitamente 3 volte, ma solo una con gli assi. Chi viene sorpreso a barare, viene subito allontanato dal tavolo, proprio come accaduto a qualche star di Hollywood. Le varianti più comuni sono lo “Spagnolo 21”, il “Vegas Strip”, l’”Atlantic City”, il “Blackjack Switch” e il “Multi-mano”.

In alcune versioni del gioco, inoltre, la parte del banco viene assunta a turno dai vari giocatori, mentre nelle sale da gioco vere e proprie è sempre e solo il croupier a ricoprire il ruolo del mazziere. Va da sé che il croupier deve essere persona di fiducia e punto di riferimento per tutti i partecipanti al gioco. Nemmeno un’infografica sulle migliori strategie di gioco nel Blackjack può rivelarsi utile per tentare di gabbare il banco. Nel Blackjack è soprattutto la fortuna a farla da padrona, in quanto le opzioni a disposizione dei giocatori per variare lo svolgimento della partita non sono tantissime.

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