Oggi 5 giugno è la Giornata Mondiale dell’Ambiente e tema di quest’anno è il “Ripristino degli Ecosistemi”.
L’Obiettivo, quello di prevenire, fermare e invertire i danni inflitti agli ecosistemi del Pianeta, cercando di passare dallo sfruttamento della natura alla sua guarigione. In tale contesto, Aruba – il principale cloud provider italiano – ha voluto portare il proprio contributo per ribadire come il mondo dell’ICT stia facendo tanto e possa fare ancora di più per questa battaglia che coinvolge tutti.
Alessandro Bruschini (nella foto), Infrastructure Manager di Aruba: “Secondo un recente report di Ericsson, le emissioni dell’Ict lungo l’intero ciclo di produzione e consumo rappresentano l’1,4% di quelle globali. Non solo, ci sono stime che dicono che entro il 2025 i data center consumeranno un quinto di tutta l’energia generata nel mondo. È essenziale, dunque, alimentare “strategie green” così da ridurre il consumo e impegnarsi a fare un uso intelligente delle energie rinnovabili. Per rendere un Data Center sostenibile è necessario pensare all’impatto che può avere in termini di consumo energetico fin dalla sua progettazione: a partire dalla scelta dell’area in cui va realizzato, verificando se in loco siano disponibili fonti rinnovabili con cui produrre energia per il sostegno del data center stesso e delle attività ad esso correlate. Una volta ridotto al minimo il fabbisogno energetico del data center, è – quindi – necessario utilizzare energia rinnovabile, e se possibile, produrla in loco: è ottimale infatti investire in quelle fonti ‘naturali’ che devono essere vicine al luogo in cui poi si utilizza l’energia, per evitare le elevate perdite dovute alla trasformazione ed al trasporto in caso di produzioni distanti dai siti di utilizzo. L’impegno per un futuro e un IT sostenibile sono da sempre cardini della visione aziendale di Aruba. Da anni portiamo avanti un piano che ci ha consentito di essere già oggi un’azienda Carbon Footprint Negative grazie all’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili: dagli investimenti in impianti fotovoltaici di proprietà alla recente acquisizione di ulteriori 4 centrali idroelettriche grazie alle quali disponiamo di ulteriori 6MW di potenza per la produzione di energia, fino alla progettazione e costruzione di data center ad impatto zero.
Fortunatamente, sono sempre di più le aziende che fanno squadra in questa sfida. Insieme ad altri importanti provider europei, ad esempio, abbiamo concordato un’iniziativa di autoregolamentazione, il Climate Neutral Data Centre Pact. Si tratta di un impegno storico da parte dell’industria europea del cloud e dei data center per guidare in modo proattivo la transizione verso un’economia neutra dal punto di vista climatico. Non solo, insieme ad altre 25 aziende di tutto il mondo abbiamo sottoscritto la European Green Digital Coalition. L’obiettivo è di investire nello sviluppo e nella diffusione di servizi digitali sostenibili ed efficienti, sviluppare strumenti per misurare l’impatto delle tecnologie sull’ambiente e unire così le forze per una trasformazione digitale “green”, a vantaggio dell’ambiente, della comunità e dell’economia. È importante iniziare a mettere insieme tutti questi sforzi e applicarli a tutti i settori industriali, solo in questo modo sarà possibile condurre una partita vincente per le imprese, quanto per l’ambiente.”