Lo scorso 23 novembre 2021 la Commissione ha pubblicato i risultati della consultazione pubblica su una serie di principi e diritti digitali, che dimostrano l’ampio sostegno degli europei ai valori proposti dall’UE nello spazio digitale. Questi principi vanno dalla garanzia di una connessione Internet ad alta velocità per tutti, al pieno accesso alle competenze e all’istruzione digitali, alla creazione di un ambiente online aperto, sicuro e affidabile, nonché alla protezione di bambini e giovani online.
Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale, ha dichiarato: “Le risposte della consultazione dimostrano l’interesse dei cittadini a poter beneficiare di uno spazio digitale incentrato sull’essere umano. La futura dichiarazione sui principi digitali ci guiderà, seguendo questa strada, verso la trasformazione digitale per creare un futuro in cui la tecnologia conferisca ai cittadini l’autonomia e la responsabilità necessarie“.
Il Commissario per il Mercato interno, Thierry Breton, ha aggiunto: “I cittadini europei vogliono sentirsi protetti e avere il controllo quando sono online. Ecco cosa significa per loro trasformazione digitale: avere il controllo dei propri dati, sapere cosa aspettarsi quando sono online, disporre delle abilità e delle competenze necessarie per compiere scelte consapevoli. I risultati della consultazione paneuropea confluiranno nei nostri lavori per una dichiarazione europea sui diritti e i principi digitali“.
Le risposte dimostrano il sostegno per la definizione di principi basati su valori europei, quali la pluralità, l’inclusività, la non discriminazione, l’apertura, la privacy, la democrazia e la sostenibilità. Un partecipante su tre era un cittadino o un’organizzazioni della società civile; hanno tuttavia fornito il loro contributo anche alcune organizzazioni imprenditoriali e autorità pubbliche. I risultati della consultazione confluiranno in una proposta di dichiarazione europea sui diritti e i principi digitali che la Commissione ha annunciato nella bussola per il digitale 2030.